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Le nuvole coprivano placide i raggi del Sole scivolando sulla coltre azzurra del cielo, spostate lontano da un vento gentile. Si sollevò allora una brezza, sufficiente a mettere al sicuro il piccolo villaggio dal cattivo tempo e donargli una radiosa giornata. L’intera vallata era in pace, era il pomeriggio perfetto per fare una bella scampagnata nei pascoli. Dopo aver superato da diverso tempo la baita della famiglia Bergman, Gioanna e Leonard si stavano godendo una lunga passeggiata avvolti dal profumo dell’erba fresca, ormai non mancava molto alla loro meta.

Mamma, te l’ho detto che potevi restare a casa *rallento il passo per starle vicino* O anche insieme alla signora Rosalia ... Sono grande! Posso trovarlo da solo!

Anche se Borje si fida abbastanza di Frans da mandarlo in vetta, questo non significa che io farò lo stesso con te *gli accarezzo i capelli spostandoglieli dietro le orecchie* - Sono così belli e lunghi, sono felice che non li voglia ancora tagliare -

Se si fosse trattato solo di percorrere il familiare pendio, la donna avrebbe
lasciato il figlio andare da solo, ma gli incontri con il piccolo Bergman ormai avvenivano in posti sempre più distanti. Da quell'altitudine il paese era solo un puntino indistinto, era un viaggio troppo lungo da affrontare in solitudine per un bambino.

*sospiro* - Ogni giorno che passa Borje manda Frans sempre più in alto ... Ha solo dieci anni, dovrebbe giocare e fare amicizia, invece riceve questi lavori sfiancanti. Portare il gregge al pascolo sarebbe difficile persino per un adulto -

*guardo avanti* Ci siamo! *mi si illuminano gli occhietti*

Superato l’ultimo tratto in salita, l’obiettivo di Leonard fu in vista. Seduto su una roccia, intento ad osservare una decina di capre, stava un robusto ragazzino dai capelli biondi maneggiando un solido ramo. Prima che il coetaneo potesse attirare la sua attenzione, Frans si mise in piedi e corse verso una parte del modesto gregge che si era distaccata rimettendo in riga i cocciuti ovini con dei colpi ben assestati. Il moro lo osservò rapito per qualche secondo, ma ben presto la felicità prese il sopravvento e così, incapace di trattenersi, gli corse incontro atterrandolo con un abbraccio. I due bambini si strinsero l’un l’altro rotolando nell'erba fresca ridendo divertiti.

Leonard! Non di nuovo! *li raggiungo* - Spero non gli abbia fatto male - *sorrido guardandoli mentre si mettono a sedere ridendo* Scusalo Frans...

Sì, scusa...*pulisco i capelli di Frans dai fili d’erba* Ti ho portato i compiti sai? E anche il pranzo! Così non mangi solo il poco pane e formaggio che ti da il tuo papà!

*arrossisco imbarazzato verso la signora Lindgren* G-grazie... Non
serviva che facevate tanta strada...

Non dandogli ascolto, Leonard si alzò e corse al cestino che sua madre stava sorreggendo. Stesa sul prato la tovaglia, il bambino vi posizionò accuratamente il delizioso contenuto osservando le labbra dell'amico curvarsi ad ogni nuova sorpresa. Era talmente distratto che sussultò quando venne accompagnato nel sedersi. Per la prima mezz'ora, Frans tenne lo sguardo fisso sulle capre, erano animali sciocchi, pur di raggiungere un’erbetta, sarebbero potute finire in un burrone o rompersi una zampa fra le rocce. Poco a poco la compagnia aiutò il biondino a rilassarsi e, ben presto, la sua tensione sparì scacciata dai sorrisi e dal sapore dolce della marmellata. D’improvviso un grido squarciò l’aria. Un pianto acuto, stridulo ed intenso mise all’erta i presenti e spinse il piccolo Bergman a scattare fino all’origine. Il suo peggiore incubo si era appena realizzato, uno dei capretti, arrampicandosi su una sporgenza, aveva finito per spezzarsi una zampa sotto ad una pietra.

Oh no... *gli occhietti mi si riempiono di lacrime* - Far mi ucciderà - *libero l’animale e me lo carico sulle spalle tremando per la paura*

*corro da lui e, quando vedo il capretto, mi viene un groppo al cuore sapendo a cosa porterà questo errore* Frans... Frans mi... mi dispiace, io...

*scuoto la testa* Meglio... meglio tornare a casa adesso... *richiamo gli animali e prendo la strada del ritorno, la mente completamente svuotata*

Non appena Gioanna e suo figlio ebbero sistemato le proprie cose, seguirono il bambino verso valle. Leonard affiancò subito il coetaneo prendendolo per mano e cercando di infondergli coraggio, doveva pensare ad una soluzione, ed anche in fretta. Non appena alla baita avessero saputo dell'accaduto, Frans sarebbe rimasto alla mercé del proprio padre, dei colpi della sua cintura, finendo per morirne, come un vecchio, ed inutile, asino. Il momento arrivò fin troppo presto. Terrorizzato, il biondo bussò alla porta e, quando questa si aprì, l’ombra del padrone di casa calò minacciosa su di lui e sull’animale piangente.

Frans, cosa è successo? *mi porto le mani alla cintura, ma le faccio scivolare via non appena noto la presenza della signora Lindgren* Buongiorno Gioanna... *appoggio una mano sulla testa di mio figlio indirizzandolo dentro*

Aspetti! Sono stato io signor Bergman! *lo fermo subito* Correndo ho colpito il capretto incastrandogli la zampa fra due sassi! Mi dispiace! La mamma ha detto che dovevo scusarmi prima di andare in punizione! *mi volto verso la mamma sperando non riveli la mia bugia*

*incrocio il suo sguardo* - A casa mi farò spiegare tutto... - *annuisco verso Borje* È accaduto proprio questo! Volevo assicurarmi che Leonard le chiedesse sinceramente perdono come si deve. Per quanto riguarda l'animale lo farò visitare dal veterinario del paese e ripagherò il danno. 

E così, mentre fra gli adulti la discussione proseguiva, il piccolo Lindgren prese la mano dell'amico portandolo via con sé, nel fienile, lontano dal padre. Ancor prima che Leonard potesse dire qualsiasi cosa, si ritrovò avvolto dal caldo abbraccio di Frans, poteva sentirne le lacrime bagnargli la maglietta. Rispondendo con affetto, il moro lo tenne a sé, al sicuro.

Grazie Leonard... *singhiozzo* Volevo solo dirti che,da oggi in avanti, io... Io troverò il modo di ripagarti! Ci sarò sempre per aiutarti come hai fatto tu... te lo prometto!

Te lo prometto anch’io Frans *gli accarezzo la schiena* In ogni momento, sempre e per sempre, io per te e tu per me!

FINE PRIMA PARTE

1 X 1 - "In every moment, always and forever, me for you and you for me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora