gli angeli esistono

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Elisa è una ragazza di quindici anni, ma non viene considerata dei suoi compagni di classe.  È un'autolesionista,  ma ben presto smetterà di farlo, grazie a Louis.


Come ogni mattina Elisa si sveglia alle sette per prepararsi ad andare a scuola.  Si alza e va in bagno a cambiarsi. Entra guardandosi nello specchio,  alza il braccio tutto tagliato, lo copre con la mano per vedere la differenza. Ci sta troppo male. Si mise i pantaloni e la maglia, si mise sopra un golfino di seta, un filo di trucco e scese per salutare i suoi genitori. Uscì e si avviò verso la scuola, a piedi e sotto la pioggia. Arrivò a scuola, andò in classe. La prof come al solito puntuale.
"sfigata, come mai hai sempre il golfino? Sei sono un'esibizionista di merda!" le disse una ragazza che stava seduta accanto a lei.
Elisa alzò la mano, la prof le concesse di parlare.
"prof posso andare in bagno?" le chiese.
" certo " le rispose sorridendogli.
Si alzò e andò di corsa in bagno, la ragazza che l'aveva insultata si mise a ridere dicendole ch'era una sfigata.
Elisa stava male, troppo male. Si chiuse in bagno piangendo, non sopportava quella ragazza più popolare di lei, e come pensava lei più figa, ma si sbagliava.
La campanella suonò,  e decise di rientrare in classe.  Si asciugò le lacrime lavandosi al lavandino. Si levò il trucco che era colato e ritornò in classe.
Si sedette al suo posto, fissava il suo banco.
"come al solito sei andata in bagno a piangere, non sai affrontare gli insulti" le disse.
Elisa aveva la tentazione di tirargli un pugno in pieno viso, ma sapeva che non gli avrebbe fatto niente. Si girò e si tranquillizzò.
Poi la compagna di banco si alzò e andò accanto a una sua amica peggio di lei.
"se dici qualcosa alla prof, finisci male!" le urlò la ragazza da infondo alla classe.
Tutti si misero a ridere. Entrò la preside,  tutti si alzarono per salutarla.
"ragazzi, questo è il nuovo studente. Lui è Louis" disse rivolgendosi alla classe.
"ciao" disse Louis timido.
Elisa rimase alibita, lo aveva appena visto ma già gli piaceva. In testa gli frullava u
n solo pensiero 《 non starà con una sfigata, e scommetto che quando si mette vicino a me, visto che era l'unico posto che c'è,  non mi saluta》ma si sbagliava.
"guarda, c'è un posto vicino alla signorina Elisa" gli indicò la preside.
Si avvicinò timido e si sedette.
"piacere, Louis" si presentò Louis.
"uhhh" urlò la classe.
Louis diventò rosso, idem Elisa.
" piacere Elisa" fece conoscenza.
Louis mise la mano sul suo braccio, Elisa gemette dal dolore, gli aveva toccato i tagli. Louis le alzò la manica della felpa e vide i tagli.
" Smettila" le disse.
Elisa non sapeva come mai gli avesse detto quella cosa,  infondo si sono appena conosciuti.
"mm" la finta tosse fece attirare l'attenzione dei due ragazzi.
Fecero lezione. suonò la campanella che diede inizio all'intervallo. Louis la prese per mano e la portò in giardino.
"non possiamo stare in giardino" gli disse Elisa guardandosi attorno per vedere se qualcuno li avesse visti.
"non m'importa,  da quant'è che ti tagli?" le domandò guardandola dritto negli occhi.
"non sono affari tuoi!" rispose Elisa liberandosi dalla stretta di Louis.
" Ascolta,  sei una bellissima ragazza,  non puoi tagliarti.  Ti va di conoscerci meglio? " le chiese sorridendogli.
Per Elisa fu una vera e bella sorpresa,  era il primo ragazzo che gli chiedeva di uscire per conoscersi meglio.
"certo" gli rispose, poi gli chiese "posso abbracciarti?".
" certo " rispose Louis sorridendogli.
Elisa fece il primo passo e lo abbracciò. Per la prima volta aveva conforto con qualcuno, si mise a piangere dalla felicità. 
"che hai? Ci sono io con te" le disse stringendola.
Poi suonò la campanella di fine intervallo, rientrano andando verso la loro classe. Come al solito una battutina scappò dalla bocca della deficiente, ma Elisa se ne fregò. Per la prima volta non gli diede retta, subito dopo si sentì meglio. I giorni che seguirono furono davvero meravigliosi, sopratutto quando Louis diede il primo bacio a Elisa. Louis era andato a trovare Elisa, in quel giorno avrebbe voluto dirgli che l'amava.
"ciao Eli" le disse sorridendogli.
Lei era nella sua stanza a studiare.
"ciao Lou" rispose alzandosi,  lo abbracciò e poi lo fece sedere sul letto.
"ti devo parlare" le disse Louis.
Elisa si spaventò, pensava che le avesse detto qualcosa di brutto, aveva già avuto tante delusioni nella sua vita.
"dimmi" rispose.
Non gli disse nulla, gli mise la mano dietro la nuca e la baciò. Elisa non ebbe il tempo di pensare, di reagire. Ricambiò il bacio,  era felice, è il primo ragazzo che gli piaceva e che lei piaceva a lui. Dopo un pó si staccarono. Da qui in poi Elisa cercò di non tagliarsi , Louis è stato il suo angelo custode, come spesso capita anche nella realtà. 

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