Un po' di dolcezza amara

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Di cosa posso parlare?
Della dolcezza? Mh..troppo scontato.
Della scuola, dato che in questi giorni è il tema principale dei giovani?No.

Vi dico solo che una volta conoscevo un principe. Era bellissimo. Ma non il classico standard di principe, ovvero biondo occhi azzurri. Era dolce, dolcissimo. Si innamorava facilmente, di qualsiasi cosa, da un albero ad una cosa scontata che per noi può sembrare così  ma per lui era qualcosa di stupendo: il sorriso. A lui piaceva quando la gente sorrideva, vedeva quel sorriso come suo e sorrideva per ricambiare. Lo riteneva il gesto più bello che una persona possa condividere con gli altri. Condividi una gioia, una risata, un emozione e l'emozione è la cosa più bella che un essere umano possa trasmettere, proprio attraverso il sorriso. Peccato che quella persona, una volta che si accorgeva della sua presenza, smetteva di sorridere per passare ad una smorfia e rideva indicandolo poi subito dopo, una schiera di persone si univa attorno ma non a difendere il poveretto ma a deprimerlo. Una sorta di bullismo.

Ma non è la classica storia, quella che finisce con "e vissero tutti felici e contenti".

Lo ricordo a ricreazione quando passava per i corridoi cercando di relazionare con qualcuno. Aveva i capelli di un blu intenso, quasi azzurro quando era alla luce del sole. Gli occhi variavano dal verde all'azzurro, altre volte sembravano anche gialli. Aveva un'altezza media ma, a quanto pare, agli altri non andava bene perché non facevano altro se non ridere di lui. È sempre così il mondo, con quel sorrisetto sulla bocca pronto a prenderti in giro perché deve, ma che dico?, vuole seguire uno schema di persone che saranno anche di bell'aspetto, ma sotto sono lupi pronti a divorare e a distruggere qualsiasi cosa gli capita davanti. Poi invece c'è chi è fuori dagli schemi ma non gli interessa più di tanto e per questo, ne paga il prezzo. Perché non era uguale agli altri, perché non segue gli schemi dei suoi coetanei, perché preferisce essere e sentirsi libero da tutti e dal mondo.

Io vedevo qualcosa in lui, forse gli altri no. Allora un giorno, mentre lo prendevano in giro, decisi di mettermi tra la gente che lo criticava, per capire cosa vedevano di strano, cosa per loro non andava bene. Era fantastico in qualsiasi cosa facesse, ma era abbastanza timido.

Non si apriva a tutti e quindi non tutti lo sapevano. Cosa? Bhe come ve lo posso spiegare?!....diciamo che aveva un dono: riusciva ad aiutare le persone come nessuno riusciva a fare, lo ha fatto anche con me, ma questa è un'altra storia. Lì sentivo mentre dicevano":che brutto! Ma lo avete visto che naso che ha?!:"
Aveva il classico naso leggermente schiacciato sulla punta ma niente di importante, ma per gli altri era una vergogna. Lo facevano sempre, lo guardavano ridevano, aspettavano che se ne andasse in lacrime e poi spettegolavano il fatto che lui se ne fosse andato piangendo.

Dei veri stronzi!

Non ha un bel naso?! Ma voi vi siete visti?! Che a furia di criticare gli altri quando vi guardate alle specchio vi criticate da soli e nemmeno ve ne accorgete. Stolti! Perché perdete in quella persona, chiusa, con quegli occhi bassi ma con il pensiero altrove, un tesoro che non aspetta altro se non essere scoperto, essere tirato fuori.

Perché per loro avere il naso perfetto era proprio quella cosa che lo rendeva migliore.

Una volta lo trovai in bagno che piangeva, io guardandolo feci una cosa sola, proprio quella cosa che può distruggere ogni specie di mostro, da quello sotto il letto a quello dei nostri caratteri: l'ho abbracciato. Sentivo il suo il suo cuore battere insieme al mio, il suo respiro tornare normale e tutto sembrava più colorato. Un "grazie" uscì dalle sue labbra.

Awane~un po' di dolcezza amaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora