-Dentro La Pineta-

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Aprii la porta di casa e..... Rimasi scioccata. Ero lì, in piedi, con le gambe che mi tremavano, davanti alla scena che segnò la mia vita.
In quel momento, mio padre stava cacciando delicatamente le mani dal collo di mia madre. Quel bastardo l'aveva ammazzata!

-Tu piccola--

Si bloccò. Così, assalita dalla rabbia, gli saltai addosso. Cominciai a picchiarlo. Gli diedi calci, pugni, schiaffi e manate. Quando sembrava ormai sfinito senza la forza di alzarsi e picchiarmi, mi alzai, andai in cucina e presi un coltello, mi avviai lentamente tenendo il coltello ben in vista.

-CHE COSA VUOI FARE?!-

Non gli risposi subito.

-da adesso tu non esisterai più... -

Scoppiai in una risata malvagia mentre ficcai il coltello nel petto di mio parde,poi ancora, e ancora. Ma lui sembrava ancora vivo.
Avete presente quando schiacciate una zanzara e quella continua a muovere le zampe come per provare a rialzarsi? Ecco, mio padre stava facendo questo. I suoi arti cercavano di muoversi invano.
Era arrivato il momento di schiacciare quella zanzara definitivamente.
Gli conficcai il coltello in testa, poi in gola.
A quel punto non si muoveva più. Era morto. Era finalmente morto. Ero felice.
Non riuscivo a reggermi in piedi, tremavo.

Solo dopo mi resi conto di ciò che avevo fatto. Cominciai a farmi prendere dall'ansia. Salii in camera mia, resi il mio zaino e ci infilai dentro il portatile, il "quaderno" con i fogli strappati, qualche cambio e molte altre cose, dopodiché, uscii di casa frettolosamente. Entrsi dentro la pineta che c'era difronte il nostro quartiere e di colpo cominciò a piovere.
In quel momento venni invasa dalle emozioni. Non avevo più la forza di reggermi in piedi, così scoppiai in lacrime e mi accascisi per terra con la schiena appoggiata ad un albero.

All'improvviso sentii qualcosa, come dei passi cbe spezzavano ramoscelli caduti e foglie ormai secche. Smisi di piangere e la paura mi invase.
Sentii che qualcuno si era appostato allo stesso albero dov'ero io.
All'improvviso una figura con un coltello in mano sbucò davanti ai miei occhi.

Feci una pausa, lo guardai meglio brandire il coltello e poi realizzai....

-J-jeff the killer (?)-

Il ragazzo si fermò di scatto. Venne più vicino a me e riuscì a vederlo meglio. Era proprio lui.
Smise di puntarmi il coltello e mi guardò come se stesse provando pena per me.
Come se stesse provando compassione.

-Che ci fai qui ragazzina?-
Non gli risposi subito.

-Io-io.... Mio padre ha ucciso mia madre, e ora lui è morto. L'ho ucciso io... Katrina... Lei mi ha preso in giro... -

Scoppiai in lacrime di colpo.

Jeff mi alzò delicatamente e mettendomi le mani sulle spalle cominciò a portarmi da qualche parte. Mai io non sapevo dove...

Spazio autrice
Ciao ragazzi, sono tornataa!
Scusate l'assenza ma ho litigato con una persona speciale e non ce l'ho fatta a scrivere. Ancora non abbiamo risolto, ma mi sto rimetttendo in sesto :3
Se la storia vi piace, ditemelo, e se avete consigli non aspettate a scrivermelo :3.
           
Your little demon <3

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