Good dreams.
LIAM
La confusione che stavo provando in quel momento era indescrivibile. Un turbine di emozioni mi stava attraversando e mi faceva mancare il respiro. C'erano due figure davanti a me. Zayn si era appena lanciato su Niall. Lui l'aveva baciato. Sapevo che c'era qualcosa che non andava, ma non mi aspettavo nulla di così grosso, perchè quello sarebbe stato un grandissimo problema. Zayn aveva appena baciato Niall, e io non riuscivo ancora a rendermene completamente conto. Era una cosa innaturale, non era una cosa giusta. Avrebbe portato tantissimi problemi e non ne saremmo mai usciti del tutto. Non doveva assolutamente saperlo nessuno, sarebbe rimasto un segreto tra loro due e io avrei fatto finta di non saperne niente. Era meglio così, non avrei mai voluto affrontare un discorso del genere con loro due. Non riuscivo ad accettare una cosa del genere anche se sinceramente non avevo mai pensato che Zayn potesse essere gay, e di Harry che era dichiarato, almeno con noi tre, non mi interessava. Invece di Zayn, mi dava molto fastidio. Non riuscivo davvero a capire quale fosse il vero problema, ma sapevo che c'era qualcosa sotto che mi turbava e non credo di voler capire cosa fosse. Ma mi sarebbe piaciuto invece capire perché non mi aveva detto nulla e perché era così turbato ogni qualvolta fossi nei paraggi. Ero suo amico, poteva parlarmene. Vidi la porta sbattere dietro i due ragazzi e decisi di andare via. Corsi verso la macchina, la aprii e mi ci chiusi dentro. Il mio petto si alzava ed abbassava velocemente a causa della corsa e il cervello era totalmente scollegato con ogni mio gesto. Sapere che quel ragazzo che si era sempre confidato con me, che aveva sempre parlato liberamente di tutto e che non si era mai posto limiti, bhe… il solo pensare che non mi aveva detto della sua confusione in merito ai propri sentimenti mi faceva imbestialire. Sì, ero arrabbiato, frustrato, deluso... Misi in moto e partii per tornare da Danielle, sarei stato meglio con lei. Aprii la porta della casetta della mia fidanzata e la trovai stesa sul divano a dormire. Ero uscito due ore prima lasciandola lì sola, pensando che incontrando Zayn avrei risolto tutto, invece, avevo solo complicato le cose, almeno dal mio punto di vista. Zayn non mi aveva visto, non si era accorto della presenza di nessuno. Questo in realtà mi spaventava ancora di più. Chiunque li avrebbe potuti vedere e non sarebbe stato affatto un bene, né per loro né per la band. L'ultima cosa che ci serviva era uno scandalo. Harry si era immischiato in questo immenso affare di Louis mentre Zayn si era tuffato in qualcosa di estremamente più grande di lui, non ne sarebbe mai uscito illeso, se mai ne sarebbe uscito. Mi accostai alla ragazza e le lasciai un leggero bacio sulla fronte: era decisamente la creatura più bella che avessi mai visto ed era mia, completamente mia, aveva scelto me e questo mi onorava, ero fiero di quello che ero diventato grazie a lei. Ero felice ed innamorato perso. Mi girai appena verso la televisione, allungai la mano e presi il telecomando per spegnerla. Mi avvicinai di nuovo a Danielle e la presi delicatamente in braccio. La sentii muoversi tra le mie braccia, era leggerissima. Girò la testa verso il mio petto e si accoccolò meglio addosso a me. Era la visione più angelica che avessi mai osservato. Salii lentamente le scale che si affacciavano sul piano superiore e aprii con delicatezza,senza far rumore, la seconda porta a destra, spingendola lentamente con il piede. Davanti a me si presentò una stanza semplice che rispecchiava alla perfezione Danielle. Il letto con le lenzuola rosa antico e contornate dal nero,le pareti in lilla con scrivania e armadio in legno. La lasciai delicatamente nella parte destra del letto a due piazze e andai a recuperare una coperta nel fondo dell'armadio. Aprendo le ante mi accorsi di una foto attaccata proprio accanto al pomello. Era una nostra foto, mia e sua, quella che ci eravamo scattati la prima volta che eravamo usciti insieme. Mi ricordo dell'immensa passeggiata per il centro di Londra. Nessuno dei due voleva dire di essere stanco. Se lo avessimo fatto, ci saremmo separati e saremmo tornati a casa e non volevamo affatto interrompere quei bellissimi momenti che stavamo trascorrendo insieme. Sorrisi a quei ricordi. Avremmo dovuto ripetere quella giornata, era stata bellissima. Presi la coperta e chiusi le ante dell’armadio. Arrivai vicino al corpo della ragazza, mi levai lentamente le scarpe e le poggiai accostate al letto. La superai e mi distesi accanto a lei, adagiando la coperta su entrambi i nostri corpi. Mi avvicinai e la strinsi da dietro, immergendo la testa tra i suoi ricci e inspirando a fondo per far confluire il suo odore in tutto il mio corpo. Le lasciai un bacio tra i capelli e rimasi lì accanto a lei aspettando che il sonno si impossessasse anche di me.