Gli occhi dell'angelo puntarono verso l'alto, mentre Jungkook strascinava il cadavere fino alla stanza della tortura. Poggiò la frusta sul tavolo mentre ordinava a Taehyung di sedersi sulla sedia che lo fronteggiava. La luce era poca e pallida e Taehyung era più spaventato che mai. Si era spinto troppo oltre quel giorno e ora ne doveva pagare le conseguenze. Il suo volto sbiancò, dopo che Jungkook gli posò delicatamente la lama di un coltellino sul suo viso, delicato quanto intenso. La sudorazione aumentò, quando Jungkook si sedette sulle sue ginocchia, fronteggiandolo e cominciando a leccare il lobo del suo orecchio, facendolo rabbrividire.
«perché mi fai questo?» chiese moribondo Taehyung mentre Jungkook gli conficcava lentamente il coltello nel suo stomaco.
«lo ritengo divertente» rispose Jungkook mentre un sorriso malizioso si stampava sul suo volto.
La mano del diavoletto afferrò con violenza i capelli di Taehyung, facendogli sbattere la testa sul manico della sedia e facendo uscire dalla bocca dell'angelo un gemito di dolore. Sulla faccia erano presenti dei piccoli tagli della lotta di qualche ora prima e alcune parti delle sue ali erano state brutalmente tagliate. Il sangue sgorgava da ogni parte e ad ogni goccia Jungkook si sentiva sempre più forte.
«per oggi ti lascio andare, ma ricorda che ora sei mio schiavo angioletto del cazzo» sussurrò Jungkook all'orecchio di Taehyung mollandogli i capelli.
Qualche ora dopo...
Taehyung era seduto di fronte a suo fratello, Jimin, ad un tavolo lungo e ben apparecchiato.
«cosa avete fatto oggi?» Domandò la madre dei due. Jimin raccontò della sua giornata perfetta sulla terra ad aiutare persone, poichè era un angelo custode.
«e tu Tae? Che hai fatto» domandò Jimin guardando con sospetto le ferite che portava sul suo volto.
«nulla di speciale...» rispose Taehyung per poi alzarsi e andare in camera sua. Jimin aveva notato che il suo sguardo non era limpido. I suoi occhi non brillavano di gioia, ma di qualcos'altro, qualcosa che sembrava "disprezzo".
Non appena arrivò in camera, Taehyung chiuse la porta a chiave. Si spogliò, rivelando le sue ali, rovinate e ferite e si guardò allo specchio mentre cercava di medicarsele.
«non lo deve scoprire nessuno» disse tra sè e sè ripensando alla battaglia persa di quel giorno. Lui è Jungkook avevano combattuto per volere del diavoletto. Taehyung aveva perso e aveva osato persino insultare Jungkook, per questo era stato torturato. Sarebbe stato così per il resto della sua vita probabilmente.
Guardandosi allo specchio, notò che nei suoi occhi si poteva intravede una fiamma. Sì, era decisamente una fiamma...una però e ardeva come mai aveva fatto una sola fiamma.
«è solo la prima» disse una voce nella sua testa.
«cosa?» chiese l'Angelo confuso.
«quella è la prima fiamma tua e di Jungkook»
«vuoi dire che c'è ne saranno altre? Che verrò torturato ancora?» Taehyung urlò mentre alcune lacrime solcavano il suo viso.
«non è detto che tu debba per forza essere torturato» rispose la voce, per poi non farsi più sentire.Ehi salve! Questo è il mio primo libro, spero che vi piaccia! Questo è più un capitolo di introduzione, tra un po' inizierà la storia vera e propria. Credo che aggiornerò tipo 2/3 volte alla settimana...dipende dai compiti e dallo studio. Detto questo ci vediamo nel prossimo capitolo!
STAI LEGGENDO
THE DEVIL//vkook
FanfictionTra le fiamme dell'inferno abitava Jeon Jungkook, umile servo di Satana e nemico giurato di Kim Taehyung, l'Angelo principale del paradiso. Ogni giorno Taehyung si ritrova ad essere vittima di Jungkook, subendo torture mentre le sue ali vengono pia...