È la prima volta che sono impaziente di andare a dormire da quando sono entrata in questa spirale di eventi.
Quindi dopo cena chiamo Karol la aggiorno sulle ultime novità, poi parliamo del più e del meno e di cosiddetti "discorsi da ragazze" che restano top secret. Salgo in camera e mi preparo per andare a letto.
L' ultima cosa che ricordo è di aver visto l'armadio di fronte a me, subito dopo: il buio.
Mi risveglio un'altra volta nella splendida stanza dell'altro sogno, ma stavolta ad attendermi c'è Erika che entusiasta mi accoglie:
-Ben addormentata!-
Mi dice ridendo.
-Prima di cominciare a spiegarti come migliorare le tue capacità nel mondo dei sogni, che ne dici di fare una visita nel castello?-
- Si Mi piacerebbe molto!-
Le rispondo entusiasta. Iniziamo a visitare la sala del banchetto, le cucine, i saloni... tutte stanze sono una più sfarzosa dell'altra, abbondano oro, legni massicci, tappezzerie vellutate, mobili che sembrano al pari di quelli delle corti ottocentesche.
-Prima di andare in biblioteca dove inizieremo il tuo allenamento dobbiamo passare per la sala da ballo che hai già visto.-
Mentre passiamo per il corridoio pieno di dipinti stavolta decido di chiederle informazioni sul quadro che la raffigura con la sua famiglia. Ci troviamo perfettamente davanti ad esso nel momento in cui le domando:
-Quella è la tua famiglia?-
La vedo molto scossa così aggiungo:
- Se non ne vuoi parlare fa niente...-
-No va bene il fatto è che quello era un periodo felice che mi ricorda come era la mia famiglia, prima dell'inizio del regno di Omifaso. Lui li ha resi suoi schiavi lasciando me e mio fratello sul trono. Stanco della situazione Jacob ha cercato di combattere da solo Omifaso nonostante io l'avessi pregato di non andare... infatti non è più tornato.-
- Mi dispiace Erika, molto.-
- Non Ti preoccupare prima o poi avrei dovuto dirtelo e ora che ci sei tu sono sicura che ci salverai!-
Mi sentivo in colpa per averle riportato alla mente spiacevoli ricordi, lei e tutti gli altri ripongono così tanta fiducia in me sarò in grado di non deluderli?
- Come hai fatto a sapere chi era quello con cui ho ballato l'altra sera e che si è trasformato in mostro?-
- Hai visto che non aveva la cicatrice vero? Beh io invece me lo sentivo non poteva essere Jacob, ma solo un seguace di Omifaso...-
Il percorso continua e raggiungiamo la biblioteca. Non avrei mai pensato di rimanere stupita da un sacco di libri, questi però non erano solo semplici libri su scaffali di legno, bensì libri volanti che si organizzano da soli e ognuno appena aperto mostra con immagini o ologrammi il suo contenuto. I banali scaffali sono sostituiti da colonne di marmo bianco che sembrano prolungarsi all'infinito verso l'alto.
-Qui non sono contenuti testi su tutti i campi del sapere ma solo sul mondo onirico, la sua storia e tutti i profili psicologici e i sogni di ogni persona del mondo. Per questo il nostro nemico se ne vuole impadronire.-
- Wow è troppo surreale non riesco a credere ai miei occhi!-
- Ora iniziamo devo dirti che dato che tu sei un umana puoi fare alcune cose che noi non possiamo e hai solo 6 giorni prima che sorga la luna piena e tu debba affrontare la battaglia finale. Innanzi di tutto, nel caso tu sia in pericolo puoi sempre contare su di noi se porti la collana che ti ho dato.-
- Ops non l'ho messa prima di dormire, scusami.-
- Va bene fa nulla vai nella mia stanza e prendi l'anello sulla scrivania funzionerà da sostituto.-
Stavo attraversando un altra volta la sala da ballo quando sento un inquietante musica classica echeggiare nella stanza. Inizio a correre per uscire, scivolo sul parquet, tento di rialzarmi, tuttavia non faccio in tempo perché dalle vetrate entra uno spaventoso rapace oscuro che mi cattura con i suoi artigli affilati che quasi mi lacerano la pelle, sento il rumore insopportabile che producono graffiando il legno. Urlo il più possibile cercando di svegliarmi o di chiamare aiuto, ma niente: il mostro mi porta via con sé.