WÏSH.

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<<Nash andiamo!>>

Luna sgridò il suo migliore amico che era chiuso in bagno ormai da venti minuti.

<<Luna un attimo!>>

Le rispondeva sempre così ed un attimo si trasformava ogni volta in un eternità.

Luna sbuffò, prese lo skateboard ed aprì la porta.

<<Ti aspetto fuori!>> Gridò per farsi sentire

Si sedette sugli scalini di casa e si accese una sigaretta.

Stava canticchiando una canzone quando la porta dietro di lei si aprì.

Nash uscì e Luna restò abbagliata dalla bellezza del suo migliore amico.

Lei ne era innamorata ormai dalla prima superiore. Quattro anni e non gli aveva mai detto nulla.

Quattro anni che subiva le fidanzate del suo Nash.

Gli sorrise

<<Dai andiamo che mi devi insegnare ad andare su questo coso>> disse indicando lo skateboard.

Lui la prese per mano e la portò al parco.

Si sedettero su un prato fiorito, pieno di margherite.

Lei ne strappò una e ne annusò il profumo sorridendo.

Nash gliela sfilò di mano e la mise dietro l'orecchio della ragazza, sul quale lei aveva messo degli strani orecchini fatti a segno della pace.

<<Sei bellissima>>

Luna arrossì sorridendo al complimento, come ogni volta che ne riceveva uno.

Lo spinse sul prato e iniziarono a farsi il solletico.

D'un tratto Nash si alzò.

<<Vuoi imparare si o no? Alza il tuo bel culetto dai>>

Lei obbedì alzandosi e gli tirò una spallata.

Salì sullo skateboard e seguì le indicazioni di Nash mentre la teneva per la mano in modo che non cadesse.

Una voce fece distrarre Nash, la voce di Britney.

Nash lasciò Luna che continuò a vagare su quello skateboard senza una meta.

Britney abbracciò Nash che le diede un bacio sulla guancia.

A quella scena Luna cadde e si fece male ad un polso.

Rimase seduta sull'asfalto aspettando invano che il suo migliore amico lasciasse stare la ragazza ed andasse da lei.

Perse le speranze e si alzò.

<<Ciao Nash, ci sentiamo dopo>> disse

Si voltò senza neanche lasciare a Nash la possibilità di rispondere.

Camminava per il parco quando qualcuno l'afferrò per il polso.

<<Che hai?>> le chiese Nash

Lei abbassò lo sguardo spostandosi una ciocca dei suoi capelli biondi dietro l'orecchio destro.

<<Rispondi Luna, sai che puoi fidarti>>

Lo guardò nei suoi splendidi occhi azzurri e si decise a parlare.

<<Ho che sono stufa di starmene sempre in disparte a guardarti mentre stai con un'altra e a soffrire senza che neanche te ne accorga. Perché si cazzo, sono innamorata di te Nash, dalla prima superiore, e in tutti questi anni ti ho sempre consolato quando qualche troia ti tradiva, pensando che se fossi stata al loro posto non mi sarebbe mai passato per la testa di fare una cosa simile>>

Mise le mani nelle tasche della sua felpa grigia e si voltò intenta ad andarsene.

<<Adesso la nostra amicizia è finita e mi dispiace molto per questo, ma non potevo più vivere con questo peso>> detto questo inizió a camminare

Voleva scappare, da tutto e da tutti.

Era consapevole di aver appena distrutto un'amicizia durata sei anni.

Nash restò esterrefatto dalle parole di Luna.

Ma non impiegò molto tempo a capire che doveva fermarla prima che uscisse definitivamente dalla sua vita, perché per lui, Luna, era tutto.

Le afferrò un braccio e la strinse in un abbraccio

<<Sono una testa di cazzo, non me ne sono mai accorto, oddio che stronzo che sono. Mi dispiace, mi dispiace tantissimo Luna>>

Si sciolsero dall'abbraccio e Nash la guardava mortificato.

Lei gli rivolse uno sguardo, un mezzo sorriso e se ne andò.

Passò la notte, nella quale Nash non chiuse occhio.

Pensava a Luna, pensava che l'aveva persa, pensava a cosa provava per lei.

Si era reso conto che anche a lui Luna piaceva, ma i suoi sentimenti erano usciti solo dopo che Luna gli aveva aperto gli occhi.

La sera dopo prese una decisione.

<<Ehi idiota dove stai andando?>> gli chiese suo fratello

<<Hayes, sono un coglione. Sto andando a rimediare un casino>> rispose dandogli una pacca sulla spalla

Arrivò sotto casa di Luna e la chiamò al cellulare.

-Pronto?-

-Ciao Luna, sono Nash, ti devo...-

-Nash, per favore...ne abbiamo già parlato. Io sono innamorata di te e tu no. Non c'è nella da spiegare, ne da capire-

-Apri la finestra-

E riattaccò.

Si arrampicò sull'albero che dava sulla terrazzino della camera di Luna.

Bussò al vetro.

Lei incredula andò ad aprire.

<<Nash che cazzo ci fai qui alle 23?>> le chiese sottovoce facendolo entrare

<<Dovevo parlarti, senti io...>>

<<Nash lo so, ti prego, non rendere le cose più complicate>>

Lui non parlò, l'avvicinò a se' è la baciò.

Era un bacio perfetto, uno di quelli da finale da film.

Le loro fronti erano appoggiate l'una all'altra e si sorridevano, come non avevano mai fatto.

Si levarono scarpe, maglia e pantaloni e si distesero sotto le coperte.

Si baciarono di nuovo e si abbracciarono ancora più forte.

Luna appoggiò la testa sul petto di Nash e sorrise istintivamente perché il ragazzo di cui è innamorata si era indirettamente dichiarato.

<<Luna?>>

<<Dimmi Nash>>

<<Resteremo sempre insieme vero?>>

Lei si limitò ad annuire guardandolo negli occhi.

<<Stanotte ho capito che ti amo>> le disse

Il mondo intorno a lei sembrava essersi fermato, lui l'amava, l'ha sempre amata.
Era al settimo cielo, perché finalmente si sentiva completa.

<<Ti amo anche io Grier>> disse Luna sorridendo

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