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Non poteva continuare a saltare la scuola, solo perché tutte le volte che ci andava, Donghyuck tentava di parlargli. Oltretutto, stava evitando Renjun...da giorni, non gli stava neanche dando la possibilità di esprimersi sulla sua "scelta."

E questo perché non era riuscito a dargli una risposta,  si sentiva un codardo, e la cosa peggiore era che ancora non capiva cosa provava nei suoi confronti.

Si sentiva un totale disastro, neanche riusciva più ad immaginare un momento felice. Gli sembrava di aver perso tutto: Renjun, che gli aveva dato un solo giorno per decidere, e Donghyuck, stando a quello che si diceva in giro, era stato visto tra le braccia di Mark.
Alcuni parlavano di un bacio. Altri invece di un solo abbraccio...e Jaemin non poteva esserne sicuro, ma nella sua mente aveva già ipotizzato che persino Donghyuck, si fosse stancato di stargli dietro, nonostante tentasse ancora di parlargli, a breve si sarebbe sicuramente concentrato sul suo nuovo fidanzato.

Avrebbe voluto chiederglielo direttamente, ma con quale coraggio, dopo che gli aveva rivelato di aver baciato Renjun? Gli aveva detto anche che poteva baciare chi voleva, e tecnicamente, quella regola valeva anche per Donghyuck. Loro due non erano più niente, non avevano più nessun obbligo nei confronti dell'altro...

Si sentiva così tanto triste e demoralizzato. Non aveva mai avuto intenzione di perdere Donghyuck, sperava soltanto di riuscire a pensare a lui come semplice amico. Era ancora possibile recuperare almeno la loro amicizia, o come uno stupido aveva buttato via anche questa, senza neanche che se ne accorgesse?

Era stata colpa del suo orgoglio, o del suo cuore spezzato? E quale delle due opzioni, lo avrebbe fatto sentire meno stupido?

Ancora una volta, sentì sua madre bussare alla sua porta, probabilmente preoccupata per lui. Da settimane, ormai, la stava facendo allarmare troppo. Jaemin lo sapeva, e avrebbe voluto rassicurarla, ma non riusciva a nascondere le sue emozioni...e lei non lasciava lui più nessuna tregua. Voleva che provasse a parlare con quello che credeva essere il suo migliore amico: Donghyuck.

Avrebbe potuto farlo, perché ancora non lo aveva seriamente perso, ma la sua mente e il suo cuore erano in continuo contrasto. Insomma, Hyuckie ancora tentava di parlare...se prima era il suo cuore spezzato, la ragione dei suoi continui rifiuti, adesso era la gelosia che provava nei confronti di Mark, a renderlo restio nei suoi confronti.

<<Mandalo via>> si limitò a dire, coprendosi meglio con la coperta. Quel posto era il suo solo ed unico rifugio dal mondo, e non voleva sentirsi a disagio anche lì <<te l'ho già detto, mamma! Non voglio vedere Donghyuck, digli che deve smetterla!>> si lamentò, vivamente. Probabilmente era suonato un po' brusco, e quasi se ne dispiaceva, ma in quel momento non voleva che lei si intromettesse ancora una volta nella sua vita privata.

Immaginava che Donghyuck fosse preoccupato per lui, ma non gli importava. Finché non lo avrebbe perdonato,  o forse, nel peggiore dei casi, perso, non voleva proprio saperne di riaggiustare le cose con lui in via definitiva.

Necessitava di tempo e spazio, per rimettere la sua vita e i suoi desideri e priorità nel giusto ordine, ed era difficile con  Hyuckie che passava a trovarlo quasi tutti i giorni, e con Jaemin che puntualmente, non si lasciava vedere.

Ormai non sapeva più cosa fare, per fargli capire che voleva soltanto affrontare quel brutto periodo tra le coperte del suo letto, a piangere come uno stupido, lasciandosi abbattere da chili di cioccolato e litri di caffé, nel tentativo disperato di superarla.

Nonostante si fosse opposto, la porta si aprì comunque, senza il suo consenso.
Sentì la vecchia maniglia scricchiolare, come tutte le volte un cui veniva abbassata, e il solo suono di questa, bastò a Jaemin per fargli mettere su un'espressione corrucciata e accigliata.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora