"Me lo ricordo questo!"Gli occhi di Jimin sembravano pieni di stelle lucenti quando, con gesti delicati, prese fra le mani il vecchio disco impolverato: Vissi d'arte, di Puccini.
Non sapeva cosa significasse quel titolo, né tanto meno cosa dicesse il testo dell'opera, ma era comunque follemente innamorato di essa.
Quando pioveva ed era impossibile uscir di casa, nonna Kim prendeva il vecchio giradischi e faceva partire quella musica d'altri tempi che, grazie alla fantasia tipica dei bambini, li trasportava nel passato.
Sorrise debolmente al ricordo ed accarezzò col pollice la carta rovinata, sotto lo sguardo di Taehyung.
Avevano da poco pranzato dopo aver trascorso la mattina sotto al portico, chiacchierando e godendosi il tepore del sole sulla pelle, e per sfuggire all'eccessiva calura delle due di pomeriggio si erano rifugiati in soggiorno.
Il ragazzo dai capelli celeste si morse il labbro inferiore, indeciso più che mai sul da farsi: aveva un'idea in mente, ma aveva timore a realizzarla... come avrebbe reagito Jimin?
Era dal suo risveglio che continuava a pensarci, da quando si era reso conto di quanto il suo migliore amico gli facesse provare mille emozioni diverse.
Aveva trascorso buona parte della notte sveglio, a riflettere su quelle parole di Jungkook che gli erano sempre sembrate stupide, ma che al momento non riusciva a togliersi dalla testa.
Taehyung innamorato di Jimin.
Non ci aveva mai riflettuto realmente, ma dopo quelle ore trascorse in sua compagnia molti dubbi si erano creati nei suoi pensieri.
Jimin era gentile, era solare, era una bellezza rara, era puro come un fiore... era il suo soulmate.
Il ragazzo dai capelli arancioni alzò lo sguardo, puntandolo in quello del minore, e con evidente agitazione gli porse il disco.
"Possiamo ascoltarlo un'altra volta?"
Taehyung non poté far altro se non annuire, prendendo con mani tremanti la sottile busta di carta rigida, e si alzò, raggiungendo il giradischi posato sul piccolo tavolino accanto alla poltrona.
Sistemò il disco e dopo un respiro profondo fece partire la musica, ormai sicuro delle proprie scelte.
Si rimise diritto, con determinazione, e tornato davanti al maggiore gli porse una mano, l'altro braccio piegato dietro alla schiena.
"Signorino Park, mi concede l'onore di questo ballo?"
Le guance di Jimin si fecero subito rosse ed il suo cuore iniziò a battere più velocemente a causa dell'agitazione: ballare?
Era indeciso, anzi no, spaventato: dopo aver origliato quella frase mentre erano ancora a letto non sapeva più come comportarsi con Taehyung, non sapeva più come gestire il calore che sentiva nello stomaco.
Ma alla fine, fra mille dubbi ed incertezze, decise di seguire il proprio cuore che, inevitabilmente, lo spingeva ad unirsi con la propria anima gemella.
Fece intrecciare le loro dita e, con un colpo di reni, si mise sulle gambe.
Subito Taehyung gli circondò la vita con un braccio, stringendolo a sé così che non cadesse, ed iniziò a muoversi lentamente, seguendo il ritmo della musica.
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Friendship Bracelet [VMIN]
Fanfic"Perché siamo qui Tae?" "Perché andiamo a caccia di farfalle."