Oh no! Eccone un'altra. Mi volto verso Trish e vedo che anche lei ha alzato gli occhi al cielo.
Andy, invece, ha sfoggiato il suo sorriso migliore, quello a cui nessuna donna riesce a resistere. Come se poi ce ne fosse bisogno. Potrebbe anche restare serio, potrebbe perfino sputare loro in faccia e quelle lo amerebbero comunque, forse addirittura di più. Ma lui è fatto così: gli piace sguazzare nella loro ammirazione, vederle pendere dalle sue labbra carnose con gli occhi scintillanti di aspettativa e farsi venerare come un dio greco disceso in terra fra noi comuni mortali.
"Sì, sono io" risponde, voltandosi verso l'ennesima vittima. Sempre che di vittima si possa parlare.
Come gli ho già visto fare almeno un milione di volte, si tende verso la ragazza e la fissa con i suoi occhioni azzurri, regalandole un assaggio di paradiso, al che lei impallidisce e spalanca la bocca. Poverina, mi fa quasi pena.
Mio malgrado ridacchio, poi, però, distolgo lo sguardo perché non ho alcuna voglia di assistere all'ennesima performance di Andy. Succede ogni volta che entriamo in un locale pubblico, è normale, lo so, ma questo non vuol dire che mi debba piacere per forza.
Andrew è un giocatore di basket. Ma non uno qualunque. È Andrew The Right. È il playmaker titolare della squadra della nostra città e, trattandosi di New York, stiamo parlando dei Knicks, stiamo parlando di NBA, niente di meno. La scorsa stagione ha mantenuto una media di 18.6 punti, 12.6 assist e 9.6 rimbalzi a partita, raggiungendo un totale di 1'560 punti tra stagione regolare e playoff. In una partita ha realizzato una tripla doppia da 29 punti, 10 assist e 10 rimbalzi che ha fatto tremare le mura del palazzetto. Ha un palleggio che pochi altri possono vantare, per non parlare dei passaggi dietro la schiena, a dir poco eccezionali. Il suo vero punto forte, tuttavia, sono gli alley-oop e i passaggi no-look. Il suo modo di giocare è puro spettacolo, ma è anche dannatamente concreto. Non c'è da stupirsi che ovunque vada, tutti si voltino a osservarlo, uomini compresi. Questa sera, poi, che ha dato vita a una delle sue migliori prestazioni, sfiorando il record di assist da lui stesso stabilito lo scorso anno e conducendo la squadra per mano verso una vittoria strepitosa, tutti gli occhi della sala sono puntati su di lui.
Il suo score, però è qualcosa a cui le donne di solito non prestano grande attenzione. Loro sono più interessate al suo aspetto, anzi spesso solo a quello. Dall'alto del suo metro e novantasette, svetta sulla maggior parte delle persone presenti, il suo fisico è muscoloso ma asciutto, il suo viso è sempre abbronzato, i suoi occhi celesti sono profondi e magnetici e i suoi capelli biondo scuro sono curati in modo maniacale. Perfino io non posso negare che sia un bell'uomo. Ma non è il mio tipo e non lo è mai stato. E poi lo conosco troppo bene per poterlo considerare appetibile. La verità è che è un ragazzino immaturo che, quando non pensa al basket, parla solo di sciocchezze.
Del resto, lui è The Right, non dimentichiamolo.
La fama e il successo planetario che ha raggiunto gli permettono di comportarsi come meglio crede e spesso se ne approfitta. Sembra che da quando ci siamo conosciuti, ormai una vita fa, non sia mai cresciuto, se non in altezza. La prima volta che l'ho visto eravamo al primo anno di High School e lui era poco più di un bambino rachitico e allampanato. Era così sgraziato che sembrava un ragnetto a cui fossero state attaccate delle zampine troppo lunghe e troppo sottili che non sapeva come muovere. Ho perso il conto di tutte le volte che ha picchiato la testa contro le ante dei miei armadi o in cui si è schiacciato le dita nelle porte.
Quando entrava in campo, tuttavia, già allora si trasformava e trovava una coordinazione e una grazia che mi stupivano ogni volta e che ancora oggi mi lasciano esterrefatta. Durante le sue partite, mi scopro spesso a osservarlo come se non lo conoscessi affatto. I suoi movimenti sono assolutamente perfetti e sembrano nascondere un'intelligenza che nelle sue parole spesso manca.
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The right man - La brace sotto la cenere
RomanceSamantha Martin è una giovane specializzanda del Tisch Hospital di New York. È allegra e spigliata, fa un lavoro che adora, ha molti amici, ma poco tempo da dedicare alla vita sentimentale. Questo finché non incontra Robert Carter, un affascinante a...