Bolla di sapone

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Trascorse una lunghissima settimana, riuscimmo a rubare quell'auto e Will si stava dando da fare per renderla irriconoscibile. Harry aveva avuto accesso alle telecamere del porto e Will mi aveva preoccupato quegli uomini che avevo chiesto, due di loro stavamo alla porta altri dieci ad una mia chiamata sarebbero arrivati di corsa.  Avevano anche reclutato alcuni spacciatori così stanotte quando prenderemo la droga la daremo direttamente a loro che ci porteranno il ricavato. Era fatta, avevamo il modo di guadagnarci da vivere, Ian aveva accettato di combattere con il mio nome, dividendo il ricavato come Will aveva trovato degli autisti pronti a correre con il mio nome. Violet mi aveva portato la droga così avevo fatto fare da Harry e da Ian la stessa quantità però con qualsiasi materiale potesse confondersi con la droga.
"Kyra guarda qui" Tessa salta sul letto accanto a me mostrandomi dei fogli
"Che succede?"
"Quando i nostri nonni avevano circa trent'anni sparirono in tutto il mondo quintali di droga e armi. Non vennero più ritrovate e non si sa che fine abbiano fatto, inoltre una settimana dopo ci fú un grandissimo furto dalle banche di New York, Washington e Toronto. I rapinatori non furono mai presi. Un mese dopo un uomo dal nulla creò un'azienda commerciale automobilistica. New York, data la comparsa ambigua indagarono su di lui, ma non ci furono prove sufficienti per incastrarli. Allora sono andata in quella azienda chiedendo un appuntamento con il capo, sai che mi hanno detto? Che si occupa di altri affari e che non sta mai in azienda. La cosa strana è che mentre mi allontanavo potrei giurare che ha alzato il telefono e ha detto, Signore sono venuti a chiedere di lei. Lui é il nostro uomo Kyra" Più parlava più mi convincevo che quella era la pista giusta, lo avremmo fregato con la droga ed eravamo ad un passo da lui. Attraverso il corridoio entrando in camera di Harry, con mia grande sorpresa lo trovo ad un palmo dal viso di Violet schiacciata contro il muro, sono costretta a mordermi il labbro per non ridere, era l'ultima coppia che mi aspettavo. Harry si allontana sbuffando mentre Violet dopo avermi dato una spallata va in camera sua. Alzo le mani ridendo
"Ehi calma" Harry mi guarda malissimo mentre mi fa cenno di entrare
"Scusa appendi un cartello un avviso, non so" lui mi spinge leggermente mentre mi butto a peso morto su una delle sedie di fronte ai tre computer e strani oggetti che non conosco, si siede accanto con le mani già sulla tastiera
"Spara"
"Devi rendere Tessa la più assimibile delle segretarie anche la più sexy, con degli studi da paura, un altro nome è un altro aspetto deve essere irriconoscibile, ma sopratutto perfetta. Fai in modo che licenzino qualcuno in
Quell'azienda e fai assumere lei. Fai come vuoi hai carta bianca" un ghigno gli collare in volto
"Carte bianca mi piace. Forza Tessa avremo una serata di lavoro intenso"
Dopo aver lasciato i ragazzi alle loro commissioni inizio a vestirmi per la serata con Austin, indosso un vestito (si proprio un vestito), viola lungo fino a terra con uno spacco profondo sulla gamba destra, il corpetto ha la scollatura a cuore senza maniche, metto una collana con tanti piccoli diamanti tonda e rigida. Delle scarpe aperte argento, un tacco a spillo alto ed un cinturino per darmi maggiore stabilità. Lego i capelli in uno chignon elegante lascando due ciocche mosse ad incorniciarmi il viso. Metto un ombretto nero sfumato, la matita, il mascara, fondotinta e blush, aggiungendo solo del lucida labbra alle mie labbra. Prendo una pochette argento rigida prima salire su. Infilo le chiavi di casa, dei soldi ed il cellulare dentro. Allo specchio all'ingresso infilo degli orecchini pendenti in verticale con tre diamanti.
"Sei stupenda. Dove vai?" mi volto verso Ian e gli sorrido senza aggiungere altro, mi arriva in quel momento il messaggio che Austin è arrivato.
"Inserisco dopo io l'allarme. Buona notte" ignoro la sua domanda scendendo i gradini e tirandomi su il vestito per non inciampare, attraverso il portico con una sicurezza che non mi appartiene, Austin fischia in segno di approvazione, mi prende la mano facendo il baciamano, sorrido inchinandomi ed entrambi ridiamo. Mi apre lo sportello della limousine nera ed io salto dentro. Indossa un completo nero, con il papillon. Risaltava il suo aspetto facendolo sembrare ancora più bello di quanto non sia, gli spettino i capelli che erano stati ordinati, mossi e sbarazzini erano più belli.
"Senti già che ci siamo ti dò una cosa" tiro fuori dalla borsa un invito per il ballo degli Williams, me ne avevano mandati alcuni, magari non ero più tra le loro fila ma avevo sempre il loro sangue e cognome. Guarda il biglietto e sorridendo lo infila nella tasca interna della giacca.
"È una festa di compleanno?" Scuoto la testa guardano fuori dal finestrino la città scorrere sotto di me. Avevo soldi e ogni possibilità, ma alcuni privilegi non mi appartenevano.
"No ma a fine serata c'è una sorpresa per te. Ah è una festa di ingordi, in onore di una famiglia perfetta solo all'apparenza, con tradizioni preistoriche e frasi preparate a casa. Però ci sono io" faccio la sua stessa battuta e lui Scuote la testa
"Non mi sembra un compromesso tanto brutto" Mi sussurra all'orecchio per poi baciarmi la guancia. Sono certa di essere arrossita violentemente e Austin se la ride, sapeva benissimo come farmi innervosire ma era straordinario la mia bolla sicura. Mi aprono lo sportello prima che Austin mi porga una mano, lo prendo sotto braccio rabbrividendo leggermente per il freddo. Osservo il maestoso palazzo davanti a me e tutte le persone eleganti pronte ad entrare.
"L'alcol è of limits puzzi di Gin." Mi dice con tono di rimprovero
"Così potresti riuscire a sedurmi" gli rispondo acida, mi mordo la lingua perché lui non lo meritava affatto, non volevo ferirlo. Con mia grande sorpresa però sorride e basta.
"Sicura che non ci sia già riuscito?" Lo scanso leggermente e lui ride. Davvero baravo a sdrammatizzare ogni cosa, a rendere leggera ogni parola e situazione.

White rose ~broken soul~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora