You.

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Sunday, 30 september 1980.

La brunetta aprii gli occhi mostrando al mondo i suoi bellissimi occhi smeraldo. Il freddo iniziò a farsi sentire, da farle ghiacciare le ossa del corpo.
Come ogni altro desiderava stare sotto le coperte a godersi quel caldo miracoloso, ma purtroppo quando arriva settembre non arriva solo il freddo ma anche la scuola, che iniziò pochi giorni fa. Si alzò dal letto, alzando il pugno destro,
strofinandosi l'occhio sinistro. Infilò le pantofole ai piedi, si avvicinò alla poltroncina vicino alla scrivania, infilando la sua vestaglia da notte rosa di seta. Andò in bagno, si sciacquò il viso, per poi andare nella camera accanto, avvicinandosi al letto della povera madre, gravemente malata. Si appoggiò con le ginocchia a terra, togliendo la pezza dalla fronte della madre, ribagnandola dentro la bagnarola, per poi riappoggiarla delicatamente sulla fronte della madre. Gli diede un bacio, per poi uscire dalla camera della madre, socchiudendo la porta. Aumentò il passo, correndo nella camera di Ava, la sua sorellina più piccola. Si avvicinò scuotendola dolcemente. "Ava...è tardi, svegliati su!" Sussurò lei, sorridendo, accarezzandole dolcemente la guancia rosea. Ava aprì dolcemente gli occhi, sbadigliando, e guardando la sorella. "Millie..." Pronunciò il nome della brunetta. "Mi sento bagnata, temo di essermi fatta la pipì addosso un'altra volta, scusa!" Disse la bambina con la sua voce adorabile. "Non preoccuparti" Disse Millie, facendola alzare, togliendole sia il pantalone del pigiama che le mutande, guardando la sorella. Le sue orecchie sentivano l'acqua della doccia aperta, cosa che le fece capire che Paige, la sorella maggiore, era già sveglia. "Vai da Paige e dille di lavarti, va bene?" Disse, togliendole anche la maglia del pigiama, mentre la sorella correva verso il bagno. Millie andò, alla fine, verso la camera del fratello maggiore Charlie. Aprii di botto la porta, non trovando il fratello a letto. Sbuffo, per poi scendere le scale e andare verso il magazzino mettendo il pigiamino della sorellina dentro la lavatrice per pulirlo, azionandola. Salì le scale, arrivando verso il salotto, per poi richiudere la porta e correre verso la cucina. Stava per mettersi ai fornelli, ma si bloccò trovando il fratello impegnato a cuocere delle uova. "Charlie?" Sgranò gli occhi. "Cosa stai..." Ma il fratello Charlie la bloccò. "Buongiorno Millie, sto cucinando, susu vai in camera a preparati, siamo in estremo ritardo." Disse, mettendo le uova nel piatto, spegnendo il gas, per poi poggiare i piatti sul tavolo della cucina. Millie sorrise. "Millie..." Sorrise Charlie, avvicinandosi a lei. "Andrà tutto bene, fidati di me." La abbracciò forte. Millie ricambiò l'abbraccio, per la prima volta dopo tanto tempo non si sentiva per niente sola. La sua famiglia era accanto a lei, non proprio tutta. Ma lei sapeva che avrebbe salvato sua madre. Si sciolse dall'abbraccio così il fratello Charlie continuò a preparare la colazione, prendendo uno dei bicchieri di cristallo, prendendo del cartone di latte, versandolo bevendolo. Millie, trovò il tempo, di farsi una doccia, dato che come ogni mattina la sorella Paige si occupava della sorella Ava. Uscita dalla doccia corse in camera, preparandosi, indossando una camicia bianca di flanella, dei jeans neri, indossò le sue amate sneakers e il suo giubbotto di jeans blu. Prese il suo cerchietto nero, indossandolo, si spruzzò del profumo, per poi truccarsi, né troppo poco né troppo assai. Indossò la sua collana preferita, con un solo ciondolo con una stella. Prese la sua cartella scolastica. Una borsetta color legno, poggiandola sul sua spalla per poi scendere le scale. Andò a fare colazione. Si sedette al tavolo, insieme a tutti i suoi fratelli. Per un attimo le sembrava che qualcosa stesse cambiando ma si sbagliava. Un profondo silenzio era calato nella stanza. Si sentivano solo i rumori del cibo che veniva sgranocchiato. Una volta che i fratelli Brown finirono di fare colazione, Charlie diede alle tre sorelline la colazione, per poi rimboccarsi le maniche iniziando a lavare i piatti. Paige prese le chiavi della sua Mustang Bullitt. Le tre sorelle uscirono di casa, avvicinandosi all'auto. Sfrecciando per prima cosa verso la scuola di Millie, che scese dall'auto più silenziosa delle altre mattine. Sbuffò, entrando a scuola. Il corridoio era pieno di studenti. Di ogni tipo. Persone popolari, i pop, i simpatici, gli antipatici, gli strani, i punk, i ragazzi belli, le solite galline, e poi lei: Millie Bobby Brown l'angelo che sta sempre per i fatti suoi. Si avvicinò al suo armadietto. Mise il suo codice segreto 353. Lo aprì e prese il suo libro di letteratura. Una mano si poggiò sulla sua schiena, Millie sobbalzò impaurita, ma si tranquillizzò, vedendo la chioma dei capelli biondo platico di Lilia Buckingham, la sua migliore amica. "Lilia..." Sussurò Millie, poggiandosi la mano destra al petto. "Mi hai spaventata." Sorrise, cercando di tranquillizzarsi. "Scusami Millie." Sorrise Lilia, abbracciandola. "Tranquilla" Disse Millie, richiudendo l'armadietto, alzandosi ancora di più la cartella sulla spalla. "Allora? Novità?" Sorrise Millie. "Forse dovrei farti io questo domanda." Disse Lilia, Millie la guardò interrogativamente. "È tutto okay?" Millie sorrise debolmente portandosi una ciocca dietro l'orecchio. "Si!" Disse. "Sicura?" "Si." Disse Millie ma non era affatto okay. Lilia la prese a braccetto, portandola verso l'aula di letteratura. Millie era ancora più tesa. Ma cercò di tranquillizzarsi ricordando le famose parole. Quelle parole che la tranquillizzano in ogni momenti della sua vita. Non lasciare scappare ciò che ti rende realmente felice. Parlane sempre. Per quanto quelle parole avesserò quel maledetto significato importante. Millie non si tranquillizzava. Entrò in classe sedendosi nei primi posti insieme a Lilia. Le risate dei gruppi, non tranquillizzavano affatto Millie. "Hey Bobby ma tuo padre ha voluto metterti questo nomignolo perché voleva che diventassi una cagna? ah no scusami Bobby lo sei già." Disse la voce squillare di Iris Apatow. Lilia si girò. "Perché non pensi a gli uccelli che hai sfondato hai tuoi amici? Invece di inventare cose false sulla gente? Cose false che in realtà hai fatto tu. Brutta  faccia da chiwawa dei miei stivali." Iris era pronta a rispondere ma il prof entrò in classe. "Buongiorno Prof!" Disserò tutti alzandosi. "Buongiorno ragazzi!" Disse, posando la valigietto in nero di pelle sulle scrivania, prendendo il gessetto iniziando a scrivere. Tutti aprirono il quaderno iniziando a ricopiare. Millie fece la stessa azione. Ma infondo non avrebbe voluto essere lì. Avrebbe voluto essere inghiottita dal terreno.

*Spazio autrice*
Hey miei piccole Fan, ecco a voi il mio primo capitolo di questa mia nuova storia, spero vi sia piaciuta. Ci tengo, lasciate un commento e una stellina💕
A presto💕💕

𝐟𝐥𝐚𝐰𝐥𝐞𝐬𝐬 || 𝐟 + 𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora