Capitolo 37:

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"Molti di voi probabilmente sapranno già chi sono, il mio nome è Kate Underwood e fino allo scorso semestre frequentavo proprio questa scuola.
La gente qua dentro mi conosce come quella facile, che ha sempre preferito il proprio apparire all'essere.
Quella che spesso e volentieri se n'è fregata dei sentimenti altrui, facendoli in mille pezzi senza nemmeno una ragione, forse perché è sempre stata vuota d'amore e piena di insoddisfazione che non sapeva come curare. Nessuno ha mai provato ad aggiustarmi, a vedere cosa nascondessi dietro alle mille maschere, a curare e colmare ogni mia ferita. Sapete, la maggior parte dei ragazzi di questa scuola mi ha usata esattamente come si fa con una sigaretta, una volta consumato l'ultimo tiro, non c'è più nulla che ti spinge a tenerla con te, così venivo gettata e calpestata esattamente allo stesso modo. La cosa peggio? E' che io li ho sempre lasciati fare, credendo di non essere abbastanza per poter essere amata da qualcuno, di non essere all'altezza di un sentimento tanto nobile e forte.                                            

Sono quella che tutte le ragazze guardano male, senza sapere nemmeno un minuto della mia storia, di quello che sono realmente.
Quella che ha sempre dovuto sopportare i commenti della gente, ogni volta che decide di indossare un vestito corto o una maglia scollata.
Quella che deve sopportare le occhiate, le manate, i commenti di troppo.
Tutte persone che mi hanno sempre giudicata senza sapere nemmeno un briciolo di quello che ho dentro, persone che si limitano a guardare e disprezzare quella che è sempre stata una maschera, una finzione che però si è fatta ogni giorno più pesante per il mio debole e solo animo.

Sono stata costretta a sopportare per troppi anni le parole dei ragazzi, parole sprezzanti, come se per loro non fossi nemmeno una persona con dei sentimenti. Tutti discorsi fatti solo per sentirsi grandi rimpicciolendo gli altri, per credersi i più fighi della scuola, cose pesanti dette con la più totale leggerezza. Ora sono qua per dirvi che ho sempre sentito tutto, ho percepito ogni sguardo, ogni parola di troppo, ogni tocco inappropriato; ho ancora le vostre voci che mi ronzano nella testa, e tutto quello che avete detto tanto per dire continua a pesare su di me come un macigno. Anche se faccio la parte della menefreghista, ho sempre dato peso a quello che pensavano gli altri di me, ma, quando mi sono accorta che persino quelle che reputavo le mie migliori amiche, non facevano altro che gettare fango sul mio nome, per farmi risaltare sempre meno brillante di loro, mi sono sentita sprofondare nella vostra opinione.
Sono la ragazza popolare, il cui nome è nelle bocche di tutte; la stessa che alcuni invidiano tanto da volerla danneggiare in ogni modo. Invidia per cosa poi? Non immaginano nemmeno come sia vivere in un corpo che non si ama, che non sa accettarsi o semplicemente bastarsi. Una ragazza che vorrebbe costantemente cambiarsi, mascherare ogni emozione realmente sentita. Non sanno cosa si provi a sentirsi un costante sbaglio da dover, in qualche modo, correggere. Non so bastarmi, non so sentirmi completa, non sono mai riuscita ad amarmi e forse per questo sono scappata più lontano che potessi, fuggendo dalla triste realtà che non sono capace ad amare nemmeno la persona più importante per me. Ma, si sa, i pensieri ti seguono ovunque, anche se provi a spegnere la mente. Ti senti sbagliata, non trovi la cura per un cuore malato. Ti dicono che sei troppo, troppo bella, troppo sensibile, troppo intelligente, troppo. Ma per una volta vorresti essere solo abbastanza per qualcuno.

Io sono l'ultima persona al mondo in grado di parlare d'amore, ma so cosa si provi ad essere amati, anche se per poco, di un amore forte, vero.
So cosa significa vedersi belli solo riflessi negli occhi di una persona.
So di cosa è fatta quella strana sensazione che invade il tuo stomaco e che scalda il tuo cuore.
So come sa essere incredibilmente inaspettato l'amore.
So com'è sentirsi un po' meno sbagliati con la persona giusta.
So quanto è bello sentirsi vivi, sentire che vali qualcosa e puoi provare ad essere migliore se con quella determinata persona al proprio fianco.
So cosa si provi quando le gambe tremano, le labbra fremono, quasi il loro unico ossigeno siano le labbra della persona che ti crea uno strano senso di dipendenza.
So cosa si prova a desiderare talmente tanto di stringere la propria persona tra le braccia che i minuti da separati sembrano trasformarsi in anni e quelli insiemi scorrono come acqua giù dalle cascate.
So cosa vuol dire trovarsi in una persona, sentirsi finalmente completi, come a casa.
So le liti e le urla dettate dalla rabbia, ma pur sempre con i cuori che si sussurrano di amarsi, come per ricordarsi che, nonostante tutto, si apparterranno per sempre.
So com'è non dover più fingere un sorriso forzato, ma sorridere senza nemmeno accorgersene, con l'anima leggera che sembra danzare in te.
So com'è sentirsi come dentro al tuo film preferito, vedere come quello che tanto hai sognato è riuscito a diventare realtà.
So cosa vuol dire rimanere minuti imbambolati a fissarsi, pensando solo a quanto amore si provi, anche se sai che non sarai mai capace di  dirglielo e maledici te stessa per questo.
Sai di essere troppo poco, troppo incasinata per poter essere riordinata, ma non riesci nemmeno a lasciarla andare, senti di averne un profondo bisogno, anche se te la sei sempre cavata da sola, ma sai che questa volta è diverso, te lo senti dentro. Forse per egoismo, forse perché ti sembra che la vita ti abbia fatto un regalo, donandoti la tua persona e non una qualunque.
Ti convinci di non valere e la dai vinta ai tuoi dubbi.
Così scappi via dall'amore, dai pensieri, dai problemi e dalla vita. Vorresti ricominciare da capo, poter rinascere e volare via libera, senza quel costante pensiero in testa. Provi a dimenticare, ma sai che sarebbe impossibile e così un po' ti arrendi alla sua presenza che tu stessa hai trasformato in assenza, solo perché non sei capace di amare nemmeno te stessa, figuriamoci gli altri.
La cosa che so con più certezza?
So che mentre parlo di tutto questo penso solo a te, che sei tra la folla e adesso ti sentirai tremare qualcosa dentro.

Sapete, mi è sempre piaciuto guardare le persone innamorate, scorgere la magia che scorre tra i loro occhi che sembrano incollati gli uni addosso agli altri. I cuori che si immergono l'uno nell'altro, per provare a rendere questo un posto degno di essere vissuto, con l'arma più potente ma anche tagliente che esista: l'amore.
E' come se il loro amore, in parte, arrivasse anche a me, portandomi a ricordare la sola persona con cui so di aver provato la stessa intensità.
I loro abbracci che sembrano supplicare i corpi di fondersi in un'unica anima.
Le mani intrecciate, strette, come a dire "ora il mondo lo affrontiamo insieme, sconfiggeremo tutti i problemi solo con questo gesto". Mi piacciono le famiglie, i bambini quando guardano i genitori abbracciati e felici. in quei momenti penso sempre che quella dev'essere una felicità pura, che capita di rado nella vita e che riesco a cogliere dai loro occhi brillanti d'affetto. E mi  chiedo se capiterà mai ad una come me, una che fa la dura ma non aspetta altro che un po' di calore sia in grado di sciogliere il ghiaccio tagliente che la circonda sempre più.

Posso dire di aver fatto sesso tante volte nella mia vita e ormai lo saprete tutti quindi perché mentire, ma ho la certezza di aver fatto solo una volta l'amore con una persona. Quella con cui ho provato tutto questo, colei che ha ben stretta la chiave del mio cuore, anche se probabilmente non lo sa.                       Sono tante, tantissime le cose che mi hanno fatta letteralmente sprofondare nell'amore per lei. Sento già le vostre chiacchiere, ma vi chiedo ancora un attimo di attenzione, per la protagonista di questa storia, Lauren Argent.
Sto parlando di una vera guerriera, colei che con la sua soprannaturale energia ha provato a combattere i demoni in me, facendomi scoprire chi sono veramente e, se lo sono, è solo grazie a lei. Cosa continua a stupirmi di lei? Che è sempre più forte pur sentendosi sempre più fragile, a pezzi. Lei non sa di essere strabiliante, ed è proprio questo che la rende così com'è. Lei è la personificazione della battaglia, sia interiore che contro il mondo d'oggi che ci vuole diversi, ma vi dico una cosa, Lauren non si arrenderà mai. La farò breve Laur, ho fatto un errore a lasciarti qua per cercare un posto che fosse più adatto a un'inadatta come me. Ma sai, non riesco a trovare la felicità da nessuna parte, perché la mia felicità, il mio posto sei tu. L'unica con cui sia mai stata me stessa, l'unica con cui ho sperimentato l'amore vero, l'unica che è riuscita a scavalcare le barriere accumulate negli anni davanti l mio cuore e da lì non te ne sei più voluta andare. Sono qui per dirti ciò che avrei dovuto dirti molti mesi fa, ma non riuscivo, non ne avevo il coraggio. Io ti amo. Possono sembrare poche parole, ma dette con tutto il sentimento che provo per te, diventano tutto. Sono qui per l'amore, e non mi vergognerò più di amarti, non lo terrò più per me, nemmeno se tu non vorrai mai più saperne niente di una stronza come me. Vorrei solo che mi concedessi di parlarti, ti aspetto qua fuori, se non verrai ti capirò, ma sappi che quello che provo è puro. Ragazzi non vergognatevi mai di amare, verso chiunque sia rivolto il vostro sentimento poco importa, non tenete l'amore dentro perché sennò poi finirà per appassire, trasformandosi in risentimento e, in un mare di sentimenti messi per troppo tempo a tacere, finirete per annegare.

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