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(25 Aprile ; Busan)

4 mesi dopo...

La primavera ebbe inizio da pochi giorni e il clima piacevole che riscaldava l'animo di ogni individuo attraverso i raggi del sole, contribuì lievemente a creare un'atmosfera tipicamente stagionale.
Si potè osservare la prima fioritura di ciascun albero che componesse gran parte del solito cammino mattutino.
Con l'aprirsi di quel equinozio primaverile,potetti conservare i ricordi ed intraprendere un'altra parte della mia vita.

Le giornate lavorative passarono con dimestichezza e la clientela aumentò progressivamente.
I rapporti con i miei colleghi di lavoro, nonché ottimi amici in qualsiasi circostanza, crebbero giorno dopo giorno.
Divenne un legame speciale, qualcosa di indescrivibile ma percepibile alla vista di chiunque.
Si realizzò una vera famiglia.

Inaspettatamente fui riportata nella mia concretezza da qualcuno che era intento nel chiedermi qualcosa.
Spostai delicatamente il capo verso destra e potetti vedere chi mi fosse vicino: Jin.

«Oh Jin ti chiedo scusa!» dissi un po' dispiaciuta poiché fossi stata assente da ciò che mi stesse circondando in quel momento.

«Tranquilla Choa, volevo solo farti una domanda» rispose dolcemente Jin ,con un sorriso finale.

Annuì soltanto così che potesse iniziare ad esprimere la sua richiesta.

«Io e il restante del gruppo,stiamo organizzando un weekend sull'isola di Jeju.
Vorresti unirti?»

In quel preciso istante pensai a molte supposizioni , poiché non avessi mai visitato l'isola di Jeju con le sue splendide meraviglie naturali.

«Certamente!» dissi con tono felice tanto da avvolgerlo nelle mie braccia e ringraziarlo per l'invito.

Successivamente, continuai a svolgere il mio dovere lavorativo fino alla chiusura del negozio.
Presi dal rispettivo armadietto i miei soliti ma indispensabili oggetti e proseguì verso le scalinate del terzo piano.
Mentre percorrevo l'ultimo piano, nonché il primo, incontrai i ragazzi impegnati in una discussione ,che sembrò al quanto impegnativa.

Decisi di recarmi verso la loro collocazione e di unirmi nel loro piccolo dibattito che riguardò prettamente il weekend nell'isola di Jeju.
Jin, Namjoon e Yoongi parlarono essenzialmente degli orari di partenza e di arrivo con l'inserimento dei differenti prezzi nel momento in cui saremmo giunti lì .
Jimin e Hoseok trattarono della strutturazione delle rispettive giornate,in modo da poter spendere quanto più tempo insieme.

Osservandoli attentamente, intravidi anche Jungkook e Taehyung intenti nel cercare un hotel per soggiornare in quel weekend , che sembrò riservarsi piuttosto interessante.
Decisi di proseguire verso di loro per accertarmi che le procedure stessero funzionando.
Posai la mano destra sulla rispettiva spalla di Jungkook ed altrettanto feci su quella di Taehyung.
Entrambi mi accolsero con un piacevole saluto.

«Se posso esservi d'aiuto ne sarei contenta» dissi con tono sereno, lasciando un piccolo sorriso finale.

«Non preoccuparti Choa, cerca di rilassarti e noi ci occupiamo dei i seguenti passaggi» rispose dolcemente Jungkook, posando una mano sulla mia come gesto di solidarietà.

Rassicurata, decisi di proseguire verso l'uscita del negozio e prima che posassi una mano sulla maniglia, salutai amichevolmente tutti i ragazzi presenti in quella stanza.
Nuovamente ricambiarono con affetto e li lasciai ai loro lavori digitali.

Durante il mio solito cammino attraverso le inaspettate strade di Busan ,che conservano in sé un sentimento di stupore , posai la mia attenzione in una piccola vetrina di gioielli.
Il mio interesse si concentrò su una collana con un punto luce di colore indaco, abbastanza semplice ma raffinato.
Il prezzo affermò il mio punto di vista e dovetti soltanto concedermi una lieve ammirazione.

Dopo un po'di tempo,arrivai nella mia destinazione preferita: la mia dolce casa.
Passarono molti mesi dal trasloco effettivo dei miei genitori , sebbene mio padre avesse riscontrato dei problemi finanziari e col passare del tempo, riuscì ad effettuare le rispettive procedure.
In alcuni momenti, avvertì la loro assoluta mancanza percepita da un silenzio cupo e continuo, ma attraverso la presenza di Jungkook tali nostalgie venivano ricompensate dal suo umile amore.

Avvolta da i miei pensieri, non mi accorsi che stesse vibrando intensamente il mio telefono.
Rimisi velocemente la testa sulle spalle e risposi senza leggere il nome del contatto che stesse provando a chiamarmi.
Risposi con tono sereno e cominciò la rispettiva conversazione:

«Ciao tesoro! Come stai?» disse una voce che mi apparve nettamente familiare.

«Mamma ciao! Si procede come ben sai e voi?» chiesi amorevolmente.

«Qui tutto bene,tuo padre è molto occupato col nuovo lavoro e pulisco costantemente!»
disse con tono buffo.

«L'importante è che non stancarsi molto e quando sei da sola cerca di riposare.» le dissi con voce abbastanza seria, poiché facesse sempre più del dovuto.

«Non preoccuparti tesoro.
Bada a te stessa e mangia sempre! Altrimenti contatterò Jungkook ogni giorno!» disse con tono apprensivo.

«Mamma non esagerare! Non sono una bambina di cinque anni! Grazie per l'attenzione!» le dissi abbastanza scherzosa ,prima di terminare la chiamata.

«Va bene. Adesso devo salutarti, teniamoci in contatto il più possibile! Ti voglio bene tesoro!» disse affranta ,intenta nel chiudere la rispettiva chiamata.

La salutai e dispiaciuta chiusi la chiamata.
In seguito,notai un messaggio che arrivò durante la conversazione telefonica : era di Jungkook.

- Sto portando del ramen.
Ci vediamo tra poco.

- Va bene...ti aspetto!

Passarono cinque minuti dalla lettura del messaggio e sentì il suono del campanello.
Velocemente diressi i passi verso la porta d'ingresso e con leggerezza l'aprì.
Osservai Jungkook che fosse intento ad entrare in casa e posò dolcemente le sue labbra sulle mie, lasciando un piccolo bacio.

Durante l'attesa potetti decorare la rispettiva tavola, sulla quale avremmo condiviso le nostre porzioni di ramen.
In quella fresca serata primaverile, potemmo gustare un pasto cotto ad una giusta temperatura e condividere un altro momento indimenticabile.
Insieme e vicini ,attraverso un panorama dipinto in un cielo notturno.

Quella sera i miei pensieri erano collocati in un'altra prospettiva, immersi in sentimenti delicati e travolgenti , con un unico punto fisso : l'isola di Jeju.

Circondata amorevolmente da quei pensieri, constatai il rapporto che si fosse innestato tra di me e Jungkook.
Il mio bellissimo Jeon,che attraverso il suo modo di essere potette esprimere in innumerevoli momenti, il sentimento d'amore che infonde nel mio cuore.
Fu soprendente ,ancora per una volta, come fosse stato possibile realizzare una simile unione tra di noi.
Un rapporto davvero indescrivibile e al quanto indeterminato.

FINE DICIOTTESIMO CAPITOLO

Buon pomeriggio lettori.
Oggi ,dopo un mese dall'ultima pubblicazione, ho deciso di inserire un altro capitolo che possa donar vita in questa storia.
Un altro aspetto che possa confluire nella vicenda e nell'emozioni di ogni singolo personaggio.
Spero che il capitolo sia piacevole ed apprezzato.

Vi auguro una buona lettura e al prossimo aggiornamento.
Saluti! 🌿





Unconditional (Jeon Jungkook-Kim Taehyung) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora