Uccidili con gentilezza[3]

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Ho trovato la mia fidanzata dove meno la sospettavo: al buffet in compagnia di Liam che stavano ridendo di qualche sua stupida battuta del momento.
Dopo averla sottratta a Liam, abbiamo finalmente ballato insieme. Come al solito lei è bellissima nel suo vestito color avorio con una maschera celeste che la aiuta a mettere in mostra i suoi occhi magnetici.
Abbiamo ballato insieme, vicini, ci siamo baciati, ci siamo divertiti come una normale coppia innamorata.

Passiamo quasi due ore sulla pista da ballo e non ci saremmo fermati se solo avessimo potuto, ma lei indossa i tacchi e le incominciano a far male

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Passiamo quasi due ore sulla pista da ballo e non ci saremmo fermati se solo avessimo potuto, ma lei indossa i tacchi e le incominciano a far male.
Troviamo una sedia libera e lei si siede sopra, io mi inginocchio per poi mettere le mie mani sulle sue ginocchia e così essere quasi alla stessa altezza. Le accarezzo il viso.
-Ti vado a prendere qualcosa?-le chiedo quando lei riapre gli occhi.
-Un bicchiere d'acqua mi andrebbe-mi risponde e mi sorride gentile, per poi posare la mano sulla mia guancia e condurmi al suo viso per baciarla. Le sorrido e la riempio di baci, stasera è davvero bellissima. Uno spettacolo.

Mi allontano da lei per prenderle da bere e noto rientrare una coppia che non potrei mai confondere: Martin e Ginevra. E non mi stupisco quando noto che le loro mani sono unite e mentre parlano si sorridono in un modo unico. Ho sempre pensato che fossero una coppia davvero perfetta, dovevano solo trovarsi a metà strada, dovevano fare le loro esperienze per migliorarsi. Dovevano imparare a accettarsi.
Martin è un ragazzo spericolato, infatti non mi è piaciuto per niente quando si è messo con Martina, perché sapevo già come sarebbe finita la loro frequentazione. Per uno come Martin, serve una persona come Ginevra che riesce a tenerlo a bada, che lo riesca a rendere migliore. Martina è una brava ragazza, ma su certi punti non riesce ancora ad arrivarci. È ancora molto bambina. Ginevra non è una donna, non ancora, eppure la vedo molto vicina ad arrivarci. È cresciuta molto in questo anno.

Vedo una figura femminile, snella, dalla pelle chiara e dai capelli inconfondibilmente rossi. È senza maschera e quando la sua attenzione si posa su di me, mi rivolge un sorriso divertito, per poi inoltrarsi tra le diverse persone che ballano. Non penso troppo e la seguo. Può davvero essere lei?
Non potrei mai confonderla...
Arrivo al punto dove l'ho vista, ma non la trovo, la cerco e la vedo vicino al muro così cerco di raggiungerla facendo a spallate con la gente che non ne è molta felice. Esce in giardino e quando ci riesco anch'io la trovo ad aspettarmi a braccia incrociate. Faccio l'ultimo passo e le sono poco lontano, il cuore mi batte fortissimo, non riesco a credere che sia uscita dal carcere così presto.

 Faccio l'ultimo passo e le sono poco lontano, il cuore mi batte fortissimo, non riesco a credere che sia uscita dal carcere così presto

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Una vita per essere amati // cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora