Shindou stava litigando ormai da mezz'ora con Tsurugi; il motivo non lo sapeva neanche lui, ma era arrabbiato per quello che aveva provato col blu e doveva sfogarsi con qualcuno.
" Fammi capire bene, tu sei arrabbiato con me perché ti ho fatto godere? "
" ESATTAMENTE RAZZA DI IDIOTA CHE NON SEI ALTRO "
" Sei proprio eccitante quando sei arrabbiato "
Il moro iniziò a buttare il fumo fuori dalle orecchie; era assurdo che il più piccolo continuasse ad essere così insolente dopo quello che gli aveva fatto. Certo, Takuto era consapevole che Kyousuke non aveva tutta la colpa; ma ammettere di aver sbagliato... Bé, quello non poteva proprio farlo.
" Dai senpai, guarda che lo so che ti è piaciuto, non sono mica scemo " commentò con un sorrisetto
" STUPIDO IMPERTINENTE CHE NON SEI ALTRO!!! COME DIAMINE TI PERMETTI DI COMPORTARTI COSI' CON ME? PORTAMI RISPETTO!!! "
Tsurugi sospirò, sapeva che il moro non si sarebbe calmato presto, per cui si limitò ad avvicinarsi a lui velocemente e, cogliendolo di sorpresa, lo baciò a stampo.
" Bene, ora visto che ti sei calmato, ci vediamo quando avrò bisogno di un'altra dose. Bye Bye donnina "
Shindou era da solo nella stanza, ancora bloccato a guardare il punto dove fino a pochi minuti c'era Kyousuke.
Lentamente portò una mano sulle sue labbra, e sorrise al pensiero di quel gesto.
Baka...
Masaki si era addormentato su Kirino; le gambe attorno alla vita, le braccia sul petto del maggiore e la testa sull'incavo del collo.
Il rosa guardava il cielo, e dovette ammettere che era proprio bello, così blu e immenso. Ti faceva sentire piccolo e inutile.
Ranmaru sospirò sconsolato, quando era un bambino non avrebbe mai immaginato di vedere il suoi genitori morti sul pavimento, con un proiettile in testa e stretti gli uni agli altri.
Quando la famiglia Kirino avvertì la presenza dei cacciatori si affrettarono a nascondere il bambino di cinque anni nell'armadio, dimenticandosi stupidamente di chiudere l'anta del tutto.
Ranmaru era dentro il mobile socchiuso per far passare quel poco di luce in quella giornata tanto brutta.
Passarono i minuti e si udì uno sparo; il rosa sentì suo padre urlare disperato il nome della moglie prima che un secondo colpo colpì l'uomo alla testa.
Il piccolo non si ricordava per quanto tempo fosse rimasto nascosto; fatto sta che ad un certo punto aprì leggermente l'anta dell'armadio, scese le scale ad andò nel salotto.
I suoi genitori erano distesi sul pavimento inermi, con le mani congiunte e il viso contorto in un'espressione di puro terrore.
Il bambino si avvicinò lentamente a sua madre scuotendola delicatamente.
" Mamma.... "
Riservò lo stesso trattamento al padre
" Papà... "
Ranmaru non capiva cos'era successo, si guardava confuso attorno, prima di dirigersi verso il cellulare di sua madre che aveva iniziato a suonare ininterrottamente.
" TESORO! Ci hanno avvertito dei cacciatori, stiamo arrivando come- "
" Nonna "
" Ranmaru? "
" Mamma e papà sono sul pavimento, credo si siano addormentati; ma perché hanno del pomodoro sulla fronte? "
" Ran... " fece una pausa " La nonna sta arrivando, che ne dici di prepararle un bel bicchiere d'acqua? "
" Si nonnina "
Tempo due minuti e l'anziana entrò nella casa; si sforzò di non guardare il cadavere di sua figlia e si diresse in cucina dove trovò ad aspettarlo il nipote.
" Nonna, papà e mamma dormono ancora, ed io ho fame "
La donna sorrise e decise di portare il bambino fuori di lì.
Passano i giorni, e la donna decise di spiegarli dove fossero i suoi genitori: " Ranmaru, il tuo papà e la tua mamma sono dovuti andare via, ma non temere, ora stanno bene e sono al sicuro "
" Nonna, voglio andare da loro "
" Tranquillo, ci andrai prima o poi. "
L'anziana morì poche settimane dopo, a causa di un attacco cardiaco.
Il bambino fu affidato all'associazione di protezione dei vampiri e col tempo comprese tutto.
Ranmaru sospirò, ormai era al sicuro, aveva degli amici ed anche Kariya, eppure avrebbe dato tutto per rivedere la sua famiglia, anche solo per dire quanto gli volesse bene.
Voleva tanto essere sgridato per un brutto voto, avere qualcuno col quale fare coming out, qualcuno col quale litigare sapendo che avrebbe fatto pace nell'arco di una giornata.
Voleva avere una famiglia, non chiedeva altro.
Si riscosse dai suoi pensieri sentendo Masaki muoversi su di lui, percepì il respiro aumentare e capì che fra poco si sarebbe svegliato.
Il turchese era in una posizione troppo scomoda per i suoi gusti; per di più non capiva cosa cavolo stesse stringendo.
Aprì gli occhi color ambra lentamente, mettendo a fuoco solo dopo pochi secondi la divisa della scuola.
Alzò il viso per incontrare quello del ragazzo; i suoi occhi azzurri erano tristi e le labbra curvate in un sorriso falso. Avrebbe riconosciuto ovunque un'espressione del genere, era la stessa che aveva lui quando incontrò per la prima volta Midorikawa e Hiroto.
Si alzò dal corpo del ragazzo, gli afferrò la mano e, tirando, lo costrinse ad alzarsi.
Erano uno difronte all'altro, in un cortile ormai vuoto, visto che quasi nessuno si fermava oltre le ore scolastiche; il sole stava tramontando e il turchese si domandò stupidamente per quanto tempo fosse stato sulle gambe del ragazzo.
Le loro mani era unite, i loro corpi vicini, le loro teste appoggiate le une sulle altre, i loro respiri si fondevano, e per una volta Ranmaru trovò un po' di pace.
Kariya si avvicinò lentamente, alzandosi sulle punte e lo baciò, piano, dolcemente.
Le loro mani erano ancora unite quando i due si staccarono, il turchese si allontanò leggermente, annullando il poco di contatto che c'era tra di loro.
Erano a due metri di distanza, nessuno di loro aveva il coraggio di staccare lo sguardo, i loro cuori battevano all'unisono.
Masaki girò il volto e si allontanò sempre di più lentamente.
Kirino seguì la figura dell'altro finché non scomparve completamente e decise di dirigersi anche lui verso casa, ma prima lanciò uno sguardo alla panchina; quella stessa panchina che aveva accolto la sue disperazione e aveva assistito al crollo del muro di Kariya. Quella stessa panchina dove tutti i rancori furono abbassati e dove tutto il mondo grigio e nero di Ranmaru iniziò ad assumere una tonalità turchese
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Bite of a vampire // Kyoutaku Ranmasa
VampireNella notte di Halloween, i vampiri vanno a caccia della loro preda; e tra questi, c'era ovviamente Tsurugi Kyousuke; l'unico nobile a sangue puro rimasto nella sua famiglia, i cui poteri sono inimmaginabili; nel mondo delle tenebre è un po' come il...