capitolo 1
Mentre cercava a tentoni l'origine del disturbo, Naida malediceva in silenzio il freddo pungente che veniva da fuori il piumone e il suono fastidioso, incessante e monotono della sveglia, che nonostante tutti i suoi tentativi, sembrava irraggiungibile.
Quando decise di alzarsi dovette lottare un bel po' con la coperta per poi dirigersi barcollando verso il bagno trasalendo ogni volta che il piede nudo toccava il pavimento gelido; arrivata a destinazione si fece una doccia veloce, si lavò i denti, si trucco (i cosmetici erano stati rubati dal negozio di Sephora a due isolati da lì) e si vestì con i soliti abiti: jeans strappati che non erano stati comprati strappati, una vecchia felpa nera e un parka ormai logoro.
Prima di uscire si guardò allo specchio che le restituì l'immagine di una ragazza, all'incirca di sedici anni con lunghi capelli neri e grandi occhi decisi, di uno strano colore violetto.
Uscì facendo attenzione a non svegliare nessun membro dell'ultima famiglia che l'aveva adottata ma che aveva firmato giusto ieri il modulo per rispedirla all'orfanotrofio in cui viveva da ormai 10 anni.
Naida aveva perso il conto delle volte che era stata adottata per essere rimandata Katherine Century Istitute(il nome dell'istituto che veniva abbreviato in Kat dai frequentatori di vecchia data come lei).
Uscendo dall'abitacolo Naida ispirò a pieni polmoni l'aria sporca e maleodorante di quel quartiere della periferia che era diventata casa sua da ormai 3 mesi" un bel record!" penso lei, sorridendo amaramente; le famiglie di solito avevano molta meno pazienza per le sue bravate: si guardò le mani sporche di vernice pensando alla sua ultima opera che ora giaceva sul muro di una casa nei quartieri ricchi di Londra.... le sue labbra si incurvarono in un ghigno pensando alle facce sconvolte e perfettamente pulite che avevano fatto i proprietari quando avevano visto il graffito e anche a quelle imbestialite e deluse dei suoi "genitori"
"Per certe cose ne vale la pena" pensò.
*****-Il Kat era una vecchia villa vittoriana incredibilmente sopravvissuta all'avanzata dei grattaceli e che, nonostante tutto si stagliava ancora imperiosa con le sue gamme di colori vivaci sulla 24esima, cosa che attirava molti sguardi durante il giorno ma in special modo di notte (specialmente in quelle buie senza stelle) quando praticamente ogni passante gettava una seconda occhiata curiosa, affascinata, impaurita o più semplicemente stupita alla grossa villa vittoriana.
Quando Naida arrivò al Ket era ormai ora di cena.
-Sono tornata! - esclamò raggiante mentre apriva la porta con un calcio e si incamminava attraverso il lungo corridoio incrostato di muffa che portava alla sala da pranzo gremita di gente. Al suono della sua voce decine di teste si girarono a guardare la nuova arrivata mentre sui loro volti si disegnavano espressioni belle e brutte :c'era una buona dose di esasperazione mista a rassegnazione dei rettori mentre dalla parte dei giovani ospiti solo una gioia indefinibile ; questi ultimi, come una mandria di bufali inferociti le corsero incontro schiamazzando e spingendo per abbracciala e salutarla -Naifa, Naifa mi e cafufo un fenfe!!!- strillava una bimba di appena 5 anni che le si era appesa ai jeans e che li stava strappando ancora di più, Naida la presa delicatamente in braccio -Complimenti piccola, vedrai che il topo dei dentini arriverà stasera e ti porterà una bella sorpresa- gli occhi della bimba si illuminarono subito alle parole della ragazza per poi rabbuiarsi di colpo -E fe poi non fiene?!?!?- le chiese con gli occhioni pieni di lacrime e la voce tremante, un sorriso furbo si disegnò sul viso di Naida - se non viene se la vedrà con me!- esclamò risoluta.
Mentre parlava con la bimba, scandagliava la stanza con lo sguardo curioso in cerca di novità.
Quando finalmente le trovò ebbe un tuffo al cuore a guardare nelle profondità di due paia di occhi verdi che la fissavano: gli occhi di due gemelli, un maschio e una femmina della sua età se non qualche anno più grandi, gemelli che non aveva visto nell'istituto; "qualcuno dovrà pur accoglierli" pensò.
Si stampò il sorriso falso più convincente nel suo repertorio degno della migliore attrice di Hollywood e si incamminò a passo spedito per dare il benvenuto ai nuovi arrivati
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La Cituat Eterna
FantasyNaida ha sempre lottato contro tutti gli ostacoli che la vita le ha messo davanti con il sorriso, seppur sola. Ma da quando nella sua vita entrano due spumeggianti gemelli le cose cambieranno per lei..