La vetrina variopinta svettava tra le altre grigie e monotone del centro città. Agatha e Cathy ammiravano estasiate la moltitudine di caramelle e dolciumi esposti, sognando di abbuffarsi come non mai. Decisero all'unisono di dare una sbirciatina all'interno di quel meraviglioso negozio che le chiamava a sé.
Entrarono titubanti ammirando con l'acquolina tutte le caramelle colorate imbustate, impacchettate o semplicemente esposte nei secchielli coloratissimi appesi alle pareti. In fondo, dietro un bancone di legno scuro, un'anziana signora le guardava sorridente facendo cenno con la mano rugosa di avvicinarsi.
Agatha, seguita da una timida Cathy, corse verso la signora che aveva teso oltre il banco un barattolo aperto di caramelle rosa offrendole alle due bambine. Entrambe ne presero una gustandola per bene. Era dolcissima e sapeva di fragola.
"Vi è piaciuta?" chiese la signora raggiante.
Le due bambine annuirono leccandosi le labbra.
"Ne volete un altra? Magari di un colore diverso?" domandò ancora l'anziana.
Annuirono energicamente.
La signora prese un altro barattolo contenente caramelle verdi e blu da uno scaffale dietro il banco.
"Prendetene quante volete." disse con voce rauca la signora.
Le bambine fiondarono le manine paffute nel contenitore e le tirarono fuori piene di caramelle che finirono in poco tempo.
"Ne ho altre..."
E così, poco a poco Agatha e Cathy gustarono tutti i diversi tipi di caramelle presenti negli scaffali dietro l'anziana.
"Grasie, signora" disse timidamente Cathy appena finì anche l'ultima caramella.
"Sono felice che vi siano piaciute, bambine mie, ma non volete provarne ancora?"
"Ma quelle sugli scaffali sono finite!" esclamò Agatha.
"Oh! Ma ce ne sono ancora di là." disse indicando una porta a sinistra del banco.
"Agatha... La mamma si preoccuperà... È tardi... Andiamo a casa. Possiamo tornare domani." Cathy tirò l'amica per la manica del vestitino rosso.
"Hai ragione. Grazie, signora! Torneremo domani!" Fecero per andare verso l'uscita.
"Oh! Oh! Aimé! Domani non c'è ne saranno più. Gli altri bambini le avranno già finite tutte e a voi non rimarrà nulla."
Le due bambine si arrestarono di colpo davanti alla porta. Si guardarono preoccupate: non volevano rinunciare alle loro caramelle!
"Una sola..." disse Cathy tornando indietro.
"Sì... l'ultima." Agatha la seguì fino alla signora che le aspettava davanti alla misteriosa porta.
Le fece entrare al buio della stanza prima di chiudersi la porta alle spalle. Per uno o due minuti rimasero al buio più totale finché l'anziana signora accese la luce rivelando scaffali pieni di barattoli sigillati e numerati contenenti caramelle rosse.
Agatha e Cathy guardarono estasiate i contenitori dall'1 al 666.
"Venite, bambine." Le condusse vicino al primo barattolo.
"Siete state così brave ed educate. Ora, se volete tutte queste caramelle dovrete contare tutte quelle che vi do. Se sbagliate non ne avrete altre. Capito, amori?"
Annuirono ipnotizzate.
La signora prese il primo barattolo, lo aprì e tirò fuori due caramelle rosse che diede alle bambine.
"Uno." dissero in coro prima di mangiare avidamente il dolcetto.
La vecchia prese il secondo barattolo e come il primo, lo aprì e diede le due caramelle alle bambine.
"Due!" esclamò Cathy seguita immediatamente da Agatha.
E così via.
"Seicentosessantacinque!" urlò entusiasta Cathy che sembrava aver perso la timidezza iniziale.
"Seicentosessantacinque." disse Agatha.
La signora aprì l'ultimo barattolo tirando fuori le caramelle cremisi.
Le bambine le presero mangiandole voracemente.
"Seicentosessantasei!!" gridò estasiata, Cathy.
"Seicento... sessantasei." disse Agatha ormai piena.
I barattoli erano finiti. L'anziana signora le guardò sorridendo.
"Ne volete ancora?"
Cathy annuì.
"Seicentosessantasette!"
"Sono finite, Cathy! Andiamo a casa!" disse Agatha scocciata tirando l'amica per la manica.
"Seicentosessantasette!" urlò allora Cathy staccando il braccio ad Agatha e portandoselo alla bocca divorandolo vivacemente.
"Senti che rumore!" l'anziana signora prese Agatha urlante per i capelli portandola davanti ad un macchinario in cui la gettò. La macchina cominciò a tritate e tritare e tritare il corpo della piccola Agatha. I suoi pezzi finirono in un barattolo.
"Seicentosessantasette." disse attaccando un'etichetta al contenitore.
"Cathy! È ora di pranzo. Basta mangiare schifezze!" La richiamò l'anziana.
"Sì, arrivo nonna."
disse Cathy sporca di sangue correndo verso l'anziana.
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🍬666 Barattoli di Caramelle🍬
HorrorUn negozio di caramelle in centro città e due bambine molto golose. ||vincitrice della "666 flash challenge" di HorrorIT