Capitolo primo

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Ed era la seconda volta che mi ritrovavo a correre sotto quella feroce pioggia che tagliava ogni particella del mio essere, che riusciva a penetrare all'interno del mio cuore e deteriorare anche quello, ormai diventato ghiaccio dopo tutte le delusioni.
Le sue parole mi rimbombavano nel cranio ed erano dolorose quanto pugnali; il chiedermi scusa stavolta non sarebbe bastato, non più.
Da lui volevo qualcosa che non mi avrebbe mai dato: l'amore.
Rifugiata sotto il primo balcone che riuscii a vedere nonostante la mia vista si stesse offuscando a causa dei pensieri che avvolgevano la mia mente.
Non riuscivo a capire: diventava geloso quando cercavo di dimenticarlo, e cercava di farmi ricascare tra le sue braccia, ma se si trattava di dichiarare sentimenti, il primo a scappare era proprio lui.
Tutte quelle risate, le frecciatine simpatiche, le lotte (concluse sempre con il sorriso) non avevano significato proprio niente per lui?
E perchè, dopo tanta sofferenza, continuavo ad amarlo? 
Una domanda a cui non saprò mai dare una risposta.
Forse è vero: alle ragazze, almeno la maggiorparte, piacciono i ragazzi stronzi.
Di lui adoravo ogni cosa: carattere, aspetto fisico, tutto.
Ma mi aveva nuovamente frantumato i sogni, e quel sapore di solida relazione che mi aveva appena sfiorato. 
Il suo essere così scettico e superficiale, non rendersi mai conto delle emozioni altrui, prendere tutto per un gioco, comportarsi da immaturo e irresponsabile, avevano ridotto in mille pezzi il forte legame creatosi tra noi.
Credeteci o no, la mia stupida personalità era in grado di amare anche questi suoi grandi, enormi, difetti. 
Un'ennesimo ricordo che mi assaliva pensando a lui, era quanto mi piacesse il suo odore. Un odore particolare, indescrivibile, ma che mi aveva conquistata dal primo momento.
Ma ovviamente aveva dovuto rovinare tutto, come al solito, solo per un bel culo e un paio di tette all'aria. 
Maschi.
Che razza di idioti senza cervello sanno essere? 
Degli esseri viventi che invece di seguire la propria strada con razionalità o comunque con il cervello (di cui siamo stati dotati, noi umani), talvolta, vengono trascinati da qualcos'altro verso i loro obiettivi, e la destinazione finale è, per quelli fortunati, delle calde e stropicciate lenzuola condivise.
L'unica differenza con gli animali è che gli ultimi, solitamente, non si posizionano sul letto e si uniscono solo a scopo riproduttivo. 
Quindi direi che paragonarli ad animali è un complimento.
In ogni caso, a me piace l'uomo, quindi non potrei farne a meno.
Per quanto mi stessi sforzando, le mie riflessioni terminavano con quella figura, quella persona che stava perseguitando ogni singolo momento della mia esistenza con il suo modo di fare, che,personalmente, mi catturava.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2014 ⏰

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