Jungkook e Taehyung si trovavano seduti in un'elegante carrozza tutta d'oro, con i finestrini degli sportelli ricoperti da tendaggi color rosso. Il vampiro teneva stretto al petto il piccolo umano, in segno di possessività e protezione, mentre contemplava le loro figure riflesse nello specchio attaccato alla parete della carrozza, posizionato di fronte ai loro posti a sedere.
Taehyung indossava una fine e semitrasparente camicia bianca, sulle spalle, slacciata, portava un'elegante giacca celeste ed i pantaloni, molto stretti attorno alle sue gambe, richiamavano il medesimo colore azzurro. I capelli biondi contornavano il suo viso ora ben riposato e senza più l'ombra delle profonde occhiaie che aveva avuto durante tutta la mattinata; probabilmente il riposo che aveva fatto durante il pomeriggio, prima di prepararsi, era valso a farle sparire. Infine, per sottolineare il suo rango inferiore, quello di un semplice schiavo, attorno al collo portava un collare in pelle nero con un anello d'argento attaccato davanti, come ad indicare il luogo a cui attaccare un probabile guinzaglio. Quell'oggetto era ciò che indossava chiunque diventasse lo schiavo prediletto di un nobile, motivo per cui Taehyung lo stesse portando. Jungkook, invece, indossava un'elegante camicia di seta rossa, con giacca, avente i bottoni allacciati, e pantaloni neri. A differenza del biondo, inoltre, portava anche una lunga cravatta nera che gli attraversava il petto.
Si trovavano in viaggio da una mezz'oretta e, ormai, mancava davvero poco per giungere nel castello del re di Vradick, situato in cima ad una collinetta sopra la grande città Bersia, capitale del regno. Taehyung era rimasto attaccato al petto del vampiro durante tutto il viaggio, e, se in un primo momento era stato quasi assalito dal panico, la leggera stanchezza che ancora provava, visto che non era ancora riuscito a recuperare totalmente le energie, e il leggero calduccio creatosi all'interno della carrozza lo avevano fatto addormentare. Fino a quel momento, poiché Jungkook, sapendo che mancavano solo una ventina di minuti al loro ingresso nel castello, aveva deciso di svegliarlo per far in modo che si sistemasse e, al contempo, avesse il tempo di ritornare nel mondo terreno.
"Sistemati bene i capelli che sono leggermente spettinati. E liscia anche la camicia e la giacca, non devono avere pieghe varie" disse, infatti, il vampiro all'umano, mentre quest'ultimo si stiracchiava cercando di capire dove fosse e cosa stesse succedendo. Poi, in automatico e senza pensarci, si appoggiò nuovamente al petto di Jungkook, come intenzionato a riprendere a dormire. Ma, invece, aprì gli occhi fissando lo sguardo sulla tenda rossa che ricopriva la fessura aperta della portiera. Resosi conto della posizione e della situazione in cui si trovava, Taehyung si spostò velocemente dal corpo del corvino, iniziando a spostare gli occhi ovunque a causa dell'imbarazzo e della paura che stava provando. Imbarazzo per aver compiuto di sua spontanea volontà una mossa così intima tra due persone, e paura perché...insomma, come non poteva provare terrore in presenza del vampiro? Rimaneva sempre colui che gli aveva fatto solo del male.
Jungkook, a sorpresa di Taehyung, che ancora si agitava sul posto mantenendo lo sguardo fisso sulle sue cosce, allungò una mano sulla testa del biondo, iniziando a riordinargli i capelli. In seguito, lo afferrò per le spalle con entrambe le mani e lo fece voltare leggermente verso di sé, mettendosi, poi, a lisciare sia la camicia bianca che la giacca celeste. Dopo aver finito di sistemarlo, si rimise composto sul sedile, spostò la tenda per scoprire il finestrino, facendo entrare l'aria fresca della sera, e, incrociando le braccia al petto, si mise a osservare lo scuro paesaggio notturno che si prestava al suo sguardo. Taehyung si appoggiò anch'egli con la schiena al sedile e, facendo finta di guardare ancora le sue cosce, di sottecchi, invece, si mise ad osservare il corvino, domandandosi il perché di quello strano e insolitamente dolce atteggiamento da parte del vampiro nei suoi confronti. Jungkook fece finta di non accorgersi di niente, continuando ad osservare il paesaggio.
Passarono così il resto del viaggio, silenziosi, e rimanendo ognuno sulle sue, fino ad arrivare all'interno delle mura dell'enorme castello. Appena la carrozza si fermò, Jungkook non perse tempo e scese da essa, richiudendosi lo sportello alle spalle. Taehyung dovette aspettare poco prima di vedere la portiera accanto a sé aprirsi ed il vampiro porgergli la mano destra per aiutarlo a scendere. Dopo ciò, subito Jungkook portò il braccio a cingere la vita del suo umano, stringendolo a sé ed insieme si incamminarono lungo il sentiero che attraversava il grande giardino del castello, portandoli al portone d'ingresso. Qui, il vampiro si fece riconoscere dalle guardie posizionate davanti all'entrata, porgendo loro un suo documento estratto da una tasca interna della giacca nera, e poi entrò definitivamente all'interno della grande stanza che fungeva da ingresso. Senza esitazione, e non staccando mai dal suo corpo l'umano, si diresse verso una porta situata alla sua destra, attraversandola.
Taehyung non poté evitare di rimanere sbalordito dall'enorme stanza che gli si parò davanti agli occhi. Un'immensa sala dalle alte pareti dipinte con un brillante color oro e incorniciate lungo i lati esterni da righe spesse bianche, sul soffitto vi erano stupendi affreschi, mantenuti sui colori chiari, raffiguranti tutte figure religiose e, infine, il pavimento era in marmo bianco con venature color beige, perfetto per essere presentato anche come pista da ballo. L'enorme sala era bandita da tre lunghi tavoli paralleli tra loro, mentre le tante sedie presenti erano tutte situate lungo il perimetro delle pareti. Sopra le pregiate tovaglie vi era ogni tipologia di cibo, dalla frutta, al dolce e al salato, bere a non finire tra acqua, vino e sangue, e, infine, le posate d'argento, i piatti in ceramica e i bicchieri in cristallo. Per quanto l'abitazione di Jungkook fosse lussuosa e meravigliosa, non sarebbe mai riuscita ad eguagliare neanche quella grande stanza. Non voleva immaginare il resto del castello.
"Questa è la sala dei banchetti" gli rivelò Jungkook. Poi aggiunse con un sorrisetto divertito: "Contento che ti lasci così a bocca aperta, ma sarebbe meglio che la chiudessi. Sai, in presenza di tutti questi nobili, non credo sia il caso". Taehyung serrò immediatamente le labbra e, nel mentre, non poté evitare alla pelle del suo viso di assumere un colore tendente al rosso, a causa dell'enorme imbarazzo che stava provando.
Pochi istanti dopo, però, il corvino si sentì chiamare e, girandosi, notò una figura, vestita di un elegante completo bianco, avvicinarglisi. Non gli ci vollero che pochi secondi per capire che quella misteriosa persona non fosse altri che il suo grande amico Namjoon. Capelli neri, occhi verdi, labbra poco carnose, quel sorriso accompagnato da fossette, carnagione ambrata e fisico alto, robusto e muscoloso, anche lui era figlio di un nobile ed una delle persone più strette alla famiglia reale assieme al giovane vampiro.
"Come stai, Jungkook? È da più di un mese che non ci vediamo" si fermò un attimo per stringergli la mano e, al contempo, abbraccialo. Poi, appena si staccò, continuò a dire, ridacchiando leggermente: "Tra impegni nelle nostre tenute e la tua missione, non abbiamo più avuto modo di vederci e stare un po' in compagnia".
"Sto bene, Namjoon. Come puoi vedere, sono sempre in forma smagliante" e, mentre parlava, ripescò col braccio destro il suo prezioso umano, riportandolo attaccato al suo corpo. Poi aggiunse: "Tu, invece? Mi sembra che anche tu sia in ottima forma".
Namjoon osservò lo splendido essere tra le braccia del giovane di fronte a lui e rispose: "Io sto alla grande, grazie". Poi, riportando lo sguardo in quello del corvino, aggiunse con un sorrisetto a incorniciargli la bocca: "Invece, vedo che tu sei anche in dolce compagnia. Dimmi un po'...chi è questo splendido umano?".
Jungkook inizialmente rise per la faccia non provocante ma stupida che aveva assunto il suo amico, poi, facendosi serio, rispose: "Non è nessuna dolce compagnia. È semplicemente un umano che ho trovato in uno dei villaggi che ho saccheggiato. Ho semplicemente deciso di prenderlo con me rendendolo un mio servo". Taehyung cercò di distrarsi da quella conversazione, continuando a guardarsi intorno, ma, ormai, i ricordi della sua vecchia casa e della sua famiglia erano riaffiorati, ed un senso di nostalgia e tristezza lo pervase. Entrambi i vampiri fecero finta di non notarlo, continuando ad ignorarlo.
"È comunque un servo speciale. Ne hai avuti tanti, ma nessuno ha mai indossato il tipico collare dello schiavo prediletto" osservò Namjoon, mentre continuava a guardare Jungkook per vedere una sua probabile reazione. Il corvino, però, rimase in silenzio e fissò il suo sguardo severo e rigido in quello divertito dell'altro vampiro, intimandogli silenziosamente di tacere e non andare oltre con le parole. Messaggio che Namjoon capì forte e chiaro, decidendo di stare zitto. Entrambi i vampiri, silenziosamente, si incamminarono verso il tavolo centrale per mangiare qualcosa. Inutile sottolineare come Taehyung, anche in quella situazione, rimase attaccato al corpo del corvino. Non fecero in tempo a servirsi da bere e a prendere in mano i piatti che, dall'unica porta di ingresso, annunciati velocemente da un servo, fecero il loro ingresso il re Min ed il suo figlio prediletto Yoongi. Così, tutti fermarono le loro azioni per rivolgere la loro attenzione ai due reali, inchinandosi al loro cospetto.
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Rosso come il sangue - KookV
FanfictionSiamo nel mondo di Erastia, che è diviso in cinque regni: Vradick, Lemunch, Krusk, Troth e Zantr. Ed è proprio nell'impero di Vradick che inizia la nostra storia. Anzi, la storia di Taehyung, un giovane ragazzo strappato dalla sua casa e dalla sua f...