Presente, aoristo, perfetto

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Hermione si passò la mano tra i capelli per la terza volta nel giro di dieci minuti, sbuffando. Ron, che stava accarezzando Grattastinchi sdraiato pigramente sul divano, si girò e le chiese, tra lo scocciato e il divertito: "Cosa c'è, insomma? Se continui così, parola mia che diventerai una ciminiera!" "Spiritoso" replicò lei gelida. Poi, sospirando ancora, annunciò: "Il greco è più complicato di quanto credessi." Ron ridacchiò. Da qualche settimana, ormai, la ragazza si era fissata con la magia greca, antica e potente, e ne parlava a chiunque gli capitasse a tiro ("La chimera! Il basilisco! Il drago stesso, il nostro dragon, deriva dal loro dracon! Per non parlare del loro talento per la divinazione, l'oracolo di Delfi ne è una prova lampante. E i centauri? Ne vogliamo parlare?"). Nel colmo di questa sua passione, aveva deciso che voleva impararne la lingua e, possibilmente, tradurre prima di Pasqua il testo del primo rettilofono documentato nella storia, Herpo lo schifido, incoragiata dal successo con Beda il bardo. Ma il greco opponeva una strenua resistenza, e Hermione si scocciava sempre più. "Allora, qual è il problema oggi?" disse inaspettatamente Ron, rizzandosi a sedere. Lei gli scoccò un'occhiata esasperata e iniziò a leggere, parola per parola, dal suo libro di testo: "In greco, la concezione del tempo è circolare, e non lineare come in inglese. Così, invece della nostra distinzione temporale tra passato, presente e futuro, si distinguono tre temi aspettuali: presente, aoristo e perfetto" Sospirò: "E qui arriva il problema." "Il presente si usa per la durata, per il tentativo, anche per qualcosa di non compiuto; l'aoristo per l'azione assoluta, per la momentaneità, per l'inizio; il perfetto per un'azione compiuta, stativa, o per la fine." "Hum" disse Ron, vago. "Hum non è una risposta" replicò la ragazza piccata. "Sempre così gentile".Hermione, suo malgrado, sorrise. "Quello che davvero mi mancano sono gli esempi" affermò. "Allora te ne farò io: lasciami solo... qualche secondo per riflettere" "L'amore ti dà alla testa, Ron. Sono piacevolmente sorpesa: vuoi farmi ripetizioni?" Lui strizzò l'occhio: "Aspetta, donna di poca fede. Allora... un attimo solo- smettila di ridere, dai- ecco, ci sono. Dunque. Il presente è il tempo dell'amarsi- un continuo tentativo, di una certa durata." Ron si mise di fianco a Hermione, che adesso lo guardava interessata. "L'aoristo è il tempo dell'azione in sé, hai detto? Bene, allora è l'attimo di un bacio. Un bacio- abbassò la voce, come fosse un segreto- che è l'inizio di tutto." "Come il nostro il giorno della battaglia?" domandò Hermione incantata, sussurrando. "Già, e come... bhe, tutti quelli che vuoi" disse velocissimanente, imbarazzato e speranzioso insieme. Lei, allora, lo baciò e si vide subito come aveva ragione Ron: quell'atto, anche se non proprio momentaneo, certemente era un inizio.

Più tardi, nel letto, mentre la mano di Hermione vagava sul petto nudo di Ron, "Non vale- disse in un tono di finto rimprovero- mi hai distratta e ti sei scampato il perfetto." Lui voltò la testa, felice: "Bhe, era perché non avevo un esempio" "Cosa cosa cosa? Confessi allora?" Alzò le mani in segno di resa, sorridendo:"Posso giustificarmi?" "Voglio proprio sentire cos' hai da dire" replicò la strega in tono altezzoso, ma con gli occhi che ridevano. "Ecco, secondo me, nessun amore può essere perfetto. L'hai detto anche tu: il perfetto è... completo, finito, o qualcosa del genere. Non vorrei un amore del genere." Dopo qualche secondo di silenzio, Hermione parlò. "Sai, stai diventando davvero intelligentissimo. Mi fa quasi paura" "Allora capisci com'è vivere con te 24 ore su 24?" rise il mago, e cominciò a solleticare la sua amata. Dopo una mezz'oretta ancora tra baci, coccole e carezze, Ron si addormentò. Guardandolo con tenerezza mentre russava a bocca aperta, Hermione pensò che aveva ragione. Il loro non era un amore perfetto, perché LORO non erano perfetti- diciamocelo, Ron era spesso infantile, e quando metteva il broncio era assolutamente intrattabile... Del resto, anche lei, Hermione, doveva essere spesso davvero insopportabile, permalosa com'era- ma alla fine, poco le importava, erano felici così. Il loro amore non era forse perfetto, ma certamente era presente. E tanto bastava.

Spazio autrice: Hei!:) Sono Peanuts98, faccio il classico (ma dai! Non ci erano arrivati) e questa è la mia prima Romione. Ho cercato di catturare un momento tenero tra questi due personaggi e, non so esattamente perché, ho deciso che avrei utilizzato il greco come filo conduttore. Spero vi sia piaciuta; se è così, mi fa piacere vedere un commento o un preferito; se no, vi prego di commentare lo stesso in modo che io possa correggermi. Grazie per essere passati!

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