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Il peso del silenzio imbarazzante cominciava a farsi sentire. Ormai non mancava molto alla fine del loro percorso, entrambi erano immersi nei loro pensieri.

Taehyung stava discutendo nella sua testa con l'angelo e il diavolo che erano figurativamente poggiati sulle sue spalle: da una parte non voleva mettere sotto pressione il bellissimo ragazzo che gli camminava accanto, dall'altra non riusciva a darsi per vinto.

La distanza fra i due durante la camminata era aumentata esponenzialmente, erano passati da camminare talmente vicini da toccarsi le spalle a stare a circa venticinque centimetri di distanza.

Il più alto aveva preso una decisione dopo averci pensato con cura: avrebbe trattato Jungkook da amico, o forse qualcosina di più. Aveva paura che flirtando lo avrebbe spaventato, ma non voleva privarsi della sua compagnia. Avrebbe passato più tempo con lui rispetto agli altri ragazzi, sarebbe stato più gentile e avrebbe cercato di stringerci un rapporto tale che dopo il campo estivo sarebbero rimasti in contatto; chissà, magari dopo qualche anno, quando il minore avrà avuto una maturità tale che non lo faccia sentire a disagio, avrebbe potuto chiedergli di uscire. Sentiva che quella fosse la cosa più giusta da fare.

Dopo aver liberato la testa da tutti quei pensieri, avvolse un braccio intorno alle spalle del più basso.
-Hai ancora freddo?- chiese sorridendo.
-Non più. Grazie per la giacca, starai morendo di freddo per colpa mia. Mi dispiace- rispose Jungkook mordendosi le labbra e tenendo gli occhi bassi, incollati al terreno.
-Stai tranquillo, sono abituato al freddo della montagna- disse Taehyung cercando di rassicurare il minore.

Riuscivano a vedere il punto dove avrebbero concluso la prova di coraggio, entrambi erano stanchi dopo la lunga giornata e volevano solo andare a dormire. Tornarono dove si sarebbero riuniti con il resto del gruppo. Un paio di ragazze piangevano, consolate dai ragazzi arrossiti con cui erano state accoppiate. Alcuni ragazzi ridevano, si erano divertiti durante la camminata. Un ragazzo, che sembrava voler creare scompiglio, affermava di aver visto dei lupi per spaventare gli altri. Taehyung scoprì che una coppia non era riuscita a fare la prova di coraggio per la troppa paura di entrambi, e che i due erano semplicemente rimasti al punto d'incontro a guardare le stelle. Insomma, in un modo o nell'altro tutti erano soddisfatti. Il castano fece l'appello per controllare che tutti fossero arrivati sani e salvi, poi lasciò che andassero a riposare. Prima che se ne andasse, si avvicinò a Jungkook e gli diede la buonanotte con voce dolce. Il moro arrossì e sorrise, poi entrambi andarono verso le loro stanze.

Jungkook arrivò alla sua stanza fantasticando sul maggiore che gli diceva "buonanotte" sotto al chiaro di luna. Si tastò le tasche per prendere le chiavi, ma non sentiva nulla. Infilò la mano nella tasca destra: vuota. Infilò la mano nell'altra tasca: anch'essa era vuota. Poi si ricordò: aveva lasciato le chiavi sul comodino.

That summer camp (Taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora