ricordi īīī

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Mattina ore 8:00

Mi alzai svogliatamente dal letto e dopo essermi vestita,scesi in cucina.

Non c'era nessuno in casa...'probabilmente saranno usciti per una passeggiata' pensai.

*cough, cough* mi voltai di scatto e vidi il moro appoggiato alla porta.

'Ehm...buon..buongiorno.' dissi con tono tra l'imbarazzato e l'arrabbiato.

'Buongiorno Moon.'

'Senti...si può sapere cosa ti è preso ieri? Prima eri felice, poi quando sei salito in camera sei cambiato...sono preocuppata.'

'Moon..non posso dirtelo.'

' Ma perchè? Tra di noi non ci sono mai stati segreti. Non ti ho mai visto cosí arrabbiato. Per favore,lo sai quanto tengo a te.' delle lacrime cominciarono a scendere lungo le mie guancie.

In quel momento il giovane si avvicinò a me,con una mano sollevó delicatemente il mio mento per far incrociare i nostri sguardi e mi disse:

' Scusami, sono un imbecille ti ho trattata male, non volevo. È che ho problemi con il manager'

'Cosa ti ha detto?'

'Non vuole che continui a frequentarti, dice che mi distrai, e che visto che siamo una band emergente non possiamo permetterci distrazioni almeno in questi primi anni.Poi i paparazzi non ti lascerebbero in pace'

'Perchè non me lo hai detto prima?'

'Volevo prima chiarire con lui..non può impedirmi di starti accanto.'

'Ascolta...forse lui ha ragione, in effetti non potete permettervi di distrarvi, dovete lavorare sodo e io sono d'intralcio alla vostra carriera. Ora che avete realizzato il vostro sogno non dovete rischiare di perderlo a causa mia.' un sorriso triste comparve sul mio volto.

'Ma cosa stai dicendo? Se non fosse stato per te noi non saremo i Black Veil Brides. Tu mi hai presentato ashley e gli altri.'

'Andy, ascoltami.. È meglio se per un pò non ci sentiamo.'

'No..non..'

'Taci, e lasciami finire di parlare'

Annuí.

'Il tuo manager non cambierà idea, non potete giocarvi la carriera, quindi accontentiamolo. Fino a quando non uscirà il vostro terzo album faremo finta di non conoscerci. Poi dopo, tutto tornerà come prima.'

'Ma un anno...sei sicura?'

'Sí, ce la posso fare' sorrisi per rassicurarlo.

'Verrò a prenderti tra un anno esatto promesso.'

' e io ti aspetterò.'

'Ora che ci penso, ti ho sentito cantare tempo fa, hai una voce stupenda.' disse abbracciandomi.

'Eeeh? ' arrossí.

'È vero, potresti diventare una cantante.' continuò senza smettere di fissarmi con quei suoi occhi.

'Pff,magari...'

In quel momento il cellulare del ragazzo squillò e il suo sguardo cambiò nuovamente.

Finita la chiamata si voltò verso di me.

'Era il mio manager...vuole che partiamo subito per Los Angeles. '

'Uhm..di già?'

'Sí...sicura di non...'

'Sí sono sicura...chiama i ragazzi, preparatevi e partite o quello vi uccide.' conclusi.

Ore 19:00

Dopo aver preparato le valigie era arrivato il momento dei saluti.

Mi sarebbero mancati un casino tutti e 5.

L'ultimo a uscire di casa fu Andy che dopo avermi stritolata disse:

'Ci si vede tra un anno, allora'.

'Sí, non fare cazzate mi raccomando'dissi tutta sorridente.

'Sembri mia madre' sbuffò.

'Scemo, promesso che tornerai?

'Te lo prometto. Tu continua a cantare però, e pubblica qualche video su youtube.'

'Va bene farò del mio meglio, ma per i video non ti prometto niente'

'La solita testarda, tieni' mi allungò una scatolina di velluto blu. Al suo interno c'era una collana in cuoio nero nel cui ciondolo vi era scritto: *I Promise*

'È stupendo, grazie mille' dissi tutta felice.

'Anchio ho la tua stessa collana, questo ci terrà vicini anche se lontani e ci ricorderà della nostra promessa.'

'Grazie ancora,ora è meglio che vai'

'Già, bhe..allora ci si vede tra un anno'

'Si,a presto' sorrisi e guardai il bus allontanarsi mentre il vento gelido accarezzava la mia pelle costringendomi successivamente a rientrare in casa. Chiusi la porta appoggiandomi a essa scivolando sul freddo pavimento. Alzai lo sguardo, chiusi gli occhi e sussurai : ' tra un anno eh?' dissi stringendo il ciondolo per poi scoppiare in lacrime. Un senso di vuoto mi avvvolse. Ora ero sola, nessuno mi avrebbe protetta, sola..contro i miei demoni.

Avevo paura, una parte di me urlava dicendo che il moro non avrebbe mantenuto la sua promessa. L'altra era fiduciosa, troppo fiduciosa pensava che sarebbe tornato per salvare lei, l'errore imperfetto disprezzato dai genitori e da tutti.

Ma non fu cosí....

Questa è la storia di Moon e di una promessa infranta, un desiderio talmente forte da distruggerti.

broken promisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora