Dopo una buona mezz'ora di viaggio, l'autista del camion abbassa il volume della radio. Le ultime note di una canzone rock che il giovane passeggero non conosce sbiadiscono, ridotte ad un flebile sottofondo.
"Allora, ragazzo, come ti chiami?""Thomas... -risponde quello ridestandosi dai suoi pensieri.- E Lei, signore?"
"Signore? -L'uomo scoppia in una fragorosa risata. -Ragazzo, mi hai guardato bene? Non c'è proprio bisogno di chiamarmi signore: io sono Big Joe e basta, niente titoli fuori luogo."
"Solo Big Joe?" ripete il ragazzo.
"Esatto. Una volta mi chiamavano Joey, -aggiunge l'omone- ma questo accadeva una sessantina di chili fa."
Thomas non può trattenere un sorriso.
"Non ti chiederò da dove vieni, Thomas, ma mi interessa sapere dove stai andando."
La voce dentro la testa del semidio gli dice di non fidarsi. "Sto andando dalla mia ragazza." Non è una bugia.
"Bello. -annuisce Big Joe- E dove di preciso?"
"New York" risponde Tom senza ben capire da dove sia arrivato il comando alle sue corde vocali. Che Hela abbia nuovamente preso il controllo per un istante?
"Oggi è il tuo giorno fortunato. La Grande Mela è sul mio tragitto. Ci devo arrivare giusto giusto per domani."
"Grandioso." annuisce Thomas senza dare davvero l'idea di esserne felice.
New York? Perché mi hai fatto dire New York?
Perché è lì che stiamo andando.
Ma...
NON. OSARE. REPLICARE. So cosa sto facendo. Ed ora, di grazia, evita di spifferare tutto al tuo nuovo migliore amico.
Non mi sembra pericoloso. Ed è sincero... Sarà grande e grosso, ma ho la netta sensazione che sia un gigante buono.
Non ci conterei troppo, cucciolo, non si sa mai. Di questi tempi è possibile tutto e il contrario di tutto.
Thomas appoggia la testa al vetro del finestrino e chiude gli occhi, fingendo di dormire. Big Joe regola nuovamente la radio ad un volume che renda giustizia al genere musicale della stazione selezionata.
Ho una specie di sesto senso per le bugie e Big Joe non me ne sta dicendo.
Ascoltami, passerotto, -Hela sembra quasi alterata- TU non hai la minima idea della portata del tuo effettivo potenziale. Ciò che insisti a chiamare sesto senso è un potere bell'e buono, ma tu non sai ancora controllarlo. E il tuo atteggiamento non aiuta di certo.
Qual atteggiamento? chiede stizzito il ragazzo trattenendosi dal balzare in piedi e gridare la domanda. In momenti come quello rimpiange il fatto di poter solo sentire la voce e di non poter avere un'effettiva conversazione a tu per tu.
Esattamente ciò di cui stavo parlando. Ti lasci trasportare dalle emozioni. Ed esse possono travisare la percezione della verità.
Che intendi?
Semplice. Se un perfetto estraneo arrivasse a dirti che la tua cara mammina è una pericolosissima assassina ricercata a livello internazionale, sono sicura che negheresti questa accusa ancora prima di vedere se l'individuo che ti sta parlando ha delle prove o meno.
Ovviamente! Mia mamma è una brava persona!
Come volevasi dimostrare. E immagino che in una situazione del genere saresti pronto a denigrare qualsiasi prova ti portassero, anche la più eclatante. "Mamma è una brava persona... - per un istante il tono della sua celestiale sorellastra pare canzonatorio, quasi che la dea gli stia facendo il verso- Non è lei, ma qualcuno che le somiglia" e via dicendo. Comprendere se chi ti parla è sincero o meno è un'arte sottile e complessa, molto più dell'arte del mentire. Molto più di qualsiasi magia, dopotutto la magia non è altro che la realizzazione di una menzogna, non trovi?
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Nuovi Mondi - Ritorno A Midgard
Fiksi PenggemarSeguito di "Nuovi Mondi" (Ambientato dopo Thor - Ragnarok e Spiderman - Homecoming) La descrizione che seguirà contiene spoiler sul primo libro: siate svegli. Fuggiti per poco all'attacco di Hela ad Asgard, Bianca e Thomas tornano su Midgard, sulla...