Non ci vidi più dalla rabbia, non capivo che cosa ci facesse lì ,e sopratutto perchè mai si fosse preso la briga di venire a casa mia con la copia delle chiavi di casa.Ero furiosa.Lo fissavo pronta a sbottare in attesa di qualche sua spiegazione. Lui non disse nulla, era impegnato a guardarmi,come se non mi avesse mai vista. Quel suo sguardo intenso mi fece vacillare,ma non fece sparire la tutta la rabbia verso di lui.Era lì immobile ancora sul pianerottolo, dall'alto del suo metro e novanta, occludeva la vista a qualsiasi altra cosa e non faceva altro che fissarmi. Non aspettai oltre, lo afferrai per il braccio e lo trasportai dentro sbattendo dietro di lui la porta d'ingresso. Cominciai a urlargli addosso tutti i rimproveri e le offese che mi passavano per il cervello.
<<Sei matto ? Che ca**o sei venuto a fare qui ?Ma sei proprio un c********e perche non mi chiamavi prima invece di fare il giro di tutta la casa furtivo ! Ma che ti prende sei impazzito sul serio ?>>
<<Scusa Ab , non avrei dovuto, ho sbagliato è che..>>
<<Ma poi che diamine ci fai con la copia delle mie chiavi ?Che fottutissima emergenza c'era?>>dissi dirigendomi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
<<Ab io....non volevo te lo giuro, non so cosa mi sia preso , ho pensato...>>
<<Cosa? Cosa hai pensato ? perche io non credo proprio che tu l'abbia fatto>>
Sì avvicinò accorciando le distanze e raggiungendomi lì nella penisola della cucina, aveva lo sguardo colpevole ma sembrava fosse rincuorato. Mi abbracciò.
<<Scusami tanto Ab,sono imperdonabile lo so>> Disse sciogliendo l'abbraccio.
<<OK...ma adesso vuoi dirmi per quale ragione sei qui ?>>Chiesi decisa più che mai ad ottenere una risposta da lui.
Titubò,e indietreggiò di un passo o due, era evidente che non avrebbe voluto rispondere.<<Chris pretendo una risposta >>
Era lì poggiato al piano colazione,fermo,che fissava il vuoto ,un punto sopra la mia testa. Sembrava interdetto, ma in quel momento nulla avrebbe potuto placare il fastidio e la rabbia che provavo nei suoi confronti. Si era insinuato a casa mia, mi aveva quasi fatto prendere un infarto e adesso mi doveva una spiegazione, oppure in qualche modo non sarebbe uscito fuori da questa casa.<<Chris!>> mi ignorò continuando a fissare il vuoto, era fottutamente alto e quella situazione era snervante oltre ogni modo !
<<Chris non puoi continuare ad ignorarmi!>> Gli urlai,che ero praticamente addosso a lui, battei con la mano la sua spalla per richiamare la sua attenzione e finalmente virò lo sguardo nella mia direzione>>
I suoi capelli corvini avevano l'aspetto di essere stati torturati dal nervoso, e quei suoi occhi blu non lasciavano scampo, erano così profondi da sembrare non potessero finire mai, le pagliuzze più scure tutt'intorno erano di una bellezza straordinaria,quasi ipnotizzante.Era uno sguardo deciso.Una sensazione profonda mi prevalse, mi sentivo come se qualcuno mi avesse dato un pugno nello stomaco, sentivo come un tonfo al cuore ,sentivo il sanue ormai troppo denso per essere pompato.Ero troppo vicina a lui, questa vicinanza inaspettata e quella sensazione mi misero a disagio,come se fosse stato qualcosa di profondamente sbagliato stare lì davanti a lui così vicina;mi pentii anche di averlo toccato, perche adesso anche quella mano sembrava potesse prendere fuoco da un momento all'altro.Fù come quando da piccolo tocchi il fuoco,un misto tra paura dolore e scoperta,di una cosa che prima era ignota e adesso non lo è più,e nonostante ti abbia arrecato dolore non puoi far altro che ammirarne tutto le sfaccettature; medesima fù la mia reazione, istintivamente cercai di fare un passo indietro per allontanarmi da lui. Come se avesse letto le mie intenzioni mi afferrò istintivamente la mano che precedentemente aveva battuto sul suo petto e mi attirò a se. Tutto successe nel giro di un millesimo di secondo, l'altra sua mano mi cinse per i fianchi,e mi strinse forte a sè, mi ritrovai così, fissa immobile con le sue dolci labbra sulle mie. Ero impietrita e confusa,lui se ne accorse e fece per staccarsi da me. Qualcosa dentro di me urlava, urlava forte, non ero impietrita dal bacio ma dal fatto che ne volessi ancora...Non avrei voluto che quel momento volgesse al termine,allora gli andrai incontro contrastando la lontananza che stava mettendo tra le mie labbra e le sue. Fù come un esplosione, stava succedendo qualcosa di disarmante dentro di me,sentivo tutti i sensi infiammarsi a quel rinnovato contatto;la sua bocca inizialmente titubante si ricongiunse ancora alla mia, ma stavolta con più decisione e con la consapevolezza forse di essere ricambiata.Le nostre lingue danzavano l'una sull'altra, il sapore di lui mi inebriò completamente, avrei voluto averne ancora e ancora;le nostre mani erano attaccate le une al corpo dell'altro intente nell'esplorare quella nuova pelle.L'eccitazione si fece padrona di mè, avrei voluto averne di più, avrei voluto averlo.Come in risposta ai miei pensieri,mi afferrò e mi sbattè contro il piano colazione issandomi.Basta pensai,non dovremmo, non posso perdere così il freno, Chris è il fratello di Jude,non posso rovinare tutto,non posso,e poi c'è Jay...Approfittai di quel lume di razionalità per dar fine a tutto quello che stava succedendo tra me e lui.
<<Basta Chris>>Sbiascicai quasi gemendo.
<<Scusa,scusa Ab non avrei dovuto, non so cosa mi sia preso.>>Disse lui con un filo di panico nella voce. E si allontanò.
<<Chris,non possiamo...non dovremmo.>>
<<No non dovremmo,hai ragione...non lo so Ab non ci ho visto più..>>
<<Cosa vuoi dire ?>>
<<Quando ho saputo che Jay era qui io non ci ho visto più, poi sentivo Jude alludere a chissà cosa ,ho fatto di tutto per evitare di pensarci ma non ci sono riuscito,e mi sono fiondato qui da te.Pensavo fosse perchè avrei voluto proteggerti, perchè tu meriti ancora di più di un ragazzo come Jay. Avrei dovuto capirlo fin dall'inizio quello che in realtà negavo a me stesso, a partire da quella notte a casa mia...>>
In quel momento ero come immobilizzata, era venuto a casa mia perchè era geloso ?Quella sera in veranda aveva avvertito anche lui l'elettricità tra di noi ?No No...non potevo crederci,non può essere...non posso farmi travolgere da questo,non posso. Il mio smatphone sul tavolo vicino a noi cominciò a squillare ed entrambi guardammo il mittente della chiamata.Era Jude. Come potevamo fare una cosa dal genere a lei ?come avremmo potuto ? era fuori discussione.
<<Chris senti...>>
<<Devo andare Ab...>> e se ne andò senza voltarsi e senza repliche.
Jude aveva chiamato solo per farmi compagnia e avere qualche novità su Jay e su quello che era venuto a fare...
<<Ab non stai bene per caso ? >>
<< non lo so Jude forse ho solo bisogno di dormire un pò, ci sentiamo domani va bene ?>>
e conclusi così quella discussione, non avevo mai tenuto nascosto nulla a Jude e mi sentivo immensamente in colpa per ciò che era successo quella sera a casa mia.Avrei dovuto parlare con Chris ma non sapevo che dirgli e non so se avrei mai trovato il coraggio. Quella sera non riuscii a dormire,non riuscivo a pensare ad altro al di fuori di Chris, alle sue labbra e a come mi ero sentita.Al solo pensiero di ciò che era accaduto andavo in fiamme, non avrei dovuto sentirmi così pensando al fratello della mia migliore amica, non avrei dovuto desiderarlo ancora, non avrei voluto averne di più.
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La Banalità Del Mare
ChickLitIl primo capitolo di una trilogia che vi farà battere il cuore.Questa è la storia di Abby una ragazza all'ultimo anno di liceo che come tante si trova intrappolata tra i sui pensieri e le decisioni imminenti da prendere. Lei e il suo ragazzo Conn...