19 marzo 2015 (15 anni, 8 mesi)

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Saggio breve: La grande opera dell'amicizia

L'amico è quella persona speciale che sa tutto di te, non ti giudica, ti vuole bene per come sei e accetta persino i tuoi difetti più fastidiosi. E' quella persona che ti sta accanto nei momenti bui: quando sei triste, quando hai bisogno di un abbraccio o quando sei malato: Giovanni Verga, nella sua novella "Rosso Malpelo", ci dà un chiaro esempio di come due ragazzi possano ritrovarsi in una situazione di difficoltà come una cava di sabbia pericolante in Sicilia, e di come, quando un amico è sofferente, l'altro lo conforta e cerca di aiutarlo come può.
"Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad avere la febbre tutti i giorni. [...] Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto."*
Anche il padre della lingua italiana, Dante Alighieri, ci presenta un'aspetto molto importante dell'amicizia: il desiderare insieme di viaggiare, sognando mondi magici, vascelli incantati e splendide fanciulle. La complicità dei tre giovani stilnovisti si vede da queste poche ma significative righe, che ci permettono di entrare in un universo parallelo in compagnia del poeta.
Tutti sanno che, ovviamente, l'amicizia non esiste solo tra due esseri umani: altrimenti, da dove deriverebbe la frase "il cane è il miglior amico dell'uomo"?
Proprio di questo tipo di legame parla Antoine de Saint-Exupery, nel suo meraviglioso libro "Il piccolo principe": il protagonista, oltre a fare amicizia con l'aviatore - narratore, addomestica una volpe e si prende cura della "sua rosa". Il piccolo canide non ha amici, ed è convinto che se il bambino la addomesticasse, sarebbe molto più felice, perchè: "Il grano per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. [...] Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano". ** Poi, si sa, il giovane dovrà tornare a casa e lasciare lì il suo piccolo amico: egli ne soffrirà, ma, dice, almeno gli è rimasto il colore del grano.
Un altro autore che ha trattato il tema dell'amicizia nella sua opera è stato Alessadro Manzoni che, nel trentatreesimo capitolo del suo romanzo "I Promessi Sposi" racconta di due amici (Renzo e un suo amico d'infanzia) che si reincontrano dopo la peste, rallegrandosi di essere ancora tutti e due vivi e vegeti e raccontandosi le rispettive peripezie. Confidarsi con un amico, si sa, aiuta.
Dopotutto, un famoso proverbio cita: "un vero amico è come il mare: ritorna sempre"

*G. Verga, "Rosso Malpelo" in "Vita dei campi", 1880
** A. de Saint-Exupery, "Il piccolo principe", 1943

Appunti:

- Nel primo paragrafo ho inserito i due punti per due volte di fila, credo che sia un errore di stile e adesso lo correggerei.
- Nel terzo paragrafo: "poche ma significative righe", mi riferisco a un' opera giovanile di Dante contenuta ne "Le Rime": "Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io".
- "Il piccolo principe" è al momento nel mio "Olimpo personale" in fatto di libri: lo leggo sin da quando ho imparato a leggere
- Nel quarto paragrafo ho scritto ", ed" e non  credo sia giusto.
- A parte alcuni errori di punteggiatura e un lessico "giovanile", trovo questo mio primo saggio breve fatto discretamente bene.

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