Rinascita[2]

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I preparativi per l'atteso ballo in maschera sono incominciati: tutti cercano il vestito più bello da mettersi. Tutti sono in fermato per scegliere il partner con cui presentarsi alla festa.
Ieri sono riuscita a convincere Allison a partecipare, grazie anche all'aiuto di Jenna. Sono sicura che una serata simile le servirà per distrarsi un po'. E poi una festa di queste dimensioni non capita sicuramente tutti i giorni. Chi se la perderebbe?
Anch'io, all'inizio, ero un po' indecisa sul da farsi, soprattutto per il fatto che a organizzarla era stata una persona a me sconosciuta e che si nasconde dietro uno schermo, ma poi è arrivato lui e ha cambiato tutto...



...


Cinque giorni prima...

Sto aspettando il mio nuovo compagno di classe. Ho controllato ieri, in segreteria, in quale aula sarebbe andato a finire e ho ringraziato che fosse nella mia stessa classe.
Immagino che non sarà facile avere tutti gli occhi puntati addosso e leggerci dentro l'odio. Io gli starò accanto come meglio potrò, perché so che è una brava persona, ha già pagato abbastanza per i suoi errori.

Ed eccolo, arrivare a testa bassa e con il cappuccio della felpa tirata su. Mi avvicino, a mia volta, a lui e mi paro davanti così da non farlo proseguire.
-Ciao-lo saluto e prima che riesca a rispondermi, allungo le mani nella sua direzione e faccio cadere il cappuccio-Non puoi nasconderti-lo informo-Tu hai già pagato abbastanza.
-Tutti mi odieranno-gli trema la voce.
-Sarà una cosa momentanea-lo rassicuro per poi mettermi al suo fianco e insieme incamminarci verso l'entrata della scuola-Tu sarai la novità del momento, ma dagli qualche giorno e salterà fuori qualche altra notizia.
Sorride leggermente, mentre entriamo nell'edificio e purtroppo ci troviamo il gruppo di Peter al completo, poco distante da noi. Il primo a incontrare il mio sguardo e vedere anche chi mi sta accanto è proprio il diretto interessato, che perde il sorriso, ma non fa niente. Invece, quello che appena si accorge della mia presenza è quella del ragazzo al suo fianco, è proprio Martin che parte subito in quarta e ci viene incontro con sguardo omicida. Come al solito deve fare il suo spettacolino da quattro soldi.
Prima che riesca a raggiungere Matteo e iniziare la lite, mi metto in mezzo e Martin si ferma automaticamente e mi guarda con puro odio.
-Spostati-mi ordina con voce fredda e piena di rabbia, intanto si avvicinano anche Kevin e Peter.
-Non gli farai del male-lo informo tranquillamente-Non te lo permetterò.

Martin alza lo sguardo e posa la sua attenzione sul ragazzo dietro di me:-Ti fai difendere da una femmina?!Corrugo le sopracciglia, mi sta prendendo in giro? Martin si sta prendendo troppe libertà nei miei confronti e sta tirando troppo la corda

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Martin alza lo sguardo e posa la sua attenzione sul ragazzo dietro di me:-Ti fai difendere da una femmina?!
Corrugo le sopracciglia, mi sta prendendo in giro?
Martin si sta prendendo troppe libertà nei miei confronti e sta tirando troppo la corda.
-Martin-lo ferma Peter, prima che possa dire qualcos'altro di stupido-Basta...
-Ma lui è quello che ti ha fatto del male-sbotta Martin, stringendo le mani a pugno. Ormai tutta l'attenzione della scuola è rivolta a noi.
-È anche quello che si è pentito-ribatte Peter e posa la sua attenzione su Matteo-Ha già scontato la sua pena e a me va bene così.
-Dai, andiamo-dice Kevin prendendo il braccio del suo amico e spingendolo a tirarsi indietro.
Martin punta il suo sguardo, carico di odio, su di me:-Non ci sarai sempre tu a proteggerlo.
Inclino la testa:-È una minaccia?
-È un'affermazione-mi risponde, per poi allontanarsi con Kevin, non rimane altro che Peter che ha tutta l'attenzione concentrata per la persona dietro di me.

Decido di rimettermi al fianco di Matteo e fare in modo che quei due si ritrovano faccia a faccia. Peter non traspare nessuna emozione, mentre Matteo ha gli occhi lucidi.
-M.mi dispiace-balbetta Matteo e io, istintivamente, metto una mano sulla schiena.
Peter scrolla le spalle:-Tutti sbagliamo, l'importante è capire dai propri errori. E sono sicuro che tu hai già imparato abbastanza. Non ti dico che le cose andranno meglio, da adesso in poi, ma se può toglierti un peso dalle spalle, io vorrei dirti che ti perdono.
La prima lacrima scende dal viso di Matteo e ne seguono molte altre, ancora una volta Peter mi ha dimostrato che è una persona dal cuore buono. Io non sono sicura che sarei riuscita a fare lo stesso...
Peter è davvero forte. Lo ammiro molto. Ho molto da imparare da lui.
Poco dopo se ne va, torna con il suo gruppo che lo guarda come se fosse un alieno, mentre io faccio vedere al nuovo arrivato il suo armadietto.



...



Anche a Matteo è arrivata l'informazione del ballo e da quando l'ha saputa non smette di chiedermi di andarci con lui, ma io declino sempre il suo invito. Non ci tengo a partecipare a queste feste. Preferirei starmene a casa.

Oggi, ancora una volta, mi ha invitato a casa sua per aiutarlo a fare in compiti. Ho già conosciuto la sua famiglia e la trova davvero unica: sono tutti molto gentili, soprattutto nei miei confronti. Mi trattano come se fossi loro figlia e mi coccolano con ogni tipo di cosa. Non vorrei mai andarmene da casa loro.

Entro nell'appartamento, ma invece di trovarmi Matteo ad aspettarmi, mi viene incontro il suo pastore tedesco che mi saluta allegramente. Cammino con lui per il corridoio fino ad arrivare allo specchio e notare che si trovano dei post-it di diverso colore.
Su ognuno di loro c'è scritto una frase: "Sei stata la prima a credere in me. La prima a volermi a proteggermi, non lo avrei mai creduto. Non avrei mai pensato di poter incontrare una persona come te. Non pensavo di meritarmi una persona come te. Sei  stata una bella scoperta. Non vedevo l'ora che tu venissi da me, in carcere, per passare del tempo con te. Con te, tutto prende una piega diversa, nettamente più bella. Tu mi fai sorridere il cuore e per questo, adesso, vorrei fare lo stesso con il te. Ti prego dì di sì."

Sento tossire, alle mie spalle, e quando mi giro lo vedo in tutta la sua bellezza con in mano una rosa arancione

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Sento tossire, alle mie spalle, e quando mi giro lo vedo in tutta la sua bellezza con in mano una rosa arancione.
-Verresti al ballo con me?-mi domanda facendo un passo nella mia direzione con occhi pieni di speranza.
Come potrei dirgli di no?
Non mi aspettavo tutto questo...
Mi ha reso davvero felice. Come ha scritto lui, mi ha fatto davvero sorridere il cuore.
Annuisco e sorrido felice:-Sì.

Una vita per essere amati // cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora