«Perché cazzo sei qui?» Nila lanciò il suo borsone sulla tavola di Taehyung, facendo tra l'altro cadere un bicchiere di plastica pieno di acqua sporca di tempera, che macchiò il pavimento ovviamente. La corvina si rifugiò sul divano, evitando un contatto con le iridi di Taehyung, perché lui avrebbe capito che lei era sul ciglio della pazzia. Le sue dita presto si infilarono tra i capelli, tirandoli leggermente, come se il pizzicore potesse svegliarla. Il piede destro, coperto da una sneaker logora, batteva furiosamente sul pavimento. Quanti minuti, quanti secondi mancavano dallo scoppio?
Era al sicuro adesso, non aveva lo sguardo dei suoi compagni di corso puntato addosso, era nell'appartamento di Kim Taehyung. Non vi era nessuno a giudicare il suo errore con un ghigno, ma soprattutto non vi era Jimin e quel suo sorrisetto compiaciuto che aveva fatto tremare Nila dalla rabbia. Cosa poteva fare? Non aveva nemmeno più il controllo del suo corpo, ma soprattutto come aveva fatto a sbagliare? Perché non andava mai bene nulla?
«Nila»
La voce profonda di Taehyung le passò sopra la pelle, senza provocare alcuna reazione in lei. I suoi occhi erano rossi, colpa della fottuta marijuana che avrebbe dovuto calmarla ma che invece aveva solo amplificato le sue ansie. Era come se si trovasse in una bolla, isolata dal mondo, in cui vi erano lei ed i suoi pensieri. Sostanzialmente non capiva più nulla, era un continuo respirare velocemente, nel tentativo di sopravvivere ai pensieri che le vorticavano nella mente.
Alzò lo sguardo solo quando Taehyung, in ginocchio davanti a lei, le afferrò le braccia. I suoi occhi scuri la fissarono, con il tentativo di tranquillizzarla, peccato che Nila non fosse in grado di tollerare nemmeno un contatto visivo con lui. Rilasciò l'ennesimo respiro, poi presto le lacrime scesero rapidamente, con esse pure i singhiozzi che aveva trattenuto fino a quel momento. Le braccia dell'artista presto avvolsero lei, il suo corpo e la sua anima fragile.
Le era mancato. Le era mancato il tocco di Kim Taehyung, invano aveva cercato di usare come rimpiazzo la sagace e sensuale Somin, ma la ragazza non avrebbe mai saputo darle ciò che Taehyung le donava invece. Somin non era simile a Nila, e per questo non avrebbero mai avuto un rapporto decente, con sommo dispiacere della castana che era infatuata. A Nila non importò il fatto di star sporcando la camicia di raso rosso dell'artista, e non diede nemmeno peso alla stretta vigorosa del più grande sul suo fianco; quale volesse farle capire che fosse l'unica persona da cui Nila si sarebbe sempre recata nel momento della più buia sofferenza. Ed era esattamente così. Kim Taehyung era la sua isola felice nel pieno del male. Al diavolo Jeon Jeongguk ed il fatto che le avesse detto che fosse sola, lei non lo era, anzi aveva il sostegno della persona a cui lo stesso Jeongguk aspirava. Era felice, almeno di questo.
Alzò lo sguardo, sperando di non fare fronte al suo cielo nero, composto da preoccupazioni che avevano una portata apocalittica ai suoi occhi. Incontrò invece gli occhi malinconici del castano, il quale posò le sue labbra sulla sua fronte, in un contatto che era molto più intimo di qualsiasi altro tocco che le avesse donato. E Nila sussultò, sussultò a causa della sorpresa e dall'impotenza. Lei avrebbe mai potuto dimostrare il suo affetto? Perché era così? Era un mostro schifoso, ma solo adesso si stava chiedendo se era ciò che desiderava. «Non preoccuparti, mia piccola bambola, io ti proteggerò, anche se mi potresti ripudiare da un momento all'altro» Sembrava una promessa d'amore, tuttavia Nila sapeva che Taehyung le stesse dicendo solamente che lui non se ne sarebbe mai andato. Era raro. «Sono una persona debole, un mostro debole. È una barzelletta, non trovi?»
«Nila la debolezza è umana, oltre che il nostro più grande punto di forza, è illogico ma è così. Solo perché noi ci sentiamo, e siamo, deboli riusciamo a trovare il coraggio di alzare la testa. Perché non provi a guardare le situazioni da una prospettiva più ampia?»
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𝐃𝐀𝐍𝐙𝐀𝐌𝐈 𝐋'𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 || 𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛
FanfictionIɴ ᴄᴜɪ ᴜɴᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ ɴᴏɴ ʀɪᴇsᴄᴇ ᴀ ғᴀʀᴇ ᴍᴇɴᴏ ᴅɪ ɪɴᴠɪᴅɪᴀʀᴇ ᴜɴᴏ ᴅᴇɪ ʙᴀʟʟᴇʀɪɴɪ ᴘɪᴜ̀ ᴘʀᴏᴍᴇᴛᴛᴇɴᴛɪ ᴅᴇʟʟᴀ sᴜᴀ sᴛᴇssᴀ ᴀᴄᴄᴀᴅᴇᴍɪᴀ. Uɴᴀ sᴛᴏʀɪᴀ sᴜʟʟᴇ ɴᴏᴛᴇ ᴅɪ Tᴄʜᴀɪᴋᴏᴠsᴋʏ ᴇ ᴅɪ "Bʟᴀᴄᴋ Oʀ Wʜɪᴛᴇ" Het-Slash Smut ©gukkie_bts