Capitolo 4

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Liam era arrivato lì un’ora prima, ed era restato dentro la macchina a guardare verso la casa di Christine. Riusciva a vedere, anche se la finestra era coperta da una tenda, lei che girava in quella che doveva essere la sua stanza. Vide che si allontanò dalla finestra e quando tornò stava parlando al cellulare. “Starà parlando con quel biondino” ipotizzò. Al solo pensarci, divenne teso e strinse talmente forte il volante che le nocche delle mani gli divennero bianche. Tornò ad alzare il viso verso la finestra. Christine aprì le tende e in quel momento stava ridendo. Liam non aveva mai visto una ragazza di una bellezza così non convenzionale. Lei era una ragazza bellissima nel suo modo di essere. Non era una di quelle ragazze con cui era abituato a “uscire”. Quelle indossavano dei vestiti aderenti, talmente corti che lasciavano pochissimo all’immaginazione, si truccavano esageratamente, si mettevano dei tacchi vertiginosi e in genere “l’uscita” consisteva nell’andare a casa di lei. Lei, invece, si vestiva come capitava e più comoda era, meglio era. Era una ragazza unica nel suo genere. Se le circostanze fossero diverse, probabilmente starebbe pesando che con una ragazza come lei poteva avere un futuro. Scrollò le spalle a quel pensiero, con la vita che ha non può permettersi dei sentimenti. Guardò l’orario e il suo telefono segnava le 19:55. Scese dall’auto e si incamminò verso la casa. Superò il vialetto e arrivò davanti alla porta che erano le otto in punto. Suonò e aspettò. Riusciva a sentirla correre giù dalle scale. Dopo pochi secondi, la porta si aprì. Si voltò verso di lei e rimase per dei minuti a guardarla senza dire una parola. I capelli rossi e ricci le ricadevano morbidi sulle spalle e arrivavano fin sotto il seno, il maglione copriva la parte superiore del suo corpo mentre le gambe erano messe in risalto da dei jeans chiari, e ai piedi delle semplicissime vans. Dopo aver guardato più volte il suo corpo, alzò lo sguardo fino al viso e notò, con piacere, che anche lei lo stava guardando.

Christine era rimasta a guardarlo in ogni suo minimo particolare. Indossava l’inseparabile giacca di pelle nera, sotto di essa c’era una maglietta grigia con lo scollo a V e i jeans stretti gli fasciavano perfettamente le gambe. Ma quello che più le piaceva di lui, erano i suoi occhi. Di quel marrone così caldo e rilassante. Quando lui tornò al alzare il viso, sorrise incontrando il suo sguardo.

«Pronta piccola?» rimase sorpresa da quel nominativo e annuì poco convinta . Uscì di casa e si chiuse la porta dietro. Andarono verso la macchina e lui le aprì lo sportello. Lei si sedette dentro e lui la raggiunse. Mise in moto la macchina e partirono.

Per tutto il viaggio, Christine continuava a guardare di sottecchi Liam. Lui se ne accorse e sorrise. Lei si schiarì la voce.

«Dove stiamo andando?»

«Oh ma allora non hai perso la lingua» scherzò.

«Avevo pensato di andare a mangiare» Christine annuì. Era rimasta sorpresa. Questo ragazzo che le era seduto di fianco non era il Liam che aveva conosciuto il mese prima, quello era più freddo, arrabbiato con il mondo, scontroso, mentre questo era in qualche modo sereno. Questo le fece pensare che Liam era veramente un ragazzo lunatico per avere dei cambi d’umore così repentini.

«Ehi» Liam le sventolò una mano davanti alla faccia.

«Ci sei?» Christine sbattè gli occhi e poi lo guardò.

«Si, scusa stavo-» lui la interruppe.

«Pensando» concluse per lei.

«Lo so. Lo vedevo dall’espressione assente che aveva il tuo viso» lei abbassò il volto sentendo che le guancie prendevano colore. Non si poteva non dire che Liam fosse un ottimo osservatore.

«Posso sapere a cosa pensavi?» poteva dirglielo, oppure lui rischiava di cambiare umore? Decise di non rischiare.

«Stavo pensando a domani, per il mio turno al bar» spostò lo sguardo verso la strada, se guardava qualcuno negli occhi non riusciva a mentire.

Afire Love || Liam Payne || (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora