Rituale

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Era un caldo giorno di fine primavera/inizio estate, e sia io che la mia amica non vedevamo l'ora che finisse la scuola.
I giorni passarono così in fretta che nemmeno ce ne rendemmo conto così potevamo passare tutto il tempo insieme.
Eravamo due migliori amiche, io Sofia, e l'altra ragazza Ludovica. Eravamo simili caratterialmente e avevamo una passione che ci accumunava e ci aveva reso migliori amiche quella delle creepypasta. Era successo tutto quasi due anni fa quando ci incontrammo nella nostra scuola all'uscita in cortile con delle amiche in comune. Lei notò subito che avevo il segno dei proxy sul polso fatto con la penna durante la lezione,fatto un po' per noia visto che non stavo ascoltando nulla e un po' perché a quei tempi stava iniziando la mia ossessione se così si può chiamare per le creepypasta, così iniziammo a parlare per conto allontanandoci da quelle oche che sparlavano di altra gente di cui a noi non importava nemmeno. Da lì ci siano conosciute e siamo arrivate fino ad oggi sempre insieme, fino ad una sera, dove Ludovica decise di fare la cazzata o forse la cosa più divertente che avessimo mai fatto in vita nostra. Era la sera del 10 giugno e io stavo dormendo da lei, finché ad un certo punto parlando di quanto fosse brutta la storia di Nina the killer e a quanto fosse figo ticci Toby lei mi disse una cosa che non feci altro che accettare...
"Sof ti va di evocare qualcuno? Ho trovato molti rituali per evocare creepypasta"
Io ero eccitata al solo pensiero che potesse funzionare e le dissi
"Evochiamo Ben attraverso Cleverbot?"
Lei rispose con un secco "Ben lo puoi evocare sempre ed è una cagata o almeno credo, che ne dici di evocare slendy?"
Mi guardo con un sorrisetto spacciato e io accettai.
Verso mezzanotte lanciammo un foglietto con il simbolo dei proxy, fatto con la penna come quel giorno che ci eravamo conosciute e la nostra firma sotto, cantando una canzoncina inquietante. Non successe assolutamente nulla e io delusa andai a dormire mentre Ludovica restò sveglia, verso le 5 del mattino mi chiamo tutta preoccupata e con voce bassa e spaventata mi disse "guarda fuori".
Io insonnolita guardai in lontananza e ciò che vidi era terrificante, era esattamente ciò che sembrava la figura dello slenderman, esattamente altra più di un palo nella luce, sgranai gli occhi pensando fosse un sogno ma non era così, era realmente o così pensavo lui. Mi affrettai a chiudere a finestra e dissi a Ludovica di dormire e non pensarci più, ma lei rifiutò e io andai a dormire lo stesso, la mattina seguente la figura non c'era più e io pensai fosse solo frutto dell'immaginazione dovuta dal sonno, forse era solo un riflesso o qualcos'altro, anche perché avevo letto che c'è solo il 10% di probabilità di evocare lo slenderman in Italia quindi era impossibile, così non ci pensai più.
La mattina prima di pranzo tornai a casa mia anche se vedevo la mia amica un po' scossa, ma pensavo fosse normale visto che avevamo visto quella specie di figura. Ludovica non mi scrisse fino alla mattina seguente così decisi di andare di nuovo a casa sua a dormire dimostrandole che quello non era, non poteva essere slenderman. Così decisi di chiamarla:
Io: Giorno Maria, oggi verrò a casa tua quindi vedi di esserci.
La chiamavo Maria perché sapevo che le dava fastidio e lei mi rispose con un bellissimo
"Vaffanculo"
Così le risposi ridendo:
"Senti ma posso venire o no?"
L: "Si vieni ma devo farti una proposta, siccome questi giorni non ho fatto altro che pensare a quella cosa che abbiamo visto l'altra notte e che continuo a vedere ti andrebbe se..."
Non le diedi il tempo di rispondere che le dissi subito:
"So già cosa vuoi dire, lo evocheremo di nuovo e andremo a controllare fuori, ora vado a prepararmi e arrivo, a dopo"
E riattaccai subito, mi prepari e presi un autobus per andare a casa sua, aspettammo la sera con tranquillità vedendo film horror e cazzeggiando come sempre. Arrivarono le 23:50 così preparammo il foglietto con la nostra firma e e ripassammo la canzoncina a memoria, scoccò la mezzanotte, ad annunciarla fu un vecchio orologio a pendolo che si trovava al piano di sotto, sentendosi fino alla sua camera per il silenzio tombale che si trovava in quella casa essendo che tutti dormivano tranne noi, lanciammo i bigliettini e cantammo la canzone, aspettammo fino alle 2 di notte che succedesse qualcosa e invece nulla, a parte quella figura presente vicino quel palo poco lontano dall'abitazione presente lì da due giorni, scoppiai a ridere pensando che ci eravamo spaventate per nulla e Ludovica aveva uno sguardo assassino e mi disse "sisì ok avevi ragione ma stai zitta adesso e andiamo a dormire" feci come aveva detto lei però verso le tre, mi svegliai di soprassalto sentendo qualcosa battere alla finestra, mi alzai ma prima che potessi accendere la luce notai cosa c'era esattamente lì davanti, la figura di un uomo senza volto, in smoking che continuava a battere sulla finestra, quella non era un allucinazione, era troppo reale per esserlo, non riuscivo a credere ai miei occhi ma quello era proprio lo slenderman. Esattamente davanti ai miei occhi fissandomi con il suo volto senza lineamenti e tratti facciali. Non riuscivo a muovermi e quello fu il momento più terrificante della mia vita, non lo scorderò mai

Hey gente, questa è la prima storia che pubblico, non è un granché ma migliorerò con il tempo, ho deciso di fare questa storia in collaborazione di Ludackerman. Un po' perché come ho già scritto sono, o meglio siamo ossessionate dalle creepypasta e un po' perché almeno in questa storia possiamo essere vicine visto che nella vita reale non lo siamo.
Se vi piace la storia mettete una stellina e se vi va lasciate un commento che a me fa sempre piacere.
Andate a dormire goffredini🥶❤️

"Remember me" (Jeff The Killer/Laughing Jack)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora