~Capitolo 15~

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Appena finii di parlare mi resi conto di come avevo ridotto Logan.

Aveva gli occhi lucidi e rossi,i pugni stretti e sul volto aveva stampata un espressione ferita.

<<O mio dio, io n-non... mi dispiace è che, non mi confido con qualcuno da molto tempo e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, scusami, sono un ipocrita e un disastro.
Prima ti dico di pensare prima di parlare ed io faccio l'esatto opposto>>mi vennero gli occhi lucidi,mentre gesticolavo come una pazza per farmi capire al meglio,ebbi una sensazione strana come se il macigno che  mi stava divorando avesse una cura e la cura era lui,perciò mi tuffai tra le sue braccia.

In genere non mi comportavo così, ero piuttosto pacata ma avevo bisogno di un abbraccio e probabilmente anche lui.

Per un momento sembrò rilassarsi mi accarezzò il fianco sinistro, poi però mi prese anche il fianco destro e mi allontanò da lui dolcemente.

Mi sentii un idiota aveva tutte le ragioni del mondo per non volere qualcuno come me al suo fianco.

Andò in camera sua e chiuse la porta.
Inizialmente ci fu un silenzio tombale tanto che riuscivo a percepire solo il battito super accellerato del mio cuore, il respiro pesante ed il macigno che portavo dentro più pesante del solito.

E poi cominciò il delirio,sentii vari oggetti che venivano brutalmente scagliati contro una parete o a terra, e poi un susseguirsi di pugni alle pareti.

Mi ripresi dal mio stato confusionale ed andai da lui.

Era inginocchiato davanti alla parete della finestra, come immaginavo a terra c'era il caos: cocci di vetro e ceramica ovunque per non parlare dell'enorme buco sulla parete che aveva di fronte.

Mi avvicinai e sentii un singhiozzo soffocato.
Stava piangendo.

Davanti a lui c'era una cornice ridotta in mille pezzi. Una morsa allo stomaco si fece strada dentro di me ,mi sentii terribilmente in colpa

<<Logan mi... >>

<< non scusarti,dopotutto sono stato io a chiedertelo, volevo sentirmi dire questo perché è ciò che pensano tutti, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dirmi>> disse tra i singhiozzi

<<Sei ferito...>>gli presi la mano ma lui non si mosse e continuò a fissare a terra.

Afflitto

<<vieni,non ti lascerò qui a consumarti nella tua nuvola grigia >> dissi per poi aggiungere <<potrebbe fare infezione >>.

Poco dopo mi seguì in bagno lo feci sedere sul water mentre prendevo le pinzette, delle garze e l'acqua ossigenata.

Mi stavo posizionando di fianco a lui ma mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe

un po' stupita da quel gesto cominciai a medicarlo togliendo per prima cosa i pezzetti di vetro dal palmo.

Non diceva niente si limitava a stringermi il fianco sinistro quando gli facevo male ed emettere un ringhio soffocato da un sospiro.

Quando ebbi finito mi alzai ed andai al lavandino per lavare le pinzette sporche di sangue in modo forsennato o meglio come se levando via quel sangue avrei levato anche il dolore che gli avevo inflitto.

Venne dietro di me e chiuse il rubinetto mi prese  le mani, poso le pinzette sullo specchio e mi abbracciò forte per la vita

appoggiò la testa nell'incavo del mio collo e poco dopo chiusi gli occhi beandomi di quel contatto ancora per un po'.

                                                                                                                                                                    

             Niki💣

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