Capitolo 5

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Appena erano saliti in macchina a Liam era arrivato un messaggio da Louis. Gli aveva scritto di andare subito da lui, quindi decise di andare al locale dove era sicuro si trovasse e di lasciare Christine in macchina. Non voleva che si immischiasse in questa storia. Non voleva che conoscesse questa parte di lui. Scese dalla macchina e la chiuse, almeno era sicuro che lei non sarebbe venuta a cercarlo. Attraversò la strada ed entrò nel locale. L’odore di fumo, alcool e sudore gli riempirono i polmoni. Superò il mucchio di ragazzi e ragazze che ballavano una spalmata addosso all’altro e salì le scale che portavano ad una stanzetta privata. Aprì la porta e si ritrovò davanti una faccia a lui ben conosciuta.

«Zayn, che ci fai qui?»

«Ciao Liam, anche tu mi sei mancato» rispose il ragazzo. Si avvicinò a Liam e lo abbracciò. Indossava una giacca di pelle nera, dei jeans e degli anfibi. Aveva i capelli neri alzati in una cresta, la pelle ambrata delle braccia era quasi completamente coperta da tatuaggi.

«Da quant’è che sei tornato Malik?» gli chiese sorridendo.

«Non da molto, sono qui da sta mattina» Zayn era uno dei suoi migliori amici, si conoscevano fin dall’infanzia. Ne avevano combinate così tanto insieme.

«Lo sai che rischi a stare qui vero?» gli ricordò.

«Lo so ma sono stato via già per troppo tempo, la mia famiglia ha bisogno di me» Liam gli diede una pacca sulla spalla.

«Harry è con te?» il moro annuì.

«Si, è qui. Probabilmente sarà di sotto a farsi qualche ragazza» Liam rise.

«Sai dov’è Louis? Mi ha mandato un messaggio dicendo di venire qui il prima possibile» il moro scosse la testa.

«E’ sceso qualche minuto prima che arrivassi tu»

«Allora lo vado a cercare, ci sentiamo Malik» Zayn fece un cenno con la mano e Liam uscì dalla stanza. Il rumore della musica gli rimbombava nelle orecchie mentre scendeva le scale e andava in mezzo al mucchio di gente alla ricerca del suo amico. 

Era passata ormai mezz’ora e non c’era traccia di Liam. Christine sbuffò e spense la radio. Cercò di aprire lo sportello ma si rese conto solo allora che Liam aveva chiuso la macchina. Cercò dentro alcuni scompartimenti e trovò un paio di chiavi di scorta. Aprì la macchina e scese, per poi richiuderla. Si infilò le chiavi in tasca e si incamminò verso il locale. La musica rimbombava e il pub era pieno. Mentre cercava di trovare Liam, venne spintonata un paio di volte. Decise di andare in mezzo alla mischia di persone per arrivare dall’altra parte del locale. Alcuni ragazzi cercarono di convincerla a ballare con loro ma lei rifiutò ogni volta. Una volta superata la mischia iniziò a girare tutto il locale, senza nessun risultato. Stava per andare verso l’uscita quando qualcuno l’afferrò per il polso. Si girò immediatamente con l’idea di respingere anche questo ragazzo, ma appena lo guardò in faccia rimase sorpresa dalla sua bellezza. Gli occhi verdi la guardavano dall’alto, vista la statura di lui. I ricci castani erano attaccati alla fronte piena di sudore. Le labbra rosee e piene erano tirate in un sorriso contornato da fossette. La maglia bianca e aderente faceva intravedere i tatuaggi sul petto mentre le braccia erano ricoperte da essi.

«Che cosa ci fa una ragazza come te tutta sola in un locale come questo?» la voce roca del ragazzo uscì come melodia da quelle labbra.

«Non sono qui da sola» il ragazzo fece una smorfia divertita.

«Io qui non vedo nessuno» Christine si guardò intorno.

«Infatti sono entrata qui per cercarlo»

«E chi stai cercando, sentiamo»  il sorriso strafottente non aveva ancora lasciato il viso del ragazzo. Chris sbuffò.

«Fa niente, tanto non lo conoscerai» si girò e stava per iniziare a camminare quando il ragazzo la prese di nuovo per il polso e la tirò verso di se facendola girare. Christine si trovò stretta al petto del ragazzo mentre lui continuava a guardarla.

Dopo aver girato l’intero locale, Liam riuscì a trovare Louis al bar intento a bersi una birra.

«Ehy Louis, che succede?» il moro si girò verso di lui.

«Un casino, ecco cosa succede. Fra due giorni arriva un carico e non può andarlo a prendere nessuno» Liam si lasciò cadere sullo sgabello del bar.

«Come non ci può andare nessuno?» Louis finì la birra e si tornò a girare verso di lui.

«Zayn è nei guai fino al collo, se solo lo vedono lo sbattono dentro. Harry non è messo così male ma quasi. Io da quando sono stato beccato quella volta continuano a tenermi dietro mentre tu sei andato vicino ad essere arrestato. Avevamo quel biondino per fare questo genere di lavori, ma se l’è andata a gambe» Louis si girò vero il barista e ordinò un’altra birra.

«Siamo fottuti. Se perdiamo questo carico siamo fottuti e tu sai cosa intendo con il termine ‘fottuti’» Liam lo sapeva benissimo cosa significava, per questo non poteva rischiare che succedesse.

«Vado io, lascia che vada io» Louis per poco non si strozzò.

«Cosa? No Liam, non ti lascio rischiare così tanto» Liam gli mise una mano sulla spalla.

«Avanti, l’altra volta alla fine non mi hanno beccato» Louis lo guardò.

«Non lo so Liam, non voglio che ti succeda qualcosa» il castano gli sorrise.

«Senti, dimmi almeno che ci penserai e poi fammi sapere» Louis annuì e poi si voltò a guardare la mischia di ragazzi.

«Allora, come va con la rossa? Christine giusto?» Liam sorrise.

«Questa sera siamo usciti insieme» Louis si girò verso di lui.

«Ah e com’è andata?»

«Bene, ora è in macchina» Louis lo guardò strabuzzando gli occhi.

«Cosa? L’hai portata qui? Ma sei idiota?» Liam sbuffò.

«Non farne un dramma, era questione di cinque minuti così ho chiuso la macchina e lei non può uscire» Louis scossò la testa e tornò a guardare il gruppo di ragazzi che ballavano. Ad un certo punto un sorriso divertito nacque sul suo viso.

«Quindi lei ora è chiusa in macchina?» Liam annuì. Louis rise e poi gli indicò un ragazzo riccio.

«Guarda chi c’è in compagnia di Harry» Liam si voltò e appena vide chi c’era con il riccio, scattò subito in piedi.

Afire Love || Liam Payne || (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora