Cap.2-Sole

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Il giorno seguente mi alzo come sempre alle 06:00, oggi il tempo fa schifo, e molto nuvoloso. Ho fatto un sogno strano, molto strano. Ero in un mondo pieno di colori e felicità, ero da sola fino a quando non incontro il ragazzo del giorno prima, quello del supermercato. Che strambo sogno, non ne ho mai fatto uno così. Non ci faccio caso e mi preparo.
Arrivo a scuola e vedo di nuovo le Blackgirls che mi aspettavano davanti all'entrata della scuola.
L: Ancora non capisci puttanella? Non ti devi vestire così
Js: Già, con il culo fuori sei più bella
Jn: Che ne dici? Lo diciamo a tutti che sei una troia?
F: N-NO! NON È VERO! NON LO FARE!
Jn: Shh, zitta oca...ehm ehm...RAGAZZI ALL'ASCOLTO, SAPETE CHI È FRANCESCA? LEI, E SAPETE COSA È? UNA PICCOLA E LURIDA PUTTANELLA, PAROLA DI KIM JENNIE
Le altre mi tenevano per le braccia e Rosè mi chiudeva la bocca per non farmi parlare
Jn: NON VI AVVICINATE A LEI, È UN PERICOLO PUBBLICO!
Sento tutti gli occhi degli studenti su di me, sento le loro risate, i loro bisbigli e questo...Mi fa male.
Inizio a piangere e le ragazze mi lasciano andare. Dopo tutto quell'imbarazzo decido di marinare la scuola, come mi presentavo in classe? Con quale faccia? Corro verso il cancello della scuola e scappo via. Non mi importa di non andare a scuola, è più importante la mia reputazione.
«CHE VADANO AL DIAVOLO QUELLE SCHIFOSE» Urlo mentre corro verso un vicolo cieco dove piangere in santa pace. Ne trovo uno e mi rifugio. Mi accascio con le gambe ad altezza viso e mi sfogo piangendo. Dopo un'oretta passata a piangere decido di andarmene a casa, anche lì a deprimermi.
Esco dal vicolo cieco e mi ritrovo il ragazzo di ieri davanti. Mi asciugo le lacrime e abbasso la testa.
F: Oh, ciao...tu sei quello di ieri giusto?
?: Già, non mi sono presentato, solo Jung Hoseok ma puoi chiamarmi J-Hope
F: Ciao J-Hope...io sono Francesca
Jh: Te l'avevo detto che quello non sarebbe stato l'ultimo nostro incontro
F: Già...hai ragione
Jh: Ma...ehi, perchè piangi? Che succede
F: Nulla, cose varie
Mi alza il volto
Jh: Se ti va parliamo, tanto...siamo amici no?
Sorride e io ricambio il sorriso
F: Beh...parliamone, sei un mio amico
Jh: Bene, ora andiamo al parco e me ne parli, ok?
F: Va bene...
Mi prende per il braccio e camminiamo insieme per andare al parco. All'improvviso il tempo da nuvoloso diventa soleggiato.
Arriviamo al parco e ci sediamo su una panchina. Gli spiego il fatto e lui mi risponde immediatamente.
Jh: Fregatene, sorridi e fregatene di tutto e tutti. Io faccio così e mi trovo bene con me stesso
F: Io provo a non fregarmene ma...non ci riesco...
Mi scende una lacrima che lui asciuga subito
Jh: Non piangere, non meritano le tue lacrime
Il bisogno di abbracciarlo si fa sempre più grande. È l'unica persona che mi capisce in questo mondo schifoso
F: J-Hope...grazie...di volermi, almeno tu, bene...
Jh: Aw, tranquilla
F: Sai, J-Hope non mi convince...ti devo trovare un altro soprannome
Jh: Oh, tipo?
F: Mh, fammi pensare...Ho...HOBI!
Jh: Si, che bel soprannome
Ridiamo entrambi
F: ...Da quanto tempo non ridevo così
Jh: Ah, allora sono onorato di averti fatta ridere
Guardo che ore sono, precisamente le 12:45. Wow, come è passato veloce il tempo
Jh: Già, è tardi...se devi andare a casa vai, non ti trattengo
F: Va bene, allora ciao Hobi
Jh: Ciao Francesca
Faccio per andarmene ma lo raggiungo
F: Aspetta! Facciamo che oggi è una giornata libera! Ci vediamo qui alle 17:00 ok?
Jh: ...Certo! Ti aspetto
Mi sorride e io me ne vado
Quel sorriso, quel fottuto sorriso, mi fa ritornare felice. Anche se lo conosco da poco gia ci tengo a lui, forse perchè è quello che mi capisce...Non so.
Arrivo a casa, mangio e mi cambio. Mi metto un maglione giallo senape, jeans nero e adidas. Esco visto che mancano 15 minuti e mi incammino verso il parco. Sento degli occhi su di me, come se qualcuno mi stesse fissando. Mi giro e vedo quelle odiose, le Blackgirls.
L: Oh, la puttanella è preparata, non è sempre in divisa allora
Jn: Già, pensavo che avesse solo quella come vestito
Js: Bene, dove devi andare sfigata?
F: ...N-Non sono affari vostri...
L: Come ti permetti di rispondere?
Jn: Vuoi di nuovo che ti picchiamo?
Mi da uno schiaffo, poi un pugno e come colpo di grazia un calcio sulle ginocchia. Vanno avanti per molti minuti. È iniziato a piovere, vedo tutto offuscato.
R: Ragazze, c'è gente, scappiamo!
Se ne vanno correndo e io mi rialzo, vedo che ore sono...LE 17:15?! HOBI!Corro sotto la pioggia verso il parco, anche se sono dolorante.
Arrivo e lo cerco, se ne sta andando. È lì sotto l'ombrello, triste.
F: H-HOBI! ECCOMI!
Si gira e mi viene davanti, io corro verso di lui. Lo raggiungo.
Jh: Finalme- Che cosa sono questi lividi?!
F: Oh...nulla, ho incontrato le Blackgirls, le ragazze di stamattina e mi hanno picchi-
Jh: ORA STAI BENE? TI FA ANCORA MALE QUALCOSA?
F: Oh...adesso no...
Mi copre la testa col suo ombrello
Jh: ti va di camminare un po'?
F: Certo...
Camminiamo per la città sotto l'ombrello, io direi abbastanza vicini per i miei gusti. Rimaniamo insieme fino a tarda sera. Verso le 22:00 ci fermiamo in un bar. Io prendo un cocktail e lui lo stesso. Parliamo ancora un po' e ci scambiamo i numeri di cellulare.
Jh: Se ti serve aiuto chiamami ok?
F: Va bene...ora mi accompagni a casa?
Annuisce, usciamo dal bar e andiamo a casa mia. Arrivati mi giro verso di lui elo abbraccio, cosa che volevo fare dall'inizio della giornata.
F: Hobi, grazie per comprendermi...grazie di volermi bene
Jh: Non c'è di che Francesca
F: Ah, una cosa...che cos'è l'Hope World?
Jh: Oh...è il mondo della felicità e speranza, con me è facile trovare queste cose, quindi...benvenuta nell'Hope World
F: Oh bene, allora adoro questo Hope World
Sorride e mi da un bacio sulla fronte
Jh: Ne sono felice, ora vai a dormire, notte...ti voglio bene mia nuova migliore amica
F: ...migliore amica?
Annuisce e io nascondo il mio viso leggermente rosso
Jh: Ok, allora a domani
F: a domani, notte
Mi sorride e se ne va
Io rientro in casa e mi addormento pensando a questa giornata bellissima.

Fine secondo capitolo.

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