Capitolo 1

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Lei si chiamava Emma, era una ragazza molto solare e piena di energie, amava dare feste e, per questo motivo le sue feste erano considerate le migliori della città. Aveva appena compiuto 18 anni e ne era estremamente entusiasta, come ogni ragazza aveva una voglia matta di scoprire il mondo e godersi la vita; gli piaceva stare a contatto con le persone e al centro dell'attenzione, ma erano poche quelle di cui si fidava veramente, si potevano contare sulle dita di una mano.

Voleva molto bene alle sue amiche, erano come sorelle, andavano molto d'accordo grazie al fatto che avevano caratteri molto diversi, Giulia era una persona che stava molto sulle difensive, amava leggere, guardare film e non era una persona molto loquace; Alessia, invece, era una persona molto estroversa, che amava la musica e il mondo dello spettacolo ed ogni scusa era buona per fare festa insieme, infine c'era Marta, una ragazza un po' strana, non si capiva bene quali fossero i suoi interessi ma aveva sempre il sorriso sulle labbra.

Giulia, come lei, apparteneva ad una famiglia benestante di Roma, lei ed Emma si conoscevano dal primo anno di elementari e non era mai riuscita a capire che lavoro facesse il padre, dopo un paio d'anni di amicizia era arrivata all'unica conclusione possibile: suo padre era coinvolto in affari sporchi, nonostante ciò però non chiese mai nulla, Alfredo, il padre di Alessia, l'aveva sempre tratta come una figlia e gli era molto affezionata.

Marta e Alessia invece provenivano da famiglie di impiegati, non avevano grossi conti in banca ma riuscivano lo stesso a sostenere tutte le spese riuscendo ad arrivare a fine mese.

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Era il primo giorno di scuola, Emma ha sempre avuto problemi ad alzarsi dal letto e le sue amiche lo sapevano bene, per questo Giulia ogni giorno la chiamava fino a svegliarla, anche perché era Emma che doveva andarla a prendere ogni mattina; facevano sempre strada insieme per poi incontrarsi con le altre nel bar difronte la scuola.

Entravano sempre in ritardo il primo giorno per fare la loro classica entrata a effetto, erano le ragazze più popolari della scuola. Emma e Alessia lo sono sempre state, entrambe ossessionate dalla moda, dalla cura del corpo e dal benessere, Giulia e Marta, invece, lo diventarono frequentandole, da sole non ci sarebbero mai riuscite.

Giulia ed Emma frequentavano la stessa classe, erano in banco insieme da ben 8 anni. Quel giorno, quando entrarono in classe tutti si girarono ad ammirarle, tutte le ragazze volevano essergli amiche e tutti i ragazzi volevano avere l'opportunità di uscire con loro ma, inutile dirlo, non avevano molta considerazione dei loro compagni di classe.

Durante l'intervallo amavano sedersi in una panchina all'ombra di un grande cipresso per fumarsi una sigaretta prima di entrare in mensa, era il posto preferito di Emma e Giulia, non facevano avvicinare nemmeno Marta e Alessia, quel posto era solo loro.

Quel giorno però lo trovarono occupato da due ragazzi che non avevano mai visto prima, erano palesemente loro coetanei e decisero di andarli a stuzzicare nella speranza di infastidirli a tal punto da farlo andare via.

Quando si avvicinarono si presentarono ai due estranei.
"Piacere, Marc" disse uno dei due; era alto con i capelli corvini e gli occhi chiari, il tipo perfetto per Giulia. L'altro, invece disse "Piacere, Luke"; aveva i capelli chiari, ma non troppo e gli occhi cerulei. Giulia si affrettò a fare un sorriso e a rispondere a tono, Emma, invece, ci mise un po' a rispondere; si era persa a guardare Luke. Giulia gli diede un colpetto col gomito e lei tornò in se e, con voce sprezzante disse "non potete stare qua, questo è il nostro posto, lo è da sempre". Luke la guardò infastidito ma colse l'occasione e disse "beh, da ora no. Volete unirvi a noi per pranzo?" Emma e Giulia si guardarono incredule e scoppiarono in una grossa risata allontanandosi rumorosamente. I due ragazzi si guardarono confusi e scrollarono le spalle.

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La quattro ragazze passarono la settimana ad organizzare una delle tante feste a casa di Emma, sono sempre state feste solo su invito e non era consentito a tutti parteciparvi.

Era il 20 settembre, Emma e le sue amiche erano pronte ad accogliere tutti i loro amici alla festa e, quando tutti arrivarono cominciarono a scatenarsi, Emma e Giulia vennero interrotte però dalla vista di Luke e Marc, non pensavano sarebbero venuti eppure eccoli lì; decisero di non considerarli e continuare a divertirsi con le loro amiche. La festa finì molto tardi quella sera e la mattina seguente le ragazze vennero svegliare dalla chiamata dei genitori di Emma che la informavano del fatto che sarebbero rientrati prima dal loro viaggio; le ragazze si videro costrette a rimettere a nuovo tutta la casa in un lasso di tempo troppo breve, eppure ne uscirono vincitrici.

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Il lunedì mattina quando arrivarono in classe Emma e Giulia vennero colte di sorpresa dalla professoressa di inglese, la quale presentava alla classe Marc e Luke, come due studenti che avrebbero frequentato i corsi nella loro scuola per un anno grazie ad un progetto di gemellaggio. Le due amiche si lanciarono uno sguardo complice e chiesero in coro "e chi si occuperà di loro? Chi li ospiterà?"
"Beh, grazie per esservi offerte volontarie" rispose la professoressa. Le sue amiche cercarono di replicare, ma invano. Marc si sedette dunque con Giulia e Luke con Emma.

Cercando di ricavare il meglio dalla situazione e saltarsi quella noiosissima lezione di inglese le due ragazze proposero alla professoressa di uscire a far fare un giro più approfondito della scuola e della città ai due ragazzi. La professoressa acconsentì e i quattro ragazzi sgattaiolarono fuori dalla scuola. Emma si affrettò a mandare un messaggio a Marta e Alessia "scusate ragazze, oggi niente shopping per me è Giulia, ci vediamo domani al bar, baci."

La mattinata la trascorsero tra il parco e le vie del centro e nel pomeriggio decisero di passare del tempo in piscina a casa di Giulia, Emma adorava quel posto e Odessa, la sua cameriera, sapeva sempre come viziarla.

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