Un altro giorno scorre lento, ho appena finito di lavorare e sono tornato nel mio dormitorio. Oggi era il giorno della pulizia settimanale, perciò nell'aria c'è un forte odore di candeggina e detersivo. Sempre meglio della puzza che c'è di solito. Comunque non durerà molto, di solito scompare il giorno seguente alla pulizia.
Il mio orologio segna le 16:00, non ho nulla da fare, perciò decido di dedicare del tempo a terminare il libro che sto leggendo. Ma, in poco tempo, il dormitorio si riempie di persone e il silenzio viene sostituito dal rumore delle loro voci. Preferisco cambiare aria e trovare un posto meno affollato, dove potrò dedicarmi alla lettura senza nessuno che mi disturbi. Vago un po' per il corridoio finché non arrivo davanti alla biblioteca, l'unico posto che mi permette di passare del tempo piacevole all'interno della struttura, lontano dalla confusione che regna altrove. Come al solito, non c'è quasi nessuno. Entro e le poche persone che stanno qua non alzano nemmeno la testa per vedere chi sono. Non riconosco nessuno, probabilmente passano gran parte del loro tempo in biblioteca.
Mi prendo qualche istante per godermi la quiete che regna nella stanza, è sempre piacevole stare alla larga della confusione che regna nei dormitori e nella mensa. Poi mi trovo un posticino isolato e riprendo la mia lettura. Ormai mi mancano pochi capitoli e non vedo l'ora di scoprire se la protagonista riesce a sconfiggere il cattivo.
Per un'ora, leggo senza che nessuno mi venga ad interrompere. Finché non vedo una sagoma familiare venire nella mia direzione. Riconosco subito di chi si tratta, quei suoi capelli color fuoco sono inconfondibili.
<<Pure tu qua?>> Mi dice, prima di sedersi sulla sedia accanto alla mia.
<<Anna, che piacere incontrarti pure oggi.>> Le rivolgo un leggero sorriso. <<Sono venuto qua in cerca di pace. Nel mio dormitorio è impossibile leggere, in mezzo a quel branco di scimmie urlanti.>>
Ride. La sua risata è molto bella e riesce, in qualche modo, a mettermi di buon umore.
<<Ti capisco. Pure nel mio non sono capaci di mantenere il silenzio nemmeno per un istante. Siamo talmente tanti che non si riesce mai ad avere un momento di pace.>>
<<Cosa ti porta qua?>> Le chiedo, chiudendo il mio libro e inserendo un segnalibro per ricordarmi dov'ero arrivato.
<<In realtà, speravo di trovarti. Ieri sera mi sono divertita molto a passare del tempo con te. Speravo che saresti stato qua pure oggi.>>
<<Mi fa piacere sentirlo. Pure io sono stato bene con te.>> Nel dirlo, il mio tono di voce si fa più leggero, con lei mi sento a mio agio.
Posa sul tavolo una decina di libri. Alcuni sono molto vecchi, mentre altri mi sembrano più vicini al giorno in cui l'umanità si è trasferita sotto terra.
<<Devo sceglierne uno nuovo da iniziare. Tu conosci qualcuno di questi?>> Mi rivolge un altro sorriso e mi guarda con i suoi grandi occhi chiari.
Prendo i libri in mano, uno ad uno. E guardo i titoli in cerca di qualcosa che mi sembri familiare.
Ne trovo uno. Si chiama La Quinta Onda, scritto da Rick Yancey. Ricordo di averlo letto qualche anno fa. Si tratta del primo di una trilogia e parla di un attacco alieno alla Terra, in cui gran parte dell'umanità muore e i sopravvissuti sono costretti a lottare per la loro sopravvivenza. La protagonista si chiama Cassie - che sta per Cassiopea, come la costellazione - ed è rimasta sola, dopo che i suoi genitori sono morti e il suo fratellino è stato portato via dai soldati. Ricordo che quel libro mi era piaciuto molto, perciò voglio consigliarlo pure ad Anna. Credo che possa piacere anche a lei.
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2145: L'anno della rinascita
Science-FictionAnno 2045: Il riscaldamento globale ha portato terribili cambiamenti alla Terra. Le città bruciano o vengono sommerse sotto metri di acqua, a causa dell'aumento del livello dei mari e le persone non possono fare nulla per contrastarlo. I governi di...