Le leggende narrano che quando un nobile muore anche degli spiriti piangono per lui in un pianto inconsolabile. Solo chi è vicino alla morte potrà sentirli o vederli. Questa è una storia d'amore finita in tragedia.Cosa vedi in uno specchio?
Probabilmente mi risponderete con un "la mia faccia" o "la mia bellissima persona" e francamente era quello che credevo anch'io.
Ma cosa sono io? Io sono una di quelle fiabe o leggende irlandesi di cui si legge nei libri. Conoscete le banshee sono quelle creature ''sovrannaturali'' che piangono e ridono per la morte per qualcuno e io sono la loro versione maschile, poco conosciuto ma ho gli stessi diritti delle mie colleghe.
Ma ora quello che vedo nel mio riflesso non sono io.
Allo specchio vedo una figura che pensavo non mi appartenesse; solchi sotto gli occhi arrossati dalle lacrime, fiato corto, capelli arruffati, occhi spenti.
Eri giovane, bello e pieno di energia ma eri affetto di una malattia che ti teneva legato ad un letto per questo potevi sentirmi e vedermi.
La notte è l'unica parte del giorno in cui posso uscire, i miei piedi scalzi strisciano sul gelido pavimento mentre cercavo di togliere quella nuovola grigia dei miei pensieri dalla mia testa.
Senza rendermene conto, i miei lungi capelli ricci non aiutarono, sbatto la testa contro un muro "Ecco a voi il grande erede dei nobili irlandesi May mentre sbatte contro un muro, in modo molto regale." penso mentre mi massaggio la fronte con le mani.
Prendo la direzione per il giardino mentre cammino sento dei suoni, come dei mugolii soffocati dal pianto.
Decido di avvicinarmi cautamente al giardino mentre cercavo di pensare razionalmente.
Mentre mi avvicinavo riuscii a vedere la fonte di quel angoscioso pianto, proveniva da un'aggrazziata figura rivestita di un indumento color cenere.
Si girò di scatto mostrando il volto solcato dalle lacrime, guardandolo meglio mi resi conto che si trattava di un maschio nel periodo della giovinezza "Proprio come me!" pensai.
Sembrò abituarsi alla mia presenza ma continuò a piangere.
- Mi vedi?
Chiese.- Non dovrei?
- Perché piangi?
Chiesi senza esitazione.- Per tuo zio.
Parole secce buttate lì nel momento.Al suono di quel nome mi passò un brivido lungo la mia schiena.
- Cosa dovrebbe succedere a mio zio?
- Morirà stanotte sotto cause misteriose.
Come faceva lui a saperlo?
E soprattutto che cazzo ci faceva nel mio giardino?- Chi sei? Cosa sei?
- Sono Roger, un farshee.
La tua espressione era davvero interessante direi; un misto tra paura e curiosità.
Non riesco a ricordare quante domande tu mi feci quella notte tanto eri spaventato all'idea di aver conosciuto uno spirito maligno.
Nei tuoi occhi la stessa vitalità di un bambino, volevi conoscere del mondo e degli animali che lo abitavano.
I nostri incontri diventarono sempre più frequenti, stesso luogo d'incontro, stessi occhi che ti scrutano nel profondo e la luna a farci compagnia.
Le parole dette a mezz'aria continuavano a fluttuare nella mia testa come libellule su un lago.
Continuavano a parlare e le nostre conversazioni divennero sempre più profonde e personali.
- Tu sei uno spirito, no?
Roger semplicemente annuì con la testa.
Percorsi tutto il suo viso con i miei occhi, mi sembrava molto tranquillo, penso di poter continuare con le domande.
- Quindi sei già morto?
- Sì ma anche no, se ti sto parlando vuol dire che non sono poi così morto, giusto?
- Quello che so è che sono legato alla tua famiglia e piango per i suoi morti. Non posso fare nient'altro. Davvero una triste realtà la mia sono costretto a seguire una famiglia senza motivo alcuno e neanche mi conoscono ma almeno ho conosciuto te che mi poi vedere.- È strano che io ti riesca a vedere?
- Sì perché vuol dire che in un modo o in un'altro sei vicino alla morte ma non ne posso essere sicuro fino a quando la tua morte non è certa.
Il tuo volto si contorse in un'espressione piena di dolore eppure la tua risposta mi sorprese. Tu mi risposi che a te non interessava morire e che era meglio morire che stare a riposo per tutta la vita, così fu.
Ci fu una breve guerra guerra civile in Irlanda e mandarono anche te, come comandante, eri debole non riusci a camminare con l'armatura che ti avevano dato.
Io rimanevo in disparte e osservavo come ''risolvessero'' i conflitti le persone, non era di certo la prima guerra a cui assistevo ma quasi senza motivo quella guerra mi interessava in modo particolare forse perché c'era Brian coinvolto?
La sua malattia peggiorava sempre di più per lo sforzo che il suo corpo stava compiendo, si stava consumando come una candela e non ci potevo fare niente, fino a quando non ebbi finalmente un brutto presentimento, decisi che era arrivato il momento di parlarglirne.
- Brian! Brian? Devo parlarti, dove stai?
Sentii una voce familiare che non potevo non riconoscere, avrei tanto voluto rispondere ma il mio corpo me lo impediva completamente.
Ora che quel sangue rubino usciva dal mio corpo rimpiangevo di essere andato in battaglia oggi, meglio morire così che rimanere in vita in un letto mentre tutti ignorano la tua stessa esistenza, meglio morire così che regnare su un regno o un territorio che nemmeno si conosce.
Mancava solo una persona per una addio completo "Roger" quel nome echeggiava nella mia testa. Dove era mentre stavo morendo? Ma sopratutto come faceva a non sapere che stavo per morire lui era un farshee avrebbe dovuto sapere quando una persona della famiglia da lui protetta muore, no?
L'erba mi solleticava la schiena mentre cercavo di assaporare le ultime boccate di aria che avrei respirato ma non riuscivo a pensare ad altro.
Chiusi gli occhi e pregai Dio che venisse Roger prima di vedermi morire. Forse per una volta la Divina Volontà decise che potevo avere un ultimo desiderio.
Sentii un leggero fruscio nell'erba accanto a me, delle lacrime che bagnavano il mio volto e forti singhiozzi.
Rimasi nelle vicinanze fino a quando non ebbe inalato l'ultimo respiro il mio pianto era più disperato del solito.
Avevo ed ho ancora perso qualcosa di importante per me.
Non so cosa trovavo d'importante nei nostri incontri, forse il tuo sguardo rivolto verso le stelle chiedendoti cosa fossero? Forse le tue parole dette con così tanta innocenza?
O forse era te che avevo perso?
Bello come una rosa è il tuo ricordo e doloroso come le spine era ricordarsi di averti perso.
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𝚄𝚗 𝚁𝚒𝚌𝚘𝚛𝚍𝚘 𝙱𝚎𝚕𝚕𝚘 𝙲𝚘𝚖𝚎 𝚄𝚗𝚊 𝚁𝚘𝚜𝚊- Maylor
Fanfiction''𝐁𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐞 𝐞𝐫𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨.'' I farshee sono degli spiriti che, come le Banshee, piangono per la morte di...