Capitolo 16

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Dopo quelle parole, l'uomo rimase completamente senza parole, nel mentre Laurie lo stava guardando con assoluta malizia ed uno sguardo piuttosto malandrino.

"Il mio tipo? Che cosa diavolo stai dicendo Laurie?"

"Ho visto bene il modo in cui lo guardi... e ho visto altrettanto chiaramente come lui guarda te. Vi mangiate letteralmente con lo sguardo e siete troppo carini insieme, quindi mi stavo domandando... quand'è che farai il primo passo con lui? Voglio saperlo, ora!"

Dopo quelle parole John arrossì tremendamente sul mento per poi guardare attentamente la sorella minore che stava ridendo scuotendo la testa ed era felice come mai nella sua vita.

"Senti Laurie, adesso non è importante, ok?"

"John! Tu non esci da questa stanza fino a che non mi avrai detto tutto quanto!"

"Cosa?!"

"Voglio sapere quand'è che farai il primo passo con lui, ma soprattutto, voglio capire che cosa c'è tra di voi!"

"Ma che cosa vuoi capire Laurie?! Non ha nessun senso questo tuo atteggiamento e poi tra me e Tom non c'è stato assolutamente niente, d'accordo?!" Disse per poi sentire la propria coscienza che gli urlava di non dire nuovamente menzogne in quanto tutto ciò che stava affermando non era assolutamente vero.

"Bugiardo!"

"Cosa?"

"Vuoi farmi credere sul serio che tra di voi non ci sia già stato un bacio? O magari la vostra prima volta? Pfffff, ma figuriamoci!"

"Laurie!" Urlò a quel punto John con le guance rosse, completamente in fiamme. "Ma che dici? Mi stai mettendo in imbarazzo, te ne rendi conto, sì?!"

"Oh, piantala! Un ragazzo che non mi conosce viene qui a casa nostra per sapere come sto e poi ti chiede come va e ti dice che andrà tutto bene e tu dici che questo non significa niente? Ma smettila di prendermi in giro e mentire a te stesso, su!"

"Senti Law se permetti questi sono fatti miei, intesi? Tu intanto pensa bene a riposarti un pochino ed io nel frattempo ti preparo qualcosa da mangiare, mh?"

"Sì, sì!" Sorrise. "Ma sappi che non mi prendi in giro, chiaro? Tu e Tom non me la raccontate giusta!"

A quelle parole, John sbuffò sommessamente per poi chiudere la porta alle spalle e percepire il proprio cuore battere impazzito: e se in un qualche modo sua sorella Lawrence avesse... ragione?

Se davvero Tom lo amasse come sosteneva lei?

Dopo quei lunghi e tortuosi pensieri, John decise di mettersi a cucinare, non riuscendo però a concentrarsi: il pensiero di lui che raggiungeva il piacere in Tom, o Tom stesso che faceva la parte dell'attivo e lo baciava, lo faceva impazzire... come ammattiva al pensiero di immaginarlo con un altro che non era lui.

Con tutti quei pensieri in testa, John iniziò a sbattere con forza due uova per fare una frittata con i pomodori secchi per sua sorella che ne andava pazza preparando anche un contorno sfizioso fatto di ceci e peperoncino.

A quel punto Lawrence sentendo nell'aria l'odore di cibo, si alzò dal letto e in un attimo si ritrovò difronte al fratello che ancora non si era accorto di lei troppo preso nel cucinare.

"Frittata di pomodori secchi?"

"Laurie che cosa ci fai alzata? Non ti avevo forse detto che te ne dovevi rimanere a letto a riposo?"

"Sì, me lo avevi detto è vero... ma io sto meglio rispetto a prima e comunque ho fame!"

John sospirò. "Bene, allora siediti tra poco mangiamo anche perché ora che ci penso la guardia che viene a controllarti passa qui tra poco..."

Sentendo quelle parole, Laurie sgranò completamente gli occhi per poi toccarsi i capelli rossi e mossi. "Tra poco quanto?! Merlino io... beh, ecco non sono molto presentabile." Disse con le guance in fiamme.

Lawrence infatti purché fosse una ragazza molto distratta e capace di mettersi nei guai lasciando intendere di essere una persona sbarazzina, non amava per niente dare una cattiva idea del suo aspetto.

"Un'oretta ancora. Abbiamo tutto il tempo per mangiare e sistemarci al meglio." Rispose a quel punto l'uomo con un sorriso avendo intuito il pensiero della sorella che infatti disse...

"Ma che fai, mi leggi nel pensiero?!"

"Io?! Non oserei mai!" Rispose ridendo. "Ma anche se volessi, purtroppo non siamo dei maghi e delle streghe."

"Peccato, mi sarebbe piaciuto."

"Anche a me. Dai, siediti: è pronto." Rispose ad un certo punto per poi afferrare la padella ed un piattino nel quale aveva riposto il contorno e appoggiarli sul tavolo davanti ad una Lawrence piuttosto affamata.

A quel punto anche John si mise a sedere davanti a lei e in un attimo, si versò da mangiare prendendo il piatto della ragazza che nel frattempo stava sbuffando.

"Che hai?"

"Vorrei uscire un pochino..."

A quelle parole, ma soprattutto al tono di voce con cui Lawrence lo aveva detto, in un attimo il noto Capitano Taylor sentì il bisogno di alzarsi dalla sedia e abbracciare la ragazza, una cosa che mise in atto in pochi secondi.

"Ehi, ehi... stai tranquilla, d'accordo? Molto presto riusciremo a beccare il tuo spacciatore e ad arrestarlo, ok? Nel frattempo tu rilassati, perché non sei sola... ci sono io con te e c'è anche Tom."

Lawrence annuì con le lacrime agli occhi. "Lo so, grazie John." Rispose per poi dargli un bacino sulla guancia, facendolo sorridere felice.

John&Tom ~ Due ragazzi a Parigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora