Vacanze

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Mi svegliai all'alba, finii di preparare la valigia, mi vestii, ora non avevo proprio tempo per rimuginare su quanto era successo la sera prima, Brian sarebbe arrivato a prendermi tra non molto. Raccolsi tutte le mie cose e scesi al piano di sotto, dando un ultimo sguardo a quella camera che mi aveva ospitato in quei giorni, mi sarebbe mancata. Non si vedeva nessuno in giro per casa, credo che Freddie dormisse ancora, avevo la netta sensazione che non sarebbe sceso a salutarmi e se non lo avesse fatto, ci sarei rimasta davvero male. Per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a capire il perché del suo comportamento, d'accordo probabilmente potrei aver frainteso tutto e lui non provava quello che provavo io, anche se dubitavo di ciò, ma non venirmi nemmeno a salutare, mi sembrava davvero troppo, in fin dei conti non avevo fatto niente di male e non me lo meritavo di essere trattata così, ma vallo a capire cosa gli passasse per la testa a quell'uomo. Andai in cucina e feci colazione, poi mi sedetti sul divano ad aspettare Brian. Arrivò poco dopo

<<Buongiorno Bri>>

<<Buongiorno Laura>>

entrò e si accorse che ero sola

<<Freddie dov'è?>>

<<Credo che stia ancora dormendo>>

<<Vado a svegliarlo allora, non è carino da parte sua non venire nemmeno a salutarti, anzi a dirla tutta, è proprio da maleducati, che razza di padrone di casa è se si comporta in questo modo?>>

stava per salire di sopra quando lo fermai

<<Brian, lascia stare davvero, non importa, va bene così>>

<<No che non va bene>>

Poi mi scrutò in viso forse per scorgervi qualcosa e mi chiese

<<Ma fammi capire per caso è successo qualcosa tra voi due?>>

<<Bri, preferirei non parlarne se non ti dispiace>>

<<Ok, come vuoi, ma se dovessi cambiare idea io ci sono lo sai, ma sei sicura che non vuoi salutarlo?>>

<<Grazie Bri,  Freddie sapeva benissimo che oggi sarei partita, se non è sceso a salutarmi avrà le sue ragioni, te lo ripeto, non fa niente, possiamo anche andare>>

<<Ok, come vuoi, andiamo allora>>

<<Si,andiamo, aspetta però, voglio almeno lasciargli un biglietto per ringraziarlo dell'ospitalità, faccio subito>>

così presi un foglio di carta e una penna che avevo in borsa e scrissi

"Grazie di tutto, Laura"

un po' striminzito e freddino come messaggio, lo so ma non avrei saputo cos'altro scrivere, qualsiasi cosa mi sembrava sbagliata o fuori luogo, visti anche gli ultimi avvenimenti, lasciai il biglietto sul tavolo dell'ingresso e dissi a mio cugino

<<Ora possiamo andare>>

seguii Brian fuori da quella casa, lanciando un ultimo sguardo in direzione delle scale e uscii convinta che non lo avrei rivisto mai più. Arrivati in aeroporto, salutai calorosamente Brian, abbracciandolo forte, mi sarebbe mancato così tanto

<<Grazie davvero di tutto Bri, mi mancherai, ti voglio bene, a presto spero>>

<<E' stato un piacere Laura averti qui, mi mancherai anche tu e ti voglio bene anch'io, spero di rivederti presto, puoi tornare qui ogni volta che vuoi, lo sai>>

<<Grazie Brian>>

scesi dalla macchina e mi avviai per prendere il mio volo, non ero proprio pronta per rientrare in Italia, non lo ero affatto, perché l'unica cosa che avrei voluto fare in quel momento era tornare indietro da Freddie per chiedergli spiegazioni del suo comportamento della sera prima e sapere perché non era nemmeno venuto a salutarmi, ma sapevo di non poterlo fare, ahimè per me era arrivato il momento di andare a casa. Una volta in Italia, la mia vita riprese i suoi vecchi ritmi, anche se io ormai non ero più la stessa, qualcosa dentro di me era cambiato per sempre. Era estate e faceva un caldo pazzesco, a breve sarei andata in ferie per due settimane, anche se non sapevo ancora come avrei trascorso quel periodo, non avevo organizzato nulla, sinceramente non ne avevo proprio voglia, il mio solo pensiero era Freddie, mi mancava ogni singolo giorno e avrei solo voluto rivederlo. Non facevo che pensare a lui e a tutti i momenti che avevamo passato insieme. Pensavo ai suoi occhi, alle sue mani, alle sue labbra che avevo avuto modo di assaporare per quel breve e fugace momento, al suo sorriso, alla sua voce, mi mancava tutto di lui, le nostre serate passate a giocare a scarabeo, a guardare un film o semplicemente a chiacchierare, lui che suonava il piano e cantava per me. I ricordi si accavallavano uno sull'altro nella mia testa. Si, è vero, c'ero rimasta molto male per il fatto che non mi avesse salutato prima di partire, ma nonostante tutto non riuscivo a togliermelo dalla mente e soprattutto dal cuore, anche se sapevo che farlo sarebbe stata la cosa più sensata, perché dovevo andare avanti con la mia vita, considerando poi il fatto che sicuramente non lo avrei più rivisto ma non era per niente facile. Un giorno Brian mi chiamò, parlammo per un po', quando ad un certo punto se ne uscì dicendo

<<Sai da quando sei partita, Freddie non è più lo stesso ed è intrattabile, più del solito>>

<<E io che c'entro? non credo proprio che questo abbia a che fare con me>>

<<Non so cosa sia successo tra voi ma credo proprio che invece sia così>>

<<Lo pensi sul serio Bri?>>

<<Si Laura, non è una coincidenza se ha iniziato a comportarsi in questo modo da quando sei andata via>>

<<Non so che dire...>>

<<Io sono sicuro che senta la tua mancanza anche se testone com'è non lo ammetterebbe mai, tanto meno con me per ovvi motivi>>

<<Oh Bri mi manca tanto anche lui...non mi fraintendere mi manchi anche tu, mi mancate tutti, ma...>>

<<Sei innamorata di lui Laura?>>

<<Non ne sono sicura Brian, posso solo dirti che provo dei sentimenti per Freddie, ma non so se per lui sia lo stesso>>

<<E allora perché non vieni qui e lo scopri? Così magari potrai toglierti ogni dubbio, poco fa mi hai detto che tra un po' andrai in ferie e non hai ancora deciso dove andare, quindi perché no?>>

<<Bri, mi piacerebbe moltissimo ma non vorrei crearti disturbo>>

<<Ma quale disturbo? Sarei solo felice di averti qui>>

<<Non saprei, dovrei pensarci>>

<<D'accordo, pensaci e poi fammi sapere cosa hai deciso>>

<<Ok, grazie Bri>>

<<Ci sentiamo nei prossimi giorni allora>>

<<Si, Bri, ci sentiamo presto>>

Nei giorni seguenti alla telefonata con Brian, pensai molto all'idea di tornare a Londra, avrei avuto la possibilità di trascorrere del tempo con mio cugino, che ormai stava diventando come un fratello per me, anche se volendo essere davvero sincera, il reale motivo per cui volevo tornare lì era solo uno e cioè Freddie, mi chiesi quale sarebbe potuta essere la sua reazione quando mi avrebbe rivisto, sarebbe stato contento oppure la mia presenza lo avrebbe infastidito? Ed era vero che gli mancavo? Non lo avrei saputo fino a quando non mi fossi trovata davanti a lui, l'unica cosa certa era che volevo scoprire che cosa provava davvero per me, sapere se anche lui sentiva le mie stesse emozioni e avrei potuto farlo solamente rivedendolo, quindi decisi che le mie vacanze le avrei trascorse a Londra. Chiamai Brian e gli comunicai la mia decisione, lui ne fu entusiasta, sperai che quei giorni che mi separavano dalla partenza passassero in fretta e forse, dico forse, avrei finalmente avuto le risposte a tutte le domande che mi tormentavano. 

Angolo dell'autrice: Questo capitolo diciamo che è di transizione, nel prossimo forse accadrà qualcosa di importante, chissà... 

I was born to love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora