Love at first sight

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SABATO SERA. In una squallida discoteca di una piccola città chiamata Rosolina, Elena si stava annoiando. Ma come annoiando? Si chiederà chi sta leggendo, si si stava annoiando perchè quelle oche delle sue compagne di classe che l'avevano invitata a passare il sabato sera in discoteca avevano rimorchiato dei tipi e l'avevano lasciata sola.

Così uscì per prendere una boccata d'aria e lo vide.

Era bellissimo nei suoi skinny neri, la maglietta dei Nirvana e i capelli biondi tirati su da un po' di gel. E aveva un paio di occhi color oceano in cui ti ci potevi perdere per sempre. Lei si allontanò dal ragazzo e dai suoi 3 amici perchè si sentiva troppo poco, troppo diversa, troppo insicura anche solo per scambiare una parola con dei ragazzi carini.

Si sedette sulla panchina che era sul ciglio della strada e tirò fuori il telefono per chiamare sua mamma perche venisse a prenderla ma, dopo 3/4 chiamate senza risposta capì che probabilmente era addormentata (anche perchè era l'una di notte). Doveva rincasare con le sue compagne ma non sapeva per quanto ancora dovesse aspettare le oche che uscissero e lei non aveva nessuna voglia di rimettere piede in quel buco che puzzava di erba e alcol.

Così si sedette meglio, appoggiando la schiena allo schienale della panchina e sospirando pensando a come potesse tornare a casa senza andare a piedi perchè casa sua era un po' lontana e di camminare con i tacchi non ne aveva proprio voglia. Un rombo di una moto la fece risvegliare dai suoi pensieri e si girò per vedere la fonte del rumore: era il biondino con gli occhi azzurri e i suoi amici che stavano accendendo le loro moto e stavano facendo rombare i motori. Elena si ritrovò a fissare il biondo e annotò mentalmente ogni dettaglio che a prima vista le era sfuggito come ad esempio il piercing che adornava le sue labbra, o la lunghezza delle sue gambe oppure ancora il suo sorriso che avrebbe potuto illuminare l'intera città. Il ragazzo la vide e la salutò mentre lei arrossiva e chinava la testa per non farlo notare. Lei non si faceva mai beccare quando guardava la gente ma con lui era tutt'altra cosa: c'era qualcosa che non sapeva spiegare ma non riusciva a togliere gli occhi di dosso al ragazzo, come se lo sguardo della mora fosse incatenato sulla figura del biondo e la stesse trascinando sempre più giù, verso l'oblio.

Il biondo urlò "ehi bellissima" ed Elena si guardò intorno per vedere se ci fossero altre ragazze ma fuori a quell'ora c'era solo lei, quindi si girò verso il ragazzo che si era avvicinato con la moto verso la mora e le disse "ti ho notata prima e volevo chiederti se hai bisogno di un passaggio per tornare a casa."

Elena quasi non ci credette, pensò di essere in un sogno in cui finalmente lei era al centro e gli altri la stavano ad ascoltare mentre di solito era il contrario. Però questo non era un sogno e per questo quasi non si punzecchiò il braccio.

"Si veramente avrei bisogno di un passaggio visto che le mie amiche mi hanno abbandonato.." disse con aria triste mentre alzava lo sguardo e incontrava quello azzurro del biondo. Azzurro contro azzurro. Oceano contro cielo. Una mescolanza di colori che per Elena era fantastica.

La ragazza disse la via in cui stava e il ragazzo le sorrise "bene, anche io vivo in quella via".

Elena sorrise di rimando e si alzò per andare verso la moto e quando lui salì in sella, lei salì dietro e si aggrappò sul bordo della sella. Il biondo le prese delicatamente le mani e le mise sulla sua vita e le sussurró "tieniti forte, non voglio che tu ti faccia male."

Non si era mai sentita così apprezzata in vita sua, e la cosa che le sembrava strana era che uno sconosciuto la facesse sentire impotrtante, proprio quande nemmeno le sue amiche la facevano sentire cosi. Sembrava che si conoscessero da sempre, lei e il ragazzo, mentre in realtà non conosceva nemmeno il suo nome ma di questo non se ne curava. Voleva concentrarsi sul profumo del biondino, un misto tra bagnoschiuma e nicotina, visto che prima uno dei tre con cui era insieme gli stava fumando addosso. Si strinse ancora più a lui quando partirono e sentì l'aria fredda contro il suo corpo scoperto mentre accelleravano verso la strada di casa. Posò la testa sulla schiena del biondino mentre si perdeva nei suoi pensieri, ancora una volta quella notte.

Si risvegliò dai suoi pensieri quando intravide casa sua dietro l'angolo e per avvisare il ragazzo urlò sopra il rumore del motore e il ragazzo si fermò poco prima della casa della mora. Quindi scese e si tirò giù il bordo del vestito che indossava, visto che con il giro in moto si era alzato. Il ragazzo la stava guardando come per cogliere ogni singolo dettaglio di com'era ma lei con voleva crederci: nessuno la guardava se non per cogliere i difetti o per lanciarle occhiate futili. Invece lui la guardava come se fosse un angelo caduto dal paradiso, una stella cadente, il diamante più prezioso sul pianeta. E forse lo era ma lei non lo sapeva.

"Ehm grazie per il passaggio" disse per rompere il ghiaccio la mora mentre lui la stava ancora fissando.

"Di nulla" le rispose il biondo e aggiunse "non te l'ho ancora chiesto ma come ti chiami?"

"Elena e tu?"

"Luke"

"Ok grazie mille Luke ora devo proprio andare" disse a malincuore. Le piaceva la compagnia di quela ragazzo anche se non avevano parlato molto. Mentre si incamminò verso la porta di casa sua si sentì tirare per il polso all'indietro, quindi si girò e si trovo il viso di Luke a pochi centimetri dal suo. Era pietrificata quando il ragazzo le lasciò un dolce bacio sulla guancia.

"Buonanotte Elena." le sussurrò in un modo che le fece venire i brividi alla schiena.

"Notte Luke" farfugliò lei mentre il ragazzo si allontanava verso la moto. Lo guardò fisso quando stava salendo sulla sella e mettendo in moto.

Si rese conto che quello era solo l'inizio di qualcosa più grande di lei e che quel ragazzo l'avrebbe fatta sentire come nessun altro tra 7 miliardi di persone perchè lui era l'unico a completarla. Come due pezzi di un puzzle che si completano e non possono essere incastrati con altri pezzi. Loro erano unici nelle loro imperfezioni.

SPAZIO PER ME

Eccomi qui a rompere ancora su Wattpad, ma questa volta è per scrivere una ship tra Luke Hemmings (se non si fosse ancora capito dal titolo) e una ragazza del #teami4dellaforesta che a mio avviso è asdfgh. Questa ragazza di cui ho scritto la ship mi è stata accanto sempre e per me è un angelo, forse è il mio angelo custode.

Questa ragazza si chiama Elena e qui su wattpad è @vivodei5sos quindi seguitela e leggete le sue storie.

Scusate se non aggiorno più from rome to melbourne ma davvero tra la scuola, matematica, economia, twitter e i miei scleri davvero non ce la faccio .

Grazie mille per aver letto questa storia. È davvero importante per me ❤. Adesso mi dileguo.

Ciao e buon halloween

Ah e Alaska ti voglio bene, non scordartelo mai .

Giuls xx

Love at first sight - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora