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"Perché non mi rispondi?"

Diceva il messaggio. Già. Bella domanda. Anche Donghyuck se lo chiedeva, sembrava quasi che Jaemin stesse scappando via da Renjun, per paura di affrontarlo. Un solo e singolo "ti amo", confessato involontariamente, lo aveva terrorizzato così tanto da spingerlo a tenersi a larga distanza dal cinese. Se ne pentiva? O forse, gli piaceva davvero e temeva che ammettendolo gli concedesse così anche il permesso di ferirlo?

Si sentiva in colpa, a sbirciare nel suo cellulare, ma non era riuscito a trattenere la curiosità. Voleva sapere cosa ci fosse davvero tra Jaemin e Renjun, e dal momento che lui non ne parlava...ebbene si, non aveva trovato altre soluzioni.

"È tutto...normale?" pensò, perplesso. Ma cosa si aspettava di trovare? Insomma, c'erano consigli di lettura, e alcune frasi tratte da questi. Sembrava un gesto così poco alla Renjun, ma doveva ricordare a se stesso di non conoscerlo per niente bene.

Scorrendo nei messaggi, non aveva però trovato comunque risposta alle sue domande. Solo messaggi che dicevano cose carine, come: "dove sei? Mi manchi", "ho sbagliato qualcosa, per questo mi eviti?", "giorno, oggi non ti ho visto. È stato molto triste"...quasi gli dispiaceva, per lui.  Sembrava soltato un ragazzo veramente innamorato.

Storse il naso, leggendo quello che Renjun gli scriveva, perché non sembrava per niente quel tipo di persona che scriveva cose simili alla persona che amava. Lo ricordava nella sua mente, affrontava la vita con un certo distacco, non credeva potesse prendersi seriamente così tanta cura di qualcuno. Era sorprendemente gentile, dolce, si preoccupava per Jaemin, e questo non gli rispondeva ugualmente...

Si sentiva proprio un pessimo amico, ma non poteva farci assolutamente niente. C'era qualcosa in Donghyuck, che continuava a fargli desiderare che non si innamorasse di Renjun. Da quando aveva lasciato Mark, e si era riappacificato con Nana, non voleva proprio saperne di fare altri errori, e ritrovarsi solo. Anche se era contraddicente: eccolo, che invadeva la sua privacy non appena poteva.

<<Donghyuck...>> mormorò Jaemin, alle sue spalle, abbastanza calmo, nonostante avesse notato che teneva tra le mani il suo cellulare. Donghyuck non si voltò neanche, per quanto si sentisse in colpa, nei suoi confronti. Lo aveva praticamente beccato, eppure non gli importava davvero: si sentiva troppo amareggiato, per pensarci seriamente <<se volevi leggerli...potevi chiedermelo, sai? Te lo avrei lasciato fare>> sospirò, tornando velocemente a sedersi accanto a lui. Dovevano ancora finire di giocare, e Jaemin si era ostinato a voler vincere. Lo schermo era rimasto in pausa, adesso sarebbe bastato riavviare il tutto e riprendere a giocare, così da evitare la loro solita conversazione sconveniente della giornata...ma Donghyuck si era stancato. Avrebbe dovuto rispettare il volere di Nana, lo sapeva, ma pensava che fingere che niente fosse mai successo non li avrebbe mai seriamente liberati dai loro tormenti.

Invadere la sua privacy lo rendeva seriamente più stupido del normale. Probabilmente Jaemin, in quel momento, nonostante lo stesse nascondendo bene, era molto deluso da lui.

<<Perché sei interessato ai suoi messaggi, Hyuckie?>>  chiese, gentile, e anche se a disagio, tentava di farlo sentire meglio con se stesso. Quello che Renjun gli scriveva, sarebbe dovuto restare soltato tra loro due, o almeno, per Jaemin era sicuramente così, dal momento che aveva sperimentato sulla sua stessa pelle l'importanza del tenere le cose probabilmente speciali per lui, lontane dagli altri.

Abbastanza riservato, non era il tipo di persona a cui piaceva esporre il proprio amore, o esibirlo. La cosa lo intimidiva, per lui anche i baci dati in pubblico erano molte volte fin troppo intimi,  e suoi. Soltanto suoi, si comportava come se fossero segreti, e come se questo dovesse essere sussurrato soltanto tra lui,  e la persona che amava.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora