20 - I have to tell you something

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Caleb è esasperato. Le voci che ha messo in giro su Mendes sono servite a qualcosa per due giorni, ma sono state dimenticate non appena è tornata Chloe a scuola. Tutti hanno avuto qualcosa di nuovo di cui parlare: perché fosse andata via, perché fosse tornata, dove fosse stata.

Quindi, Shawn Mendes è tornato ad essere amato e ben voluto da tutti. L'idolo della scuola.

In più, Caleb è a conoscenza del fatto che Camila è uscita con un altro ragazzo. In poco tempo, si è informato su di lui. Sa il suo nome e la scuola che frequenta. Ad ogni modo, adesso ha ben due minacce da estinguere se vuole conquistare Camila.

La sua innocente cotta per lei, si è trasformata pian piano in un ossessione e il rifiuto da parte della ragazza non ha fatto che peggiorare le cose.

Caleb arriva alla conclusione che non può togliere di mezzo tutti i ragazzi interessati a lei, ma che deve arrivare alla radice del problema. Ossia, Camila. È di lei che si deve occupare e l'avrebbe fatto presto.

E già ha un'idea di come fare.

***

Il week-end è terminato e un'altra settimana è iniziata. Manca poco a Febbraio e fa più freddo che mai.

Quel pomeriggio, dopo gli allenamenti, Camila ha invitato Shawn a cena. In fondo, l'ha promesso a sua nonna. E anche i suoi genitori ne sono felici. Sono tutti seduti al tavolo e parlano del più e del meno, quando Camila si alza per andare a prendere altro pane e il discorso prende una strana piega.

Il padre di Camila si guarda intorno, per assicurarsi che la figlia non stesse tornando.

"Tu conosci il ragazzo con cui sta uscendo?", domanda Ernesto a voce bassa.

Shawn quasi si strozza con l'acqua che stava bevendo. "Non credo di aver capito..."

Melissa dà un colpetto sul braccio del marito. "Che può saperne lui?"

Il marito rotea gli occhi, mentre la nonna di Camila fa la cosa migliore e si concentra a mangiare. "Lui sicuramente lo sa."

Poi l'uomo si rivolge a Shawn, sospirando. "Voglio solo sapere se è un bravo ragazzo, mi preoccupo per mia figlia. Non è strano."

Shawn annuisce, sforzandosi di piegare le labbra in un sorriso. "Sì, è un bravo ragazzo." Non la pensa così, ma non vuole interferire.

Melissa continua ad avere un'espressione contrariata. "Abbi un po' di fiducia in nostra figlia, per favore."

Neanche il tempo di terminare la frase, che Camila rientra nella stanza con una ciotola d'acciaio contenente il pane tagliato a fette. "Che mi sono persa?"

"Niente", si affretta a rispondere il padre. "Parlavamo di scuola."

In quel momento, la nonna di Camila sorride di sottecchi. Shawn decide di riempirsi la bocca di cibo, così da non poter essere interpellato almeno per qualche minuto. Camila riprende il suo posto vicino a lui.

"Cos'hai? Sei tutto rosso", chiede lei apprensiva.

"No, è che... fa caldo qui", mente lui facendo il gesto di sventolarsi con una mano, per dare enfasi alle sue parole.

Camila non sembra credergli, ma non replica neanche e lui ne è grato. La cena prosegue e i genitori di Camila –e la nonna- gli chiedono per lo più della sua famiglia, dell'hockey, della scuola e cose di questo genere.

Terminata la cena, lui si offre di dare una mano a sparecchiare, ma Melissa rifiuta dicendo che non ce n'è bisogno. Il ragazzo, però, insiste e quindi lo lasciano fare.

Alla fine della serata, Camila lo accompagna alla porta ed esce fuori con lui.

"Che fai?"

Lei scrolla le spalle. "Ti accompagno alla macchina."

Shawn ride. "Vuoi farmi da babysitter? Saresti una babysitter molto sexy."

Camila gli dà una gomitata, ma non riesce a trattenere una risata. "La mia famiglia ti adora. Vorrei fosse così anche con i ragazzi con cui esco."

"In che senso?"

"A mio padre non è mai piaciuto nessuno dei miei ex, ora che ci penso. È un po' iperprotettivo. Mi sorprende che mi lasci venire a casa tua", spiega lei avendo appena fatto caso a questa cosa.

L'unico ragazzo della sua vita che piace a suo padre è Shawn. E anche Zac, ma l'ha incontrato in poche occasioni. Gli sta simpatico perché è amico di Shawn, più che altro.

"Ma dai, è protettivo al punto giusto. Tutti i padri sono protettivi con le figlie", replica Shawn con un sorriso. "Si preoccupa per te."

Camila sembra riflettere per un po', poi la sua espressione cambia come se avesse appena realizzato qualcosa. "Avete parlato di me, quando non c'ero!", esclama sicura di avere ragione.

Shawn scuote la testa. "No!", mente in maniera ben poco convincente.

"Tu non sai mentire, Shawn. Rassegnati all'idea che non puoi nascondermi niente."

E invece, una cosa c'è che sta nascondendo molto bene.

"Ti sbagli", ribatte lui, fingendosi indignato.

Camila sorride divertita. "Sei un pessimo bugiardo, il peggiore che abbia mai visto."

"E tu...", Shawn cerca qualcosa con cui ribattere, puntandole un dito contro. "Tu sei..."

Camila attende un suo insulto scherzoso, con le braccia conserte e un sopracciglio alzato. "Sì...?"

Il ragazzo sospira, abbassando il dito e portando il braccio lungo il fianco. "Non lo so, ho finito gli insulti."

Lei scuote la testa, incredula. "Impossibile."

"È così", ribatte invece Shawn, con un'espressione sconsolata in volto.

Tutte le battutine e le prese in giro che caratterizzavano un lato della loro amicizia sono scomparse. Non riesce più a inventare nomignoli stupidi. Tutto quello che gli passa per la testa sono... complimenti. Cose carine da dirle.

"Devo dirti una cosa", annuncia poi lui dopo qualche istante di silenzio.

"Okay, ti ascolto."

Shawn si gratta il retro del collo, imbarazzato e agitato. Sente il cuore battergli all'impazzata e teme quasi che possa saltargli fuori dal petto. Prende un respiro profondo, prima di iniziare a parlare:

"Ecco, io... io vorrei che, che ci potesse essere qualcosa tra noi", farfuglia imbrogliando le parole per via dell'ansia. "In senso romantico, intendo."

Camila apre la bocca per rispondere qualcosa, ma lui inizia a esprimere i suoi pensieri così velocemente che le impedisce di farlo. Quando è agitato, parla a raffica.

"E lo so che non potrà mai succedere, perché siamo migliori amici e perché tu esci con Cameron adesso e sembri felice. Però, te l'ho detto perché credo che se non l'avessi fatto, un giorno me ne sarei pentito."

La ragazza prova a parlare ancora, ma lui la blocca.

"Lo so, è una cosa assurda. Ma volevo togliermi questo peso", borbotta Shawn prendendo le chiavi della sua auto dalla tasca e sbloccando le portiere.

"Shawn...", lo richiama Camila, vedendolo salire in macchina.

"A domani."

"Ma, io..." Neanche il tempo di pensare a cosa dirgli, che lui mette in moto e sfreccia via.

Se n'è andato, lasciandola sola e confusa sul marciapiede vicino casa sua.

The worst date ever [S.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora