Tre anni prima

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Tre anni fa non avrei mai pensato di laurearmi vivendo ancora con la mia migliore amica Marta. Ricordo benissimo quel momento. Sguardi di apprensione puntati su di me in lacrime perché Alessandro aveva deciso di non presentarsi all'altare.

Ero talmente sconvolta che andai in centrale di polizia supplicando i poliziotti per aiutarmi a trovarlo, era scomparso nel nulla.

Lo vidi per l'ultima volta la sera prima, ad una cena dai miei, e il poliziotto, con aria di saccenza rispose che probabilmente si era solo pentito. Che nervi. Pensando non fosse il momento di mettersi nei guai ho deciso di non rispondere ma ora, a posteriori, lo farei.

Comunque quella sera Alessandro mi chiese di non dire ai miei genitori che aveva perso il lavoro, tra loro già non correva buon sangue. Peccato che nel momento in cui me lo chiedeva è sbucato mio padre dalla porta chiedendo cosa non dovesse sapere e io, incapace di mentire, ho spiattellato tutto. Ma questo non mi sembra un buon motivo per sparire così.

Dopo averlo accompagnato alla macchina rientrai in casa e sentii i miei lamentarsi del fatto che stessi sposando l'uomo che mi avrebbe rovinato la vita, poichè a breve mi sarei laureata in architettura mentre lui non ha mai finito nemmeno le superiori.

Confesso che un po' sospetto ancora dei miei genitori, non ci parliamo dal giorno del matrimonio saltato. Proprio in quel discorso ho sentito mia madre dire che si sarebbe liberata di lui di li a poco. Forse era solo una frase di rito ma a me non è piaciuta.

Proprio mentre ero in centrale arrivarono i miei genitori con una busta. Mi dissero che era da parte di Alessandro ma non ebbi mai il coraggio di aprirla, non ero pronta ad un abbandono.

Mia madre cercò di consolarmi ma non ci riuscì. Rimasi in depressione per giorni, con il supporto della mia migliore amica, nonchè coinquilina, Marta. Sempre grazie a lei mi laureai con il massimo dei voti.

Oggi comincio a lavorare per lo studio di architettura WellDone di Milano, uno dei più prestigiosi.

Proprio mentre sto per entrare mi vibra il telefono. E' Facebook che mi ricorda che tre anni fa ero felicemente fidanzata e stavo preparando le nozze. Tentenno un attimo sul da farsi, sono indecisa se eliminarlo dagli amici oppure no, ma non sono ancora pronta a cancellarlo dalla mia vita.

Mi faccio forza, è arrivato il momento di pensare alla mia nuova vita da adulta, ed entro.

"Buongiorno signorina, sono Marina Morona, il tuo capo" mi sento dire alle spalle. Quando mi volto vedo una donna bellissima con addosso il mio stesso abito, anche se a lei stava nettamente meglio. Decido di riderci sopra e lei con me, pare che il nostro rapporto sia sulla buona strada.

Marina mi spiega che la WellDone sta lavorando con il proprietario di un sito di e-commerce, nonche il nostro cliente più importante, Giacomo Vedimai. In quel momento entra proprio lui e io sbianco. Giacomo e Alessandro sono identici!

La ragazza della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora