CAPITOLO 1

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SERENA:

Ogni volta che la gente vede me e i miei due amici così affiatati, ci chiede sempre come sia possibile che nessuno dei tre si sia mai preso una cotta, come se fosse così strana l'amicizia tra maschio e femmina. 

Ad oggi posso dire che tutto ciò che lega una persona ad un'altra sia l'equilibrio, cercare di trovare il punto giusto dove oltre quello, non ci si può inoltrare, altrimenti c'è solo caos. L'ho capito ieri sera, alla festa di Halloween organizzata da Marco, uno dei miei due migliori amici. Ogni anno Marco decide di festeggiare la notte delle streghe a casa sua, invitando tutti i nostri più cari amici, e tra fumo e alcol, le persone rimangono sempre soddisfatte del suo lavoro. Ma procediamo con ordine 

31 OTTOBRE 2019, ORE 22:00

"Muoviti Sere, tra un'ora inizia ad arrivare gente!"

"Si ma calmati, non vengono per me, quindi se ritardo di cinque minuti non succede niente" sbuffo cercando di arricciarmi i capelli con la piastra, eppure su Instagram non sembrava così difficile.

Dopo mezz'ora finalmente esco dal bagno di Marco, ora ultimo step, scegliere il vestito adatto. Mentre cammino su e giù per la camera da letto, sento la porta aprirsi di colpo.

"Se entro dieci minuti non scendi, ti uccido! Ah comunque mettiti quel vestito nero con le paillettes, ti fa un bel culo" 

Mi girai verso Marco e l'unica risposta che ricevette fu un dito medio seguito da una cuscino in faccia. 

ORE 23:00 

Gli invitati cominciarono ad arrivare uno ad uno e il salone iniziò a riempirsi di musica e risate. Amo le feste, c'è tutta quella gente, la musica, i balli scatenati, sembra che il tempo attorno a te si fermi e finalmente puoi liberare il tuo carattere più selvaggio. 

Mentre parlavo con una mia compagna dell'università, sentii una mano poggiarsi sulla mia schiena. 

"E da quando bevi senza di me? Dovrei considerarlo come un tradimento" mi girai e vidi due occhioni verdi scrutarmi, come potevo non riconoscerli?

"Dai Fede, è solo un bicchiere di vino, per le robe serie sai che aspetto solo te" gli diedi un bacio sulla guancia e lo presentai successivamente alla mia amica.

"Martina, lui è Federico. Federico, lui è Martina" tutte le mie amiche vanno pazze per lui e Marco, sono come mosche per il miele, non è neanche così difficile per loro trovarsi una ragazza, il vero problema è mantenerla.

Non sono i classici ragazzacci di quartiere, ma diciamo che le storie serie provocano in loro allergia, pensano che l'amore sia ancora superficiale alla nostra età e che vogliono ancora divertirsi finché possono. Io invece sono dell'idea che l'amore non abbia età, che se incontri la persona giusta ti scordi di tutte queste cazzate, ma purtroppo il destino vuole che le uniche persone che incontro nel mio cammino siano dei perfetti idioti.

[...]

La serata stava procedendo alla grande, l'alcol scorreva a fiumi, la musica rimbombava nella sala e tutti si stavano divertendo. Io uscii in giardino per prendere un po di aria e nel mentre mi accesi una sigaretta. 

"Vieni Sere, siediti accanto a me" annuii e mi sedetti sul dondolo accanto a Federico, porgendogli la sigaretta.

"E' strano vero? Che ogni volta che provo a presentarti una mia amica, tu dopo dieci minuti la scarichi, nonostante sia stato proprio tu a chiedermi di portarla alla festa" lo guardai con la coda dell'occhio e vidi che era preso nel guardare le stelle nel cielo.

"E' ancora più strano che non riesca a immaginarmi una ragazza che non sia tu accanto a me. Sono così abituato alla tua presenza che è quasi impossibile rimpiazzarti. So che può sembrare strana come cosa, ma forse uno dei motivi per cui io a 22 anni noi sia ancora stato insieme ad una ragazza sei tu" si girò verso la mia direzione e mi scrutò fino in fondo, come se volesse leggermi l'anima. 

"Credo tu abbia ragione sai? La presenza tua e di Marco è così radicata nella mia vita che farei fatica a voler qualcun altro, ma forse perché non ci siamo ancora innamorati." 

"E se non volessi innamorarmi di nessun'altra? Se avessi già trovato la mia anima gemella? Serena, siamo cresciuti insieme, sappiamo tutto l'uno dell'altro, forse quello che ci serve è soltanto una spinta, no?"

Sbarrai gli occhi e prima che potessi proferire parola, la voce di Marco si fece strada nelle mie orecchie: "Ragazzi che fate la fuori, si congela, entrate che tra poco tutti gli altri se ne vanno" non fece in tempo a finire la frase che entrai in casa e mi diressi subito in cucina a prepararmi un gin-tonic, sperando che le parole di Federico fossero solo uno scherzo. 

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⏰ Last updated: Oct 03, 2019 ⏰

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