VITTIME e DOMINATORI

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Ho sempre pensato che ci sono due tipi di persone: le vittime e i dominatori.
Le vittime sono coloro che quando sono in pericolo perdono il controllo e cominciando ad avere paura.
I dominatori sono, invece, coloro che hanno sempre tutto sotto controllo e rimangono calmi.
Le vittime sono indifese, i dominatori sono pericolosi.
Le vittime sono coloro che sanno solo urlare quando i dominatori prendono una pistola e gliela puntano sulla fronte...
Io sono un dominatore, o almeno cosí mi sono sempre considerato.
Adoro vedere le persone sotto il mio controllo, adoro vederle pregarmi per lasciarle andare; sí sono spietato e freddo, il mio cuore è chiuso in uno scrigno sotterrato in profondità, la pietà è una parola che non esiste nel mio vocabolario...
Avrei potuto fare tante cose nella mia vita essendo semplicemente al terzo anno di università, ma sono cosí e uccidere la gente per me è divertente...
Adesso sono in un vicolo del piú malfamato quartiere di questa stupida città mentre fumo una sigaretta e guardo i vecchi palazzi che potrebbero crollare da un momento all'altro.
<Ehy Demon!>
Sento il mio "nome" provenire dal fondo del vicolo, mi giro e vedo una faccia che mi è ben nota: è Derek, la stanga dai capelli rossicci e dagli occhi verde acqua (~si scrive cosí?~).
<Che vuoi?> gli dico con tono secco e freddo.
<Ti vuole il Capo, ha anche detto di darti una mossa!> mi dice lui con tono irritato.
Annuisco leggermente e mi dirigo dall'altra parte del quartiere dove risiede il Capo.
Non sono affatto sorpreso della sua chiamata, d'altronde gli è solito farlo quando deve darmi una nuova "missione" che prevede come obbiettivo di uccidere qualcuno.
Arrivo davanti all'edificio grigio scuro dalle finestre rotte e intravedo la porta di legno quasi completamente rotta, entro.
Ecco che subito vedo il Capo seduto sulla sua scrivania, mi avvicino a quell'uomo sulla quarantina dagli occhi neri e spietati e dai capelli marroni scuro.
<Sei arrivato finalmente>mi dice lui con tono calmo, poi continua...
<Credo che tu sappia perfettamente perchè ti ho chiamato... Tieni, queste sono le informazioni sulla tua nuova vittima...>
Mentre annuisco prendo il foglio con scritto il nome, il cognome, l'età e l'altezza del ragazzo che dovevo uccidere. Leggo le caratteristiche del mio nuovo "bersaglio" finchè non mi fermo di colpo.
<MA È UN POLIZIOTTO?!> gli urlo io con tono arrabbiato.
<QUANDO PENSAVI DI DIRMELO?! > continuo io sempre piú infuriato.
Il Capo mi guarda con tranquillità e un lieve sorriso si intravede nel suo volto... <È proprio per questo che ti ho scelto, sei il miglior assassino che conosca e sicuramente sei quello con piú fegato, so che ci riuscirai>
Rimango basito e lusingato dalle sue parole, insomma ricevere complimenti dal capo è una cosa veramente rara ma... Diamine è sempre un poliziotto quello che devo uccidere! È praticamente mettersi in prigione da soli!
<Io non posso accettare questa missione è troppo rischiosa, perfino per me! > conclusi io alla fine.
Mi guarda per un paio di secondi impassibile, poi mi dice: <Se non accetti la missione puoi considerarti fuori dalla nostra banda>.
Spalanco gli occhi... Io! Fuori dalla gang?! SONO FINITO! Se vengo cacciato dalla banda vengo automaticamente cacciato anche dal quartiere e sono esposto alla polizia! È peggio della situazione iniziale!Almeno prima venivo arrestato perchè provavo ad ammazzare qualcuno e non perchè mi hanno trovato in mezzo alla strada come un idiota!
<E va bene lo farò! >rispondo rassegnato al Capo che accenna un sorriso.
<Bene ora preparati e va! > mi dice con tono calmo ma secco.
E cosí mi dirigo verso la mia "casa" incavolato e allo stesso tempo triste...

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Spazio autrice
Ehyyy, come vi è sembrato il primo capitolo? È troppo corto? Fatemi sapere dai commenti cosa dovrei migliorare e se volete il continuo di questa storia.😁
Grazie a tutti per aver letto questo capitolo, per averlo supportato con una stellina e per aver lasciato un commento❤️

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