𝙇𝙤𝙠𝙞 𝙇𝙖𝙪𝙛𝙚𝙮𝙨𝙤𝙣

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Oggi è un'altra giornata come le altre

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Oggi è un'altra giornata come le altre. È novembre e fissi fuori dalla finestra mentre piove incessantemente. In una lezione così noiosa di Matematica per fino le goccioline che fanno la gara fuori dalla finestra sono più interessanti.

Ringrazi il cielo che finalmente la campanella abbia deciso di eseguire il suo lavoro e quindi di suonare. Metti velocemente i quaderni e i libri apposto nello zaino e corri per evitare la massa di adolescenti affamati e stanchi. Una volta all'ingresso cerchi il tuo ombrello ovunque ma non lo trovi.
Sul tuo viso si forma un espressione assassina perché ti domandi da che mondo in mondo tu possa essere così sfortunat*.

Ma proprio a me doveva capitare?
Pensi tra te e te mentre provi a vedere se potresti cercare di uscire e così, alzandoti il cappuccio, corri come un* stupid* per andare verso la tettoia più vicina alla fermata dell'autobus.

Sei già inzuppat* e cerchi di pensare e ad accumulare coraggio finché non trovi il tuo ombrello esattamente davanti a te. Lo riconosci subito per un segno particolare sull'impugnatura.

Ti avvicini per prendere l'ombrello ma non fai in tempo a farlo che una macchina sfreccia ad una velocità tale da schizzare tutta l'acqua addosso a te.

Lo mandi a quel paese mentre sei bagnat* da capo a piedi e per giunta l'ombrello è scomparso di nuovo.

Come un cane bastonato ti dirigi sul bus cercando di ignorare lo sguardo dei passeggeri che sono l'ultimo dei tuoi problemi.
Ti siedi al primo posto che trovi cercando di controllare lo stato dei tuoi libri.

«Non pensavo esistesse un parco acquatico qui in giro». Ti dice una voce maschile accanto a te. Non alzi nemmeno lo sguardo, non sei in vena di battute e sarcasmo.

«Forse cercavi questo» continua poi mettendoti l'ombrello sotto il naso, il tuo ombrello, quello per la quale ti sei fatt* una doccia gratis.

Ovviamente fai per riprenderlo ma L'ombrello scompare.

«Ridammelo, non ti appartiene».
insisti e appena fai per riprenderlo scompare nuovamente, ma stravolta non solo l'ombrello, anche lui scompare.
Un uomo dai capelli lunghi e neri e la pelle decisamente troppo pallida.

Sei nel prossimo remake di Twilight?

Quando il pullman si ferma alla tua fermata, scendi ancora zupp* e ancora sotto la pioggia.
Non presti particolare attenzione alla strada e difatti una macchina viene dritto verso di te per una perdità di controllo. Non fai nemmeno in tempo a dire una parola che vieni spint* via e l'automobile viene fermata immediatamente.

«Lo sapevo che avrei dovuto tenerti d'occhio». Dice l'uomo vampiro-metallaro che ti prende per un braccio e ti copre con il tuo stesso ombrello.

Tu sei ancora sconvolt* per l'accaduto tanto che l'uomo quasi ti trascina.

«Non so nemmeno chi sei..».
Rispondi facendo per liberarti ma la sua presa è più forte della tua.

«Colui che ti ha salvato la vita».
iniziano a vedersi delle vetture della polizia e un ambulanza. Ti giri un attimo per vedere che cosa è successo ma l'uomo ti tiene lo sguardo dritto mentre arrivate al parco dietro casa.

Alla tua novella richiesta lui decide si cedere e di dirti la sua vera identità.

«Loki figlio di Odino.»Ti passa in mano L'ombrello e tu finalmente lo prendi in mano.
Non capisci esattamente come mai le vostre strade si siano incontrate finché lui non ti passa il giornale del giorno dopo.

(Y/S) (Y/N)  È decedut* durante la giornata di ieri a seguito di un incidente stradale.

Fissi il giornale senza parole e quando alzi lo sguardo, addosso all'uomo, si forma un abito che consideresti d'altri tempi.
Lui si limita a porgerti la mano e tu gliela stringi nonostante tu sia ancora dubbios*.

«se è quella la faccia che fai dopo che ti ho salvato la vita, non oso immaginare come sarebbe stata in caso contrario».

𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢 𝘼𝙫𝙚𝙣𝙜𝙚𝙧𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora