Selena scese dall'aereo su cui aveva viaggiato per due ore. Era stata selezionata per trasferirsi, per lavoro, a Gainesville. Appena entrò nella stazione, iniziò a cercare qualcuno che la accompagnasse a Gainesville. Trovò un uomo con un cartello con su scritto il suo nome ma ciò che la lasciò sconvolta era l'uomo stesso: era enorme. Avrebbe potuto pesare tranquillamente oltre 150 chili. Aveva degli occhi marroni incorniciati da grandi guancia gonfie e doppio mento. Il vestito era talmente grande, che dentro ci sarebbero state almeno tre Selena e ci sarebbe stato ancora spazio. Invece, su quell'uomo, il vestito stava come un guanto. <<Uhm... Salve?>> l'uomo la guardò e subito le sorrise << Lei deve essere Selena, giusto? La stavo giusto aspettando. >> L'uomo scortò Selena fino ad una macchina sproporzionata: i sedili potevano ospitare due persone con comodità e c'era spazio a sufficienza per la grande pancia dell'automobilista. Quando salirono, Selena non poté fare a meno di sentirsi minuscola in quei sedili giganteschi. Si chiese se tutti fossero come il suo automobilista e presto ebbe la risposta alla sua domanda: Tutti, nessuno escluso, erano grassi. Non semplicemente gonfi o roba simile, ma tutti quanti erano grossi quanto, se non più grossi, dell'automobilista e, dal momento che quella era una città di mare, non era raro vedere gente in costume da bagno. I loro costumi sprofondavano nel grasso, alcuni si stavano addirittura strappando. Alcune persone, non avevano problemi ad andare in giro completamente nudi, infastiditi dai brandelli dei costumi. Selena fece il possibile per distogliere lo sguardo. Si sentiva imbarazzata e infinitamente piccola. <<Le posso offrire qualcosa signorina? Mi sembra che abbia fame>> Selina non poté credere alle sue orecchie. Era sicura che se avesse mangiato qualunque cosa in quella città, se ne sarebbe pentita per sempre. Scosse la testa <<No, la ringrazio >> la risposta non sembrò turbare l'automobilista che continuò a guidare senza problemi nonostante la mole<<Come desidera>> rispose accomodante mentre accostò ad un palazzo cilindrico di dimensioni che molti si sarebbero a definire "Bibliche": l'altezza dell'edificio si aggirava quasi ai cinquecento metri e altrettanti di diametro. << La sua prima fermata. Il suo capo la attende dentro l'edificio>> inutile dire che Selena era rimasta a bocca aperta dalla grandezza del palazzo. Le ci volle un secondo richiamo dell'autista perché si decidesse a scendere, ancora vittima dell'impressione di essere troppo piccola. Entrò nel palazzo che la accolse con una visione a dir poco bizzarra: gli impiegati camminavano in giro mangiando snack mentre i loro vestiti erano strappati o sbottonati per permettere al loro grasso di ondeggiare libero senza restrizioni. Alcuni indossavano addirittura il costume da bagno come se fosse perfettamente normale. Selena si avvicinò timidamente alla reception dove venne accolta da una donna colossale in un bikini decisamente troppo stretto per lei, intenta a chiaccherare con qualcuno al telefono tramite un auricolare mentre masticava un'intera barretta di cioccolato. Non appena la notò, mise in sospensione la chiamata e mise la cioccolata da parte, gli enormi seni poggiati sulla scrivania come due grossi palloni morbidi, pressati dal reggiseno che sembrava sul punto di esplodere <<Come posso aiutarla?>> Nonostante l'abbigliamento inusuale, la donna si esprimeva con professionalità e compostezza. Selena prese coraggio <<Devo vedere il capo. Sono Selena Clause>> il sorriso della donna si allargò <<Prenda l'ascensore per l'ultimo piano. L'ufficio del signor Sanchez e l'ultima porta in fondo al corridoio>> Selena ringraziò affrettandosi verso l'ascensore sperando di essere sola. Qualcuno ascoltò le due preghiere mentre corse nell'ascensore seguita dagli sguardi degli altri dipendenti. Sapeva già cosa sarebbe successo, ma sperava di sbagliarsi.