10º capitolo: in poche ore di distanza, la voglia di sotterrarmi è pazzesca!

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Apro gli occhi lentamente, sentendo un formicolio nel basso ventre: ho la vescica piena.

Quando torno dal bagno controllo l'orario sul telefono, che, da brava idiota quale sono, ho dimenticato di mettere in carica ieri sera. Fortunatamente mi sono svegliata, dato che è già al quattro percento.
Già che ci sono metto anche la sveglia, ricordandomi che devo andare all'acquario, sempre che mi accompagni Nate, dato che Travis non credo mi voglia accompagnare.

Sentendomi la gola secca, esco dalla camera diretta in cucina, ma quando sento delle urla mi blocco. Provengono dalla stanza di Travis.

"Oddio! E se ci fosse un ladro?" Allora, cerchiamo di mantenere la calma... diciamo che anche il lungo corridoio buio non aiuta.

In fretta e furia, vado in camera mia e cerco qualcosa da gettare addosso al presunto ladro, ma non trovo nulla. Provo a cercare anche dentro l'armadio ma niente.

L'unico oggetto che mi viene in mente è la sedia affianco alla scrivania, che, anche se abbastanza pesante, evito di trascinare per non far rumore, e me la carico nel braccio destro mentre col sinistro apro la porta.

Sono davanti alla stanza di Travis e sento che sta ancora urlando. Dopotutto io ho impiegato meno di un minuto per andare in camera.

<<No! Lasciatemi!>> grida. <<Voglio star con loro: sono la mia famiglia! Non ho nessun altro.>>

Cerco di farmi coraggio ed entro di soppiatto - con la sedia in tutt'e due le mani, alzandola - urlando: <<Lasciatelo, bastardi!>> Ma, quando vedo la stanza buia, e, in un secondo momento, scorgo Travis che si allunga nel letto e accende la luce, capisco di aver fatto una gaf. "Di nuovo!"

ITALIANO

Lui sgrana gli occhi spaventato. <<Oh, mio Dio! Ma che cazzo ti salta in mente!>> urla. <<E perché hai una sedia?>>

Certo che vedere una ragazza, oltretutto che conosci a malapena, piombare in camera tua con una sedia sollevata sulla testa non dev'essere un bello spettacolo.

Sento dei passi che corrono verso di noi ed un attimo dopo li vedo: sono tutti - e intendo proprio tutti: i signori Cooper, Luke, Nate, Katherine, le sue amiche e gli animali - sulla soglia a guardarci. O meglio a guardarmi.

In alcuni film, ho visto che le famiglie più ricche hanno i domestici che vivono con loro, ma mi sembra di capire che non sia così, o almeno per questa famiglia, dato che non vedo nessuno, nemmeno la governante, a meno che non abbiano sentito le grida.

INGLESE

<<Oddio! Che sta succedendo qui?>> chiede preoccupata Savannah, spostando lo sguardo tra me e suo figlio ripetutamente.

I cani abbaiano e mi corrono incontro per cercare una carezza, ma non mi sembra questo il momento.

Quando mi riprendo, abbasso la sedia e guardo la signora Cooper. <<Io...>> inizio a dire imbarazzata <<... Mi dispiace. Stavo andando in cucina a bere e ho sentito delle urla che provenivano>>, mi volto verso Travis, <<dalla tua stanza>>, mi rigiro verso sua madre, <<allora mi son presa paura e pensavo ci fossero i ladri.
<<Sono andata in camera mia e mi sono guardata attorno, cercando qualcosa da poter buttargli addosso. Ho guardato anche dentro l'armadio ma nulla, allora ho preso la prima cosa che ho trovato.
<<Quando ero qui davanti, ho cercato di essere abbastanza coraggiosa e quando ho aperto la porta... be', ho trovato solo Travis immerso nel buio, e spaventato a morte appena ha acceso la luce.
<<Mi dispiace, davvero. Non volevo svegliare tutti>>, mi giustifico raccontando e scusandomi tutta d'un fiato, ma questo non riuscirà a colmare l'imbarazzo che provo. Vorrei solo sprofondare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2019 ⏰

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