Capitolo 1°

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Ciao, Io sono Gretel. Sono una ragazza a cui piace scrivere ma anche molto brava nel disegno. Mi descrivono come una persona brillante e solare quando in realtà sono tutto il contrario. È bello avere persone accanto,amici. A molti non interessa se stai male, quindi tutto quello che devo fare è fingere...o meglio... dovevo. Da poco ho iniziato il liceo e ho avuto la fortuna di trovare dei compagni fantastici! Prima ero sola e tutti mi allontanavano, ora invece è tutto il contrario. I miei nuovi amici mi chiedono da mesi di uscire, ma io rifiuto sempre. Il motivo? Mio padre Mark. Lui è il motivo per cui non ho mai avuto amici... Dice che non mi merito di uscire e mi tiene rinchiusa affinché potessi andare solo a scuola. In questo modo i miei amici si stancano di me, non è normale che se un uomo a causa dei suoi errori non ha una vita sociale debba distruggere la mia di vita. La senza ione più brutta è la solitudine. Stare in classe con venti persone che ti evitano e parlano male di te in continuazione è imbarazzante e nauseante. Tutto questo accade da quando ero una bambina e ancora non sapevo difendermi benissimo, tantomeno da mio padre.Lui faceva a me e alla mia famiglia cose orribili, vi lascio solo immaginare. Già da piccola non mi faceva andare ai compleanni degli amichetti e nemmeno a fare la spesa con mia madre Corinne, dovevo rimanere a casa. Lui beveva,beveva tanto e io speravo sempre che un giorno scoppiasse, ma erano solo fantasticherie. I torti aumentavano e i lividi anche... Non ne potevo più!
In tutto questo ora ho degli amici che mi accettano per come sono e con tutti i miei problemi e loro sono:Sofia, Theresa,Ciocco e Sharon. Nonostante io abbia avuto dei genitori non molto presenti, ci sono state due persone molto importanti per me ovvero Josephine e Gianni, loro mi hanno accudita e curata loro sono la mia seconda famiglia e quella più importante anche... Tutto iniziò il Capodanno di due anni fa, vivevo ancora nella mia isoletta. Mark aveva bevuto e ci aveva fatto dormire nella casetta per gli affitti... Nel cuore della notte, mi sono svegliata e mia sorella era nel panico."MANCA LA MAMMA!" ha urlato. Siamo andati a cercarla ed era lì, a casa, con Mark che cercava di strozzarla con i piedi di uno sgabbello. Lo abbiamo fermato, ma io ero così spaventata che ho pianto. "mamma, vieni andiamocene","no tu vattene con tua sorella e non preoccuparti". Il giorno dopo io e Corinne abbiamo litigato e alla fine "O scappiamo o chiamo il telefono azzurro, non voglio più vivere così io" ho sbottato. Lei era pallida e non sapeva che fare,ma alla fine ha deciso di prendere la nave e andarcene...

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