«Zayno, non pensi che questa maglia sia favolosa? Cioè, guarda come mi ricade bene l’azzurro sul corpo!». Sara sbuffa dopo la decima volta che quel biondino, anche tinto male, dice al fidanzato con una striscia di uccellame (per intendersi, merda di piccione) sui capelli che adora una maglia azzurra trovata in qualche scaffale di quelli a saldo. «Ma che cazz…?!» bercia non appena sente una mano che la tira indietro. Per sua fortuna è Giulia che la tira da una parte con gli occhi sbarrati. «Voglio prendere una maglia ma quei tizi inglesi non si spostano. Potrei tirargli una Maremma maiala, vedrai che si tolgono» piagnucola, e piagnucola perché si era ripromessa di non usare il suo ‘dialetto toscano’ (se si può chiamare così, visto che non è proprio un dialetto) durante il viaggio a New York. Impresa quasi impossibile visto che la c le è impronunciabile. E quando dovrà ordinare una coca cola? Una hoha hola con la hannuccia horta horta, grazie. «Fallo, in nome dell’H&M, fallo» la sprona Sara. Lei, a differenza dell’amica, è dell’Emilia-Romagna, e anche lei si fa sentire. A Giulia piace l’accento di Sara, è figo. Anche sua nonna è di quelle parti. Piano piano, si avvicina e picchietta un dito sulla spalla del biondo. «TI TOGLI, MAREMMA SEGNALETIHA» urla non appena il ragazzo-checca si gira. Quest’ultimo le sorride e apre la bocca per parlare. «Excuse me?» dice con il suo palese accento inglese. «Schìusmi un par di zebedei, ora ti levi» sbotta mettendolo da una parte e frugando nelle magliette. Il biondo guarda il fidanzato con un sorriso preoccupato e quest’ultimo alza le spalle. «Ciao, io sono Liam e sono inglese, mi dispiace non capire lo spagnolo, ma mi piacerebbe conoscerti!» Le porge la mano che la ragazza rifiuta non ascoltandolo. «Sara! L’ho trovata! La maglia sexy per abbordare Zac Efron!» grida sventolando una maglia verso l’amica. Sara inizia a saltare appena sente il nome dell’attore e scansa il ragazzo con la cagata di piccione in testa per raggiungere la sua amica. «Ragazze, ci cagate un attimo? Il mio ragazzo vuole conoscervi» dice il moro con la striscia gialla in testa. Beh, lui di certo non ha problemi ad essere cagato dagli uccelli. Sara alza lo sguardo verso Liam e gli squadra i capelli. «Te in realtà non sei biondo» annuncia con la sua impeccabile pronuncia inglese. «No, però mi sta bene questo colore. Sai com’è andata? Che io non sapevo se la tinta era buona e quindi l’ho provata prima su Zayn» dice talmente veloce che a Sara scoppia la testa, ma subito arriva Giulia che gliela rimonta con lo scotch. «Chi cazzo è Zayn?» chiede quest’ultima con altre 20 maglie in braccio. «Lui.- Liam indica il moro con la cagata sui capelli- È il mio ragazzo. Spero che non siate omofobe!»
«Macché, mio cugino è gay» confessa Giulia muovendo la mano e cercando di non buttare i vestiti per terra. «Chi, Duccio? Ma non ha la ragazza?» chiede Sara grattandosi la testa. «No, il cugino Gianfranchino. Quello che abita in Ohio che ho deciso di non andare a trovare»
«Non mi hai mai parlato del cugino Gianfranchino. Pensavo di conoscerli tutti i tuoi cugini»
«Ho parecchi parenti, sai com’è.» Detto questo, Giulia si dilegua con i vestiti in un camerino. Sara la segue con lo sguardo e quasi le cade la bava dalla bocca appena vede penzolare una maglia assolutamente fashion e che le starebbe da Dio. Tanto sa che Giulia gliela presterà. «Che cosa avete detto?» chiede Liam con il solito sorriso sornione che sembra avere sempre stampato in faccia. Che si sia messo in una stampante con l’intento di stamparsi un sorriso permanente? Magari ce l’ha forzato Zayn cercando di commettere un attacco terroristico; beh, se ci ha provato, non ci è riuscito, perché a parte i capelli gialli, Liam è una creatura così adorabile, sul serio, è un peccato che sia gay. «Uhm, discorsi fra sorelle» spiega muovendo la mano e scuotendo la testa. Liam allarga ancora di più la bocca in una risatina. Sara si guarda intorno convinta che ci sia qualcosa di divertente che si è persa, forse un pavone incastrato in un water rosa a pois gialli. «Cosa c’è?» chiede infastidita e aggrottando leggermente le sopracciglia. Se Giulia non fosse in camerino le alzerebbe le sopracciglia dicendole “No, cara, ti vengono le rughe e poi addio a Taylor Lautner”. «Ridevo perché non sembrate sorelle. Non vi assomigliate per niente!» ride mentre Zayn si fa un selfie con tanto di labbra arricciate ed espressione a cane bastonato. «Cosa vorresti insinuare?» Sara muove l’indice come una ragazza afro-americana contro Liam, si sente Raven in questo momento. «Intendo che siete completamente diverse! Cioè, lei è una batussa piatta e te sei una nana tettona! Siete buffe!» grida accasciandosi a terra dal ridere. Non ha tutti i torti, ma unendo la forza diventano una ragazza perfetta, alta e con le tettone. Purtroppo, nonostante girino insieme, nessuno sembra notare questo particolare. «Ehi, Sara, ho pensato che questa maglia sarebbe perfetta per te e così… Ma cosa?!» Giulia non fa in tempo a finire la frase che si ritrova in terra con qualcosa attaccato alla gamba che la trascina per tutto il negozio. Inutile dire che quell’H&M è più grossa di quella di Firenze e ha 7 piani tipo Hamley’s. «MADRE! È LEI! SAPEVO CHE IERI NON DOVEVO GUARDARE SCARY MOVIE 5!» urla Giulia mentre sbatte la testa fra i mobili. Sara urla e Liam le salta in braccio dalla paura, mentre Zayn continua a farsi dei selfie con la descrizione su Instagram “#insiemeamadre #xDxD #f4f #l4l #c4c” eccetera. Nessuna buon anima arriva in soccorso a Giulia quando viene chiusa in camerino e le appare davanti proprio Madre. «Senti, lo so che ti spavento, ma è proprio di questo che ti voglio parlare. Ho bisogno di una crema idratante e qualche abito nuovo, cosa mi consigli?» chiede Madre mentre Giulia passa da un’espressione spaventata ad una confusa, fino ad avere un grande sorriso sulla faccia. «Ti sei rivolta alla persona giusta, Madre. Vieni, prendiamo qualche vestito che non sia nero, poi andiamo in profumeria a comprarti la Nivea.» Giulia le porge il braccio che Madre accetta, infatti escono dal camerino a braccetto. Sara le guarda spuntare dai camerini che ridono e chiacchierano allegramente verso uno scaffale. Ah, non importa, si farà spiegare tutto dopo. Ha solo una domanda, dove diamine ha messo Giulia tutti gli abiti che aveva in mano?
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Gianfranchino has a cake to bake
HumorGiulia ha vinto due biglietti per un viaggio a New York e, dopo mezz’ora di pianto isterico per convincere i suoi genitori, invita la sua amica Sara ad andare insieme a lei. Solo dopo essere partite si accorgono che dovevano ancora prenotare l’hotel...